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Giornata albicocco a Monteiasi (TA)

I fattori che agiscono in modo determinante sulla fruttificazione dell'albicocco sono la gestione della chioma (potatura), la struttura della pianta, la nutrizione, la disponibilita' di polline e la presenza di insetti impollinatori (pronubi).
I fattori che agiscono in modo determinante sulla fruttificazione dell'albicocco sono la gestione della chioma (potatura), la struttura della pianta, la nutrizione, la disponibilita' di polline e la presenza di insetti impollinatori (pronubi).
Nel corso della giornata studio sull'albicocco, del 2 marzo 2012, organizzata da Consorzio Vivaisti Lucani, gruppo vivai Escande-Bee e Koppert Biological System, si e' discusso delle tecniche di impollinazione sulle varieta' autosterili, dell'utilizzo di insetti pronubi e degli interventi di potatura di fine inverno.
Nel corso della giornata studio sull'albicocco, del 2 marzo 2012, organizzata da Consorzio Vivaisti Lucani, gruppo vivai Escande-Bee e Koppert Biological System, si e' discusso delle tecniche di impollinazione sulle varieta' autosterili, dell'utilizzo di insetti pronubi e degli interventi di potatura di fine inverno.
"I numerosi incontri in campo, promossi e organizzati dal CO.VI.L., Consorzio Vivaisti Lucani (Scanzano Jonico - MT), e dai vivai Escande, (Saint-Vite -Francia), hanno lo scopo di fornire ai frutticoltori informazioni tecniche sulla conduzione degli albicoccheti realizzati con le varieta', Spring Blush®, Pinkcot®, Big Red®, "Kioto*cov" e "Tsunami®", licenziate dall'editore francese BEE(Benoit Escande Editions)."
"I numerosi incontri in campo, promossi e organizzati dal CO.VI.L., Consorzio Vivaisti Lucani (Scanzano Jonico - MT), e dai vivai Escande, (Saint-Vite -Francia), hanno lo scopo di fornire ai frutticoltori informazioni tecniche sulla conduzione degli albicoccheti realizzati con le varieta', Spring Blush®, Pinkcot®, Big Red®, "Kioto*cov" e "Tsunami®", licenziate dall'editore francese BEE(Benoit Escande Editions)."
L'incontro tecnico si e' svolto presso l'azienda agricola del Dott. Santo Galiulo (in foto), in agro di Monteiasi (TA).
L'incontro tecnico si e' svolto presso l'azienda agricola del Dott. Santo Galiulo (in foto), in agro di Monteiasi (TA).
Numerosi i partecipanti.
Numerosi i partecipanti.
Presenti frutticoltori, tecnici, commercianti, fornitori di mezzi tecnici, potatori, docenti e studenti.
Presenti frutticoltori, tecnici, commercianti, fornitori di mezzi tecnici, potatori, docenti e studenti.
I fiori dell'albicocco sono sessili (inseriti sul ramo senza peduncolo), ermafroditi, campanulacei, solitari o accoppiati e di colore bianco o rosaceo.
I fiori dell'albicocco sono sessili (inseriti sul ramo senza peduncolo), ermafroditi, campanulacei, solitari o accoppiati e di colore bianco o rosaceo.
"Nell'albicocco l'impollinazione e' entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi. In foto un bombi durante il lavoro di "bottinatura" su un fiore di albicocco."
"Nell'albicocco l'impollinazione e' entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi. In foto un bombi durante il lavoro di "bottinatura" su un fiore di albicocco."
L'albicocco e' una specie autofertile. Alcune recenti cultivar di origine nord americana e canadese sono parzialmente autosterili.
L'albicocco e' una specie autofertile. Alcune recenti cultivar di origine nord americana e canadese sono parzialmente autosterili.
Le varieta' del gruppo BEE (in foto Pinckot*®) derivano dall'incrocio di varieta' europee con varieta' nordamericane. Per fruttificare necessitano di impollinatori.
Le varieta' del gruppo BEE (in foto Pinckot*®) derivano dall'incrocio di varieta' europee con varieta' nordamericane. Per fruttificare necessitano di impollinatori.
Edwige Remy, tecnico vivai Escande, descrive le principali caratteristiche delle varieta' di albicocco del gruppo BEE.
Edwige Remy, tecnico vivai Escande, descrive le principali caratteristiche delle varieta' di albicocco del gruppo BEE.
"!Tsunami®!, Spring Blush®, Pinkcot®, Big Red®, afferma Edwige, hanno bisogno dell'impollinatore. "Kioto*cov" e' l'unica varieta' autofertile."
"!Tsunami®!, Spring Blush®, Pinkcot®, Big Red®, afferma Edwige, hanno bisogno dell'impollinatore. "Kioto*cov" e' l'unica varieta' autofertile."
Albicocco Tsunami®. Periodo di raccolta I decade di maggio (Metapontino – MT).
Albicocco Tsunami®. Periodo di raccolta I decade di maggio (Metapontino – MT).
Albicocco Spring Blush ®. Periodo di raccolta II decade di maggio (Metapontino – MT).
Albicocco Spring Blush ®. Periodo di raccolta II decade di maggio (Metapontino – MT).
Albicocco Pinkcot®. Periodo di raccolta I decade di giugno (Metapontino – MT).
Albicocco Pinkcot®. Periodo di raccolta I decade di giugno (Metapontino – MT).
Albicocco Big Red®. Periodo di raccolta II decade di giugno (Metapontino – MT).
Albicocco Big Red®. Periodo di raccolta II decade di giugno (Metapontino – MT).
Tabella di compatibilita' delle varieta' del gruppo Escande. Rettangolo verde la varieta' di impollinatore consigliata.
Tabella di compatibilita' delle varieta' del gruppo Escande. Rettangolo verde la varieta' di impollinatore consigliata.
Come si deduce dalla tabella di compatibilita', precisa Edwige, tutte le varieta' del gruppo BEE autosterili sono compatibili tra loro.
Come si deduce dalla tabella di compatibilita', precisa Edwige, tutte le varieta' del gruppo BEE autosterili sono compatibili tra loro.
Edwige Remy illustra gli schemi di disposizione degli impollinatori in campo per le varieta' autosterili.
Edwige Remy illustra gli schemi di disposizione degli impollinatori in campo per le varieta' autosterili.
Schemi di disposizioni degli impollinatori suggeriti dai Vivai Escande.
Schemi di disposizioni degli impollinatori suggeriti dai Vivai Escande.
Schema 1: alle due file della varieta' principale (VR1) segue una fila di una sola varieta' di impollinatore (VR2). Schema 2: alle due file della varieta' principale (VR1) segue in modo alterno la fila delle due varieta' di impollinatore (VR2-3). Schema 3: simile allo schema 1 dal quale differisce per la presenza, lungo la fila dell'impollinatore, di piante di una seconda varieta' impollinatore poste nel rapporto di 1:5 (20%).
Schema 1: alle due file della varieta' principale (VR1) segue una fila di una sola varieta' di impollinatore (VR2). Schema 2: alle due file della varieta' principale (VR1) segue in modo alterno la fila delle due varieta' di impollinatore (VR2-3). Schema 3: simile allo schema 1 dal quale differisce per la presenza, lungo la fila dell'impollinatore, di piante di una seconda varieta' impollinatore poste nel rapporto di 1:5 (20%).
Impianto di albicocco (in foto), a Lleida (Catalogna- Spagna), costituito da varieta' del gruppo Escande. Sono evidenti, dal colore della chioma e dall'habitus della pianta, le file alterne della varieta' principale (freccia celeste) e della varieta' impollinatore (freccia rossa).
Impianto di albicocco (in foto), a Lleida (Catalogna- Spagna), costituito da varieta' del gruppo Escande. Sono evidenti, dal colore della chioma e dall'habitus della pianta, le file alterne della varieta' principale (freccia celeste) e della varieta' impollinatore (freccia rossa).
In occasione dell'incontro tecnico, del 2 marzo 2012, e' stato approfondito l'argomento dell'impollinazione coadiuvata dagli insetti pronubi collocati nel frutteto durante la fioritura. In foto (da sinistra) Licio Pallino e Nicola Truncellito, tecnici della Koppert Biological System.
In occasione dell'incontro tecnico, del 2 marzo 2012, e' stato approfondito l'argomento dell'impollinazione coadiuvata dagli insetti pronubi collocati nel frutteto durante la fioritura. In foto (da sinistra) Licio Pallino e Nicola Truncellito, tecnici della Koppert Biological System.
La Koppert Biological System e' un'azienda olandese leader nella produzione di insetti impiegati in agricoltura per la lotta biologica e per l'impollinazione.
La Koppert Biological System e' un'azienda olandese leader nella produzione di insetti impiegati in agricoltura per la lotta biologica e per l'impollinazione.
"Il contenitore "TRIPOL" e' stato progettato dalla KOPPERT appositamente per i frutteti ed e' composto da tre grandi colonie di Bombus terrestris."
"Il contenitore "TRIPOL" e' stato progettato dalla KOPPERT appositamente per i frutteti ed e' composto da tre grandi colonie di Bombus terrestris."
"L'involucro esterno del "TRIPOL" e' impermeabile, consente un buon isolamento termico e permette ai bombi una resa di lavoro eccellente."
"L'involucro esterno del "TRIPOL" e' impermeabile, consente un buon isolamento termico e permette ai bombi una resa di lavoro eccellente."
"Per ogni "TRIPOL" il numero di bombi operaie varia da 350-400."
"Per ogni "TRIPOL" il numero di bombi operaie varia da 350-400."
Il numero elevato di bombi (350-400/TRIPOL) garantisce una notevole capacita' di impollinazione fin dai primi giorni dell'introduzione delle arnie nel frutteto. Questo e' un aspetto particolarmente importante per le specie arboree con fioriture brevi e intense.
Il numero elevato di bombi (350-400/TRIPOL) garantisce una notevole capacita' di impollinazione fin dai primi giorni dell'introduzione delle arnie nel frutteto. Questo e' un aspetto particolarmente importante per le specie arboree con fioriture brevi e intense.
L'eta' media di un bombo operaia e' di 6-8 settimane.
L'eta' media di un bombo operaia e' di 6-8 settimane.
"Il contenitore "TRIPOL" e' dotato di un sistema di alimentazione (brevettato) che assicura ai bombi, durante il trasporto delle arnie, la razione giornaliere di polline necessaria per sopravvivere."
"Il contenitore "TRIPOL" e' dotato di un sistema di alimentazione (brevettato) che assicura ai bombi, durante il trasporto delle arnie, la razione giornaliere di polline necessaria per sopravvivere."
Il sistema di alimentazione interno viene interrotto, spiega il Pallino (Koppert), dopo che le arnie vengono posizionate nel frutteto, per incoraggiare i bombi a bottinare.
Il sistema di alimentazione interno viene interrotto, spiega il Pallino (Koppert), dopo che le arnie vengono posizionate nel frutteto, per incoraggiare i bombi a bottinare.
Notevoli sono i vantaggi dei bombi rispetto alle api. I bombi, sostiene Pallino, sono attivi gia' a 6-8°C, mentre le api hanno bisogno di temperature esterne di 15-18°C per iniziare la bottinatura.
Notevoli sono i vantaggi dei bombi rispetto alle api. I bombi, sostiene Pallino, sono attivi gia' a 6-8°C, mentre le api hanno bisogno di temperature esterne di 15-18°C per iniziare la bottinatura.
Il range ottimale di temperatura esterna per un buon rendimento di lavoro dei bombi e' compreso tra 15 e 25°C. I bombi sono efficienti anche in giorni nuvolosi, le api sono meno attive ad intensita' luminose piu' basse.
Il range ottimale di temperatura esterna per un buon rendimento di lavoro dei bombi e' compreso tra 15 e 25°C. I bombi sono efficienti anche in giorni nuvolosi, le api sono meno attive ad intensita' luminose piu' basse.
I bombi riescono a volare anche con vento fino a 70 km/h, le api invece si fermano quando il vento raggiunge i 30 km/h.
I bombi riescono a volare anche con vento fino a 70 km/h, le api invece si fermano quando il vento raggiunge i 30 km/h.
I bombi, a parita' di tempo, visitano piu' fiori delle api (10 fiori/min). Un volo di bottinatura dura circa 30 minuti. Per ogni bottinatura vengono visitati 30 fiori. In 8 ore ci sono circa 16 voli. Da ogni arnia possono essere visitati piu' di 300.000 fiori al giorno.
I bombi, a parita' di tempo, visitano piu' fiori delle api (10 fiori/min). Un volo di bottinatura dura circa 30 minuti. Per ogni bottinatura vengono visitati 30 fiori. In 8 ore ci sono circa 16 voli. Da ogni arnia possono essere visitati piu' di 300.000 fiori al giorno.
"I bombi hanno un sistema di comunicazione meno complesso delle api. Pertanto, e' meno probabile che arrivino alla "comunita'", da parte di qualche bombi operaia, segnalazioni di eventuali fioriture piu' ricche e piu' appetibili nelle vicinanze alle arnie che interferirebbero sulla regolare attivita' di bottinatura del frutteