Circa 50 nazioni presenti, 150 espositori e tutti i buyer della Gdo inglese: ecco una fotografia del London Produce Show 2017 svoltosi dal 7 al 9 giugno 2017 a Londra, vicino ad Hyde Park, all'interno del Grosvenor House. Il momento espositivo però si è concentrato a giovedì 8 giugno. Presenti 7 aziende italiane (fotoreportage di Cristiano Riciputi).
L'ingresso al London Produce Show 2017.
Carlo Berardi e Francesco Messina di Agrimessina.
Fra le tante nazioni e regioni rappresentate, non poteva mancare l'Irlanda del Nord.
Giuliano De Filippis e Filippo Valenzano della Giuliano Srl.
Incontri fra colleghi allo stand.
Le noci della California fra le più richieste anche in GB.
Uva essiccata dalla California.
Pochi gli stand così spaziosi da potersi permettere ampie esposizioni.
Distributore di piccole confezioni di frutta e verdura a moneta. Ogni vaschetta ha un suo scompartimento.
Particolare della presentazione nel distributore.
Gino Peviani e Saverio Fuccillo della Peviani.
Zespri a Londra distribuiva assaggi gratuiti di kiwi.
Dagli States il presidente, della Farm Fresh, di origini italiane: Steven A. Ceccarelli.
Difficile quantificare le presenze nel giorno unico di esposizione. Di certo la rassegna è frequentata da tutti i buyer della Gdo, grande o piccola, del Regno Unito.
Arance dalla Sicilia.
Sara Grasso di Oranfrizer.
Sara Grasso di Oranfrizer.
Sun World: Maurizio Ventura e Danielle Loustalot.
Veduta dall'alto della zona espositiva.
Piccoli stand (2x2), minima dispersione (non si fanno i chilometri per incontrare tutti) e massima resa nel rapporto tempo/incontri effettuati.
Lo spazio del London Fresh Produce si trova al piano seminterrato di un grande complesso vicino ad Hyde Park, Grosvenor House. Sopra vi è uno degli hotel più lussuosi della città.
"Raffaella Didonna della "Didonna trade"."
Per Apofruit Andrea Raggi, Antonia Naldoni e Marcello Guidi.
Microgreens per casa anche a Londra.
Un unico obiettivo: fare incontri veloci e produttivi. Chiacchiere vacue e dispersione pari a zero.
Mini-macedonia confezionata con forchettina.
verdure sottovuoto pronte per il consumo.
Pochissimi, ma non assenti, gli espositori di tecnologie, per lo più riferiti al post raccolta.
patate di IV e V gamma.
Confezioni con tre pesche. Calibro valutabile in B, massimo A. Come direbbe un agricoltore italiano, costa di più l'imballaggio che non i tre frutti contenuti.
Ready to eat, pronti da mangiare.
Buste con microgreens di girasoli.
Dal Marocco hanno puntato a un'immagine poco africana e nettamente più nordica.
Grazie
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