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COVIL presenta i trapianti estivi per frutteto

Prima di realizzare un impianto, la scelta della varieta', idonea all’ambiente di coltivazione, e la selezione del miglior materiale vivaistico sono due aspetti basilari che il frutticoltore deve considerare per una partenza vincente.
Prima di realizzare un impianto, la scelta della varieta', idonea all’ambiente di coltivazione, e la selezione del miglior materiale vivaistico sono due aspetti basilari che il frutticoltore deve considerare per una partenza vincente.
La scelta del materiale vivaistico e di primaria importanza per la buona riuscita di un frutteto.
La scelta del materiale vivaistico e di primaria importanza per la buona riuscita di un frutteto.
Le nuove esigenze della moderna frutticoltura, basata sul rapido rinnovo varietale, impongono al settore vivaistico ritmi di adeguamento e di innovazione sempre più intensi.
Le nuove esigenze della moderna frutticoltura, basata sul rapido rinnovo varietale, impongono al settore vivaistico ritmi di adeguamento e di innovazione sempre più intensi.
"La ricerca da parte dei vivaisti di sistemi alternativi di coltivazione e' dettata dalla scarsa disponibilita' di aree idonee a ospitare vivai, per problemi agronomici e fitosanitari, (soprattutto di natura virale come la "sharka" causata dal PPV), e dalla forte necessita' di ridurre il ciclo di produzione per abbattere i costi e modulare l’offerta in funzione delle esigenze della domanda."
"La ricerca da parte dei vivaisti di sistemi alternativi di coltivazione e' dettata dalla scarsa disponibilita' di aree idonee a ospitare vivai, per problemi agronomici e fitosanitari, (soprattutto di natura virale come la "sharka" causata dal PPV), e dalla forte necessita' di ridurre il ciclo di produzione per abbattere i costi e modulare l’offerta in funzione delle esigenze della domanda."
L’abbattimento dei costi di produzione è stato, da sempre, l’obiettivo principale del CO.VI.L. L'introduzione di elementi di innovazione, nel processo produttivo, ha consentito di difendere la competitività dei vivaisti del Consorzio Vivaisti Lucani, senza rinunciare agli standard di qualità elevati e alle garanzie fitosanitarie previste dai sistemi di certificazione. Nella foto da sinistra, Mariano Di Mario (Vivaista COVIL), Mimmo La Rocca (Vivaista COVIL), Giuseppe Guglielmi (Vivaista COVIL), Lucio Iocoli (Vivaista e Presidente COVIL), Vincenzo Castoro (Ufficio Fitosanitario, Regione Basilicata), Pina Guglielmi (Vivaista COVIL).
L’abbattimento dei costi di produzione è stato, da sempre, l’obiettivo principale del CO.VI.L. L'introduzione di elementi di innovazione, nel processo produttivo, ha consentito di difendere la competitività dei vivaisti del Consorzio Vivaisti Lucani, senza rinunciare agli standard di qualità elevati e alle garanzie fitosanitarie previste dai sistemi di certificazione. Nella foto da sinistra, Mariano Di Mario (Vivaista COVIL), Mimmo La Rocca (Vivaista COVIL), Giuseppe Guglielmi (Vivaista COVIL), Lucio Iocoli (Vivaista e Presidente COVIL), Vincenzo Castoro (Ufficio Fitosanitario, Regione Basilicata), Pina Guglielmi (Vivaista COVIL).
La coltivazione in ambiente protetto e in fuori suolo consente di produrre piante in meno di un anno. Un vivaismo innovativo e tecnologico e' senza dubbio condiviso anche dai giovani imprenditori. In foto Francesco Di Natale, dei Vivai Di Natale Filippo di Policoro (MT) associato CO.VI.L.
La coltivazione in ambiente protetto e in fuori suolo consente di produrre piante in meno di un anno. Un vivaismo innovativo e tecnologico e' senza dubbio condiviso anche dai giovani imprenditori. In foto Francesco Di Natale, dei Vivai Di Natale Filippo di Policoro (MT) associato CO.VI.L.
Il dimezzamento dei tempi di produzione, rispetto al tradizionale sistema di coltivazione in pieno campo, permette di abbattere sensibilmente i costi, allungare la stagione d’innesto e modulare l’offerta, in tempi rapidi, in funzione delle esigenze della domanda.
Il dimezzamento dei tempi di produzione, rispetto al tradizionale sistema di coltivazione in pieno campo, permette di abbattere sensibilmente i costi, allungare la stagione d’innesto e modulare l’offerta, in tempi rapidi, in funzione delle esigenze della domanda.
Il sistema di coltivazione in piena terra (foto), che comporta cicli di produzione biennali, comincia ad essere abbandonato.
Il sistema di coltivazione in piena terra (foto), che comporta cicli di produzione biennali, comincia ad essere abbandonato.
Le piante da frutto prodotte in pieno campo corrono il rischio di essere danneggiate da agenti atmosferici avversi (pioggia torrenziale, vento, grandine e gelo), e da attacchi di organismi nocivi.
Le piante da frutto prodotte in pieno campo corrono il rischio di essere danneggiate da agenti atmosferici avversi (pioggia torrenziale, vento, grandine e gelo), e da attacchi di organismi nocivi.
Le piante allevate in terra possono subire lesioni, all’apparato radicale, durante le operazioni di estirpazione.
Le piante allevate in terra possono subire lesioni, all’apparato radicale, durante le operazioni di estirpazione.
"Il sistema di coltivazione fuori suolo e in ambiente protetto consente, al vivaista, di incrementare le rese per unità di superficie, migliorare la qualità delle produzioni, evitare i rischi connessi alla "stanchezza" del terreno e agli agenti nocivi esterni."
"Il sistema di coltivazione fuori suolo e in ambiente protetto consente, al vivaista, di incrementare le rese per unità di superficie, migliorare la qualità delle produzioni, evitare i rischi connessi alla "stanchezza" del terreno e agli agenti nocivi esterni."
L'applicazione delle tecniche innovative implica maggiori investimenti iniziali, soprattutto di tipo strutturale.
L'applicazione delle tecniche innovative implica maggiori investimenti iniziali, soprattutto di tipo strutturale.
La maggiore incidenza dei costi iniziali e', tuttavia, ampiamente ricompensata dal miglioramento della qualita' del materiale, da una maggiore resa per unita' di superficie e da una riduzione dei tempi di produzione.
La maggiore incidenza dei costi iniziali e', tuttavia, ampiamente ricompensata dal miglioramento della qualita' del materiale, da una maggiore resa per unita' di superficie e da una riduzione dei tempi di produzione.
I vivai devono dotarsi di strutture di condizionamento adeguate (serre, tunnel ed ombrai), sistemi di fertirrigazione e di dosaggio automatizzati delle soluzioni nutritive e devono acquisire buone conoscenze delle tecniche di gestione della coltivazione fuori suolo.
I vivai devono dotarsi di strutture di condizionamento adeguate (serre, tunnel ed ombrai), sistemi di fertirrigazione e di dosaggio automatizzati delle soluzioni nutritive e devono acquisire buone conoscenze delle tecniche di gestione della coltivazione fuori suolo.
Molta attenzione deve essere posta alla tecnica della fertirrigazione. Il metodo piu' razionale prevede l'utilizzo di punti goccia (in foto) per ogni singola pianta e la somministrazione di acqua ed elementi nutritivi anche piu' volte al giorno.
Molta attenzione deve essere posta alla tecnica della fertirrigazione. Il metodo piu' razionale prevede l'utilizzo di punti goccia (in foto) per ogni singola pianta e la somministrazione di acqua ed elementi nutritivi anche piu' volte al giorno.
Il banco di fertirrigazione consente di impostare specifici programmi di nutrizione, in base alle esigenze e allo stadio vegetativo della pianta. Inoltre e' possibile assicurare il controllo della conducibilita' e del pH della soluzione nutritiva.
Il banco di fertirrigazione consente di impostare specifici programmi di nutrizione, in base alle esigenze e allo stadio vegetativo della pianta. Inoltre e' possibile assicurare il controllo della conducibilita' e del pH della soluzione nutritiva.
La qualita' del substrato e' di fondamentale importanza per lo sviluppo equilibrato dell'apparato radicale ed il rapido accrescimento della pianta.
La qualita' del substrato e' di fondamentale importanza per lo sviluppo equilibrato dell'apparato radicale ed il rapido accrescimento della pianta.
Il substrato deve assicurare alle radici un buon arieggiamento (dotazione di ossigeno) e al tempo stesso una buona disponibilita' di acqua ed elementi nutritivi.
Il substrato deve assicurare alle radici un buon arieggiamento (dotazione di ossigeno) e al tempo stesso una buona disponibilita' di acqua ed elementi nutritivi.
Molto importante che il substrato di coltivazione sia inerte, sterile, privo di microrganismi nocivi e di semi di erbe infestanti, pratico da manipolare, leggero e poco ingombrante durante il trasporto.
Molto importante che il substrato di coltivazione sia inerte, sterile, privo di microrganismi nocivi e di semi di erbe infestanti, pratico da manipolare, leggero e poco ingombrante durante il trasporto.
Tra i substrati di nuova generazione promettenti, quelli a base di fibra di cocco stanno riscontrando notevole interesse.
Tra i substrati di nuova generazione promettenti, quelli a base di fibra di cocco stanno riscontrando notevole interesse.
La fibra di cocco e' un materiale completamente inerte, di origine naturale, ideale per le coltivazioni in fuori suolo.
La fibra di cocco e' un materiale completamente inerte, di origine naturale, ideale per le coltivazioni in fuori suolo.
La fibra di cocco, prevalentemente di origine indiana (Sri Lanka), giunge in vivaio sotto forma di tavoletta compresse e disidratate (in foto).
La fibra di cocco, prevalentemente di origine indiana (Sri Lanka), giunge in vivaio sotto forma di tavoletta compresse e disidratate (in foto).
In un primo step viene eseguito il trapiantato del portinnesto, dopo aver idratato il substrato a base di fibra di cocco.
In un primo step viene eseguito il trapiantato del portinnesto, dopo aver idratato il substrato a base di fibra di cocco.
Le operazioni di riempimento dei vasi con il substrato e di trapianto, presso i vivai Iocoli di S. Arcangelo (PZ), associati CO.VI.L., sono eseguiti meccanicamente dalla invasatrice-trapiantatrice con notevoli incrementi di resa di lavoro.
Le operazioni di riempimento dei vasi con il substrato e di trapianto, presso i vivai Iocoli di S. Arcangelo (PZ), associati CO.VI.L., sono eseguiti meccanicamente dalla invasatrice-trapiantatrice con notevoli incrementi di resa di lavoro.
Momento del trapianto manuale dei portinnesti di fruttiferi nel substrato a base di fibra di cocco.
Momento del trapianto manuale dei portinnesti di fruttiferi nel substrato a base di fibra di cocco.
"Quando il portinnesto ha raggiunto il diametro di 8-10 mm, ovvero dopo circa tre mesi dal trapianto, si procede all'innesto. Di solito si ricorre all'innesto a "gemma dormiente" a fine estate inizio autunno."
"Quando il portinnesto ha raggiunto il diametro di 8-10 mm, ovvero dopo circa tre mesi dal trapianto, si procede all'innesto. Di solito si ricorre all'innesto a "gemma dormiente" a fine estate inizio autunno."
Le ottime condizioni ambientali, riprodotte in serra, stimolano anticipatamente, a fine inverno, il germogliamento delle gemme.
Le ottime condizioni ambientali, riprodotte in serra, stimolano anticipatamente, a fine inverno, il germogliamento delle gemme.
La coltura fuori terra e in ambiente protetto consente di incrementare le rese.
La coltura fuori terra e in ambiente protetto consente di incrementare le rese.
In ambiente protetto e in fuori suolo, un astoncino vegetante viene prodotto in meno di un anno.
In ambiente protetto e in fuori suolo, un astoncino vegetante viene prodotto in meno di un anno.
Le piante possono essere trapiantate in qualunque periodo dell'anno.
Le piante possono essere trapiantate in qualunque periodo dell'anno.
La coltivazione fuori terra consente di forzare il ciclo di produzione, allungare la stagione d'innesto e modulare l'offerta secondo i ritmi della domanda. In foto piante di albicocco innestate a gemma vegetante durante il periodo primaverile-estivo.
La coltivazione fuori terra consente di forzare il ciclo di produzione, allungare la stagione d'innesto e modulare l'offerta secondo i ritmi della domanda. In foto piante di albicocco innestate a gemma vegetante durante il periodo primaverile-estivo.
Il programma di difesa, in un vivaio in ambiente protetto, puo' essere attuato attraverso la somministrazione di fitofarmaci sia per via radicale, per mezzo dell'impianto di fertirrigazione, sia per via aerea (in foto), ricorrendo a barre irroratrici semoventi automatizzate.
Il programma di difesa, in un vivaio in ambiente protetto, puo' essere attuato attraverso la somministrazione di fitofarmaci sia per via radicale, per mezzo dell'impianto di fertirrigazione, sia per via aerea (in foto), ricorrendo a barre irroratrici semoventi automatizzate.
Oltre a garantire i vantaggi di natura agronomica, l'ambiente protetto, afferma Vincenzo Castoro (in foto) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, elimina i danni causati da organismi nocivi e dalle avversita' atmosferiche.
Oltre a garantire i vantaggi di natura agronomica, l'ambiente protetto, afferma Vincenzo Castoro (in foto) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, elimina i danni causati da organismi nocivi e dalle avversita' atmosferiche.
"Rifacendosi al Decreto nazionale sulla lotta obbligatoria al PPV (DM del 28 luglio 2009), l'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, attraverso un Determina (DD 24.11.2010 n 850), obbliga tutti i vivai ubicati sulla fascia jonico-metapontina, a produrre piante di drupacee sottorete antiafidica (screen-house), per impedire infestazioni di afidi vettori del PPV e quindi infezioni di "Sharka" sulle piante."
"Rifacendosi al Decreto nazionale sulla lotta obbligatoria al PPV (DM del 28 luglio 2009), l'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, attraverso un Determina (DD 24.11.2010 n 850), obbliga tutti i vivai ubicati sulla fascia jonico-metapontina, a produrre piante di drupacee sottorete antiafidica (screen-house), per impedire infestazioni di afidi vettori del PPV e quindi infezioni di "Sharka" sulle piante."
I vivai del COVIL impiegano materiale di propagazione (gemme e marze) proveniente dal campo di piante madri (in foto) di Sant'Arcangelo (PZ). Il campo, evidenzia Vincenzo Castoro (in foto) dell’Ufficio Fitosanitario, e' ubicato in un'area isolata (specializzata per la cerealicoltura), molto distante da frutteti commerciali e da potenziali fonti di inoculo di organismi nocivi.
I vivai del COVIL impiegano materiale di propagazione (gemme e marze) proveniente dal campo di piante madri (in foto) di Sant'Arcangelo (PZ). Il campo, evidenzia Vincenzo Castoro (in foto) dell’Ufficio Fitosanitario, e' ubicato in un'area isolata (specializzata per la cerealicoltura), molto distante da frutteti commerciali e da potenziali fonti di inoculo di organismi nocivi.
"Veduta dall'alto del Campo di Piante Madri di Prunoidee e Pomoidee del CO.VI.L. di categoria "Certificato", in Agro di S. Arcangelo (PZ)."
"Veduta dall'alto del Campo di Piante Madri di Prunoidee e Pomoidee del CO.VI.L. di categoria "Certificato", in Agro di S. Arcangelo (PZ)."
Il COVIL produce piante garantite sotto il profilo fitosanitario e varietale poiche' impiega solo materiale di propagazione proveniente da fonti di approvvigionamento sottoposte a continui controlli.
Il COVIL produce piante garantite sotto il profilo fitosanitario e varietale poiche' impiega solo materiale di propagazione proveniente da fonti di approvvigionamento sottoposte a continui controlli.
"Il Campo di fonti di approvvigionamento di fruttifere del CO.VI.L. di categoria "C.A.C. - Cartellino Arancione" realizzato di recente in Agro di S. Arcangelo (PZ), in ambiente totalmente isolato da frutteti e quindi distante, diversi chilometri, da potenziali fonti di infezione."
"Il Campo di fonti di approvvigionamento di fruttifere del CO.VI.L. di categoria "C.A.C. - Cartellino Arancione" realizzato di recente in Agro di S. Arcangelo (PZ), in ambiente totalmente isolato da frutteti e quindi distante, diversi chilometri, da potenziali fonti di infezione."
"Da sinistra, Ermanno Pennacchio (dirigente) e Vincenzo Castoro (funzionario) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata in visita al Campo di fonti di approvvigionamento di fruttifere del CO.VI.L. di categoria "C.A.C. - Cartellino Arancione", realizzato in Agro di S. Arcangelo (PZ)."
"Da sinistra, Ermanno Pennacchio (dirigente) e Vincenzo Castoro (funzionario) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata in visita al Campo di fonti di approvvigionamento di fruttifere del CO.VI.L. di categoria "C.A.C. - Cartellino Arancione", realizzato in Agro di S. Arcangelo (PZ)."
Con specifiche tecniche diagnostiche (molecolari RT-PCR), oltre al virus da quarantena PPV, responsabile della Sharka delle drupacee, le fonti di approvvigionamento del COVIL sono sottoposte a controlli, su una serie di altri virus di qualità (PNRSV, PDV, ACLSV, ect) secondo quanto stabilito dai protocolli tecnici regionali di produzione del materiale vivaistico.
Con specifiche tecniche diagnostiche (molecolari RT-PCR), oltre al virus da quarantena PPV, responsabile della Sharka delle drupacee, le fonti di approvvigionamento del COVIL sono sottoposte a controlli, su una serie di altri virus di qualità (PNRSV, PDV, ACLSV, ect) secondo quanto stabilito dai protocolli tecnici regionali di produzione del materiale vivaistico.
Cartellino rilasciato dal Ministero, attraverso il CIVI-ITALIA di cui COVIL e' membro, posto su piante prodotte secondo i protocolli tecnici previsti dal Sistema Nazionale di Certificazione Volontaria.
Cartellino rilasciato dal Ministero, attraverso il CIVI-ITALIA di cui COVIL e' membro, posto su piante prodotte secondo i protocolli tecnici previsti dal Sistema Nazionale di Certificazione Volontaria.
L'ottima qualita' delle piante e' il risultato congiunto della corretta applicazione delle tecniche di produzione e del pieno rispetto delle normative comunitarie e nazionali che disciplinano la certificazione genetico-sanitaria delle produzioni vivaistiche.
L'ottima qualita' delle piante e' il risultato congiunto della corretta applicazione delle tecniche di produzione e del pieno rispetto delle normative comunitarie e nazionali che disciplinano la certificazione genetico-sanitaria delle produzioni vivaistiche.
"Gli "astoncini vegetanti" sono movimentati con facilita' dal vivaio al campo."
"Gli "astoncini vegetanti" sono movimentati con facilita' dal vivaio al campo."
L'ingombro ed il peso ridotto degli astoncini permettono di impiegare piccoli mezzi di trasporto.
L'ingombro ed il peso ridotto degli astoncini permettono di impiegare piccoli mezzi di trasporto.
"Durante il periodo primaverile, il frutticoltore puo' commissionare ai vivai COVIL le piante fino a quattro mesi prima dal trapianto. Con la tecnica dell'innesto a "gemma vegetante" i tempi di consegna sono rapidissimi."
"Durante il periodo primaverile, il frutticoltore puo' commissionare ai vivai COVIL le piante fino a quattro mesi prima dal trapianto. Con la tecnica dell'innesto a "gemma vegetante" i tempi di consegna sono rapidissimi."
"I frutticoltori possono disporre, durante il periodo primaverile estivo, di "astoncini vegetanti" ben dotati di gemme e pronti a svilupparsi rapidamente dopo il trapianto."
"I frutticoltori possono disporre, durante il periodo primaverile estivo, di "astoncini vegetanti" ben dotati di gemme e pronti a svilupparsi rapidamente dopo il trapianto."
"L'"astoncino vegetante" puo' essere trapiantato in campo in qualunque periodo dell'anno, in particolare durante il periodo primaverile-estivo."
"L'"astoncino vegetante" puo' essere trapiantato in campo in qualunque periodo dell'anno, in particolare durante il periodo primaverile-estivo."
"In fase di post-trapianto, per ovvie ragioni, l'"astoncino" richiede cure e attenzioni adeguate, soprattutto per quanto concerne gli apporti idrici, nutrizionali e la lotta ai parassiti."
"In fase di post-trapianto, per ovvie ragioni, l'"astoncino" richiede cure e attenzioni adeguate, soprattutto per quanto concerne gli apporti idrici, nutrizionali e la lotta ai parassiti."
Appena dopo il trapianto, per favorire un buon assestamento del terreno e' consigliabile eseguire un'abbondante irrigazione.
Appena dopo il trapianto, per favorire un buon assestamento del terreno e' consigliabile eseguire un'abbondante irrigazione.
Il tutore (la canna in foto), sosterra' la pianta solo nella prima fase di post-trapianto, fin quando l'apparato radicale sara' ben ancorato al terreno.
Il tutore (la canna in foto), sosterra' la pianta solo nella prima fase di post-trapianto, fin quando l'apparato radicale sara' ben ancorato al terreno.
La pianta allevata in vaso non risente della crisi da trapianto, manifesta uno sviluppo piu' spinto ed essendo dotata di molte gemme e germogli laterali, lungo il tronchetto, si presta a qualunque forma di allevamento.
La pianta allevata in vaso non risente della crisi da trapianto, manifesta uno sviluppo piu' spinto ed essendo dotata di molte gemme e germogli laterali, lungo il tronchetto, si presta a qualunque forma di allevamento.
In foto un impianto di albicocco realizzato con piante allevate in vaso, provenienti dai Vivai Iocoli associati CO.VI.L, messe a dimora a luglio 2012, durante giornate caldissimi con temperature che sfioravano i 40 gradi C.
In foto un impianto di albicocco realizzato con piante allevate in vaso, provenienti dai Vivai Iocoli associati CO.VI.L, messe a dimora a luglio 2012, durante giornate caldissimi con temperature che sfioravano i 40 gradi C.
Le piante non hanno sofferto nessuna crisi da trapianto.
Le piante non hanno sofferto nessuna crisi da trapianto.
"I tecnici del COVIL consigliano di eseguire il trapianto su terreno "baulato"."
"I tecnici del COVIL consigliano di eseguire il trapianto su terreno "baulato"."
"Il letto di coltivazione rialzato, "baula" (in foto), presenta una serie di vantaggi tra i quali l'incremento (di circa il 20%) della superficie del terreno esposta ai raggi solari e all'aria, la riduzione degli stress all'apparato radicale causati da ristagni idrici e lavorazioni meccaniche e il miglioramento dell'efficienza di assorbimento dell'acqua e degli elementi nutritivi."
"Il letto di coltivazione rialzato, "baula" (in foto), presenta una serie di vantaggi tra i quali l'incremento (di circa il 20%) della superficie del terreno esposta ai raggi solari e all'aria, la riduzione degli stress all'apparato radicale causati da ristagni idrici e lavorazioni meccaniche e il miglioramento dell'efficienza di assorbimento dell'acqua e degli elementi nutritivi."
"Momento della preparazione della "baula"."
"Momento della preparazione della "baula"."
"Anche su terreni scoscesi e molto drenati, con forte componente sabbiosa, e' consigliabile ricorrere alla "baulatura"."
"Anche su terreni scoscesi e molto drenati, con forte componente sabbiosa, e' consigliabile ricorrere alla "baulatura"."
Prima del trapianto e' necessario raffinare il terreno con una fresatura.
Prima del trapianto e' necessario raffinare il terreno con una fresatura.
Per stimolare l'emissione di germogli laterali, su cui sara' impalcata la futura pianta, occorre cimare l'astoncino a minimo 50-60 cm dal colletto.
Per stimolare l'emissione di germogli laterali, su cui sara' impalcata la futura pianta, occorre cimare l'astoncino a minimo 50-60 cm dal colletto.
"Il Sig. Franco Santagada (in foto), titolare dell'omonima azienda in agro di Policoro (MT), esegue il taglio, a 50-60 cm dal colletto, degli astoncini dell'albicocco "Tsunami" appena dopo il trapianto (luglio 2011)."
"Il Sig. Franco Santagada (in foto), titolare dell'omonima azienda in agro di Policoro (MT), esegue il taglio, a 50-60 cm dal colletto, degli astoncini dell'albicocco "Tsunami" appena dopo il trapianto (luglio 2011)."
"Taglio, a 50-60 cm dal colletto, degli astoncini di albicocco "Big Red" appena dopo il trapianto, presso l'azienda agricola "S. Fara Ricardi" di Metaponto (MT) a luglio 2012."
"Taglio, a 50-60 cm dal colletto, degli astoncini di albicocco "Big Red" appena dopo il trapianto, presso l'azienda agricola "S. Fara Ricardi" di Metaponto (MT) a luglio 2012."
"Se il controllo delle malerbe viene eseguito con gli erbicidi e' indispensabile proteggere i primi 25-30 cm di tronco con speciali "shelters" autoavvolgenti (tipologia Wrap-Fruit della Tubex)."
"Se il controllo delle malerbe viene eseguito con gli erbicidi e' indispensabile proteggere i primi 25-30 cm di tronco con speciali "shelters" autoavvolgenti (tipologia Wrap-Fruit della Tubex)."
"L'operazione di pulizia (in foto), dei primi 20-25 cm di tronco da foglie e germogli laterali, deve precedere l'applicazione delle protezioni autoavvolgenti "shelters"."
"L'operazione di pulizia (in foto), dei primi 20-25 cm di tronco da foglie e germogli laterali, deve precedere l'applicazione delle protezioni autoavvolgenti "shelters"."
"Momento dell'applicazione degli "shelters" autoavvolgenti, (tipologia Wrap-Fruit della Tubex), per proteggere il tronco da roditori (conigli o lepri) e dall'azione fitotossica degli erbicidi."
"Momento dell'applicazione degli "shelters" autoavvolgenti, (tipologia Wrap-Fruit della Tubex), per proteggere il tronco da roditori (conigli o lepri) e dall'azione fitotossica degli erbicidi."
"La doppia protezione, barra irroratrice schermata e "shelters" al tronco, riduce notevolmente l'azione fitotossica degli erbicidi, (di contatto a base di Glifosate), sulle giovani piante da frutto."
"La doppia protezione, barra irroratrice schermata e "shelters" al tronco, riduce notevolmente l'azione fitotossica degli erbicidi, (di contatto a base di Glifosate), sulle giovani piante da frutto."
"Ora tutto e' pronto per la "partenza"."
"Ora tutto e' pronto per la "partenza"."
Dopo circa due settimane dal trapianto primaverile-estivo, per effetto della cimatura, dall'astoncino fuoriescono e si sviluppano numerosi germogli laterali, alcuni dei quali andranno a costituire le future branche.
Dopo circa due settimane dal trapianto primaverile-estivo, per effetto della cimatura, dall'astoncino fuoriescono e si sviluppano numerosi germogli laterali, alcuni dei quali andranno a costituire le future branche.
Nel periodo primaverile-estivo l'accrescimento dei germogli e' molto rapido.
Nel periodo primaverile-estivo l'accrescimento dei germogli e' molto rapido.
"Il successo dell'attecchimento e' garantito al 100%, anche durante le torride giornate estive, se dopo il trapianto si esegue un'abbondante irrigazione localizzata". Questo e' il suggerimento dell'Ing. Nunzio Riccardi (in foto), dell'omonima azienda frutticola di Metaponto (MT), reduce dall'esperienza di impianto di un albicoccheto, delle varieta' del gruppo francese Escande (Tsunami, Big Red e Pinkcot), a luglio 2012."
"Il successo dell'attecchimento e' garantito al 100%, anche durante le torride giornate estive, se dopo il trapianto si esegue un'abbondante irrigazione localizzata". Questo e' il suggerimento dell'Ing. Nunzio Riccardi (in foto), dell'omonima azienda frutticola di Metaponto (MT), reduce dall'esperienza di impianto di un albicoccheto, delle varieta' del gruppo francese Escande (Tsunami, Big Red e Pinkcot), a luglio 2012."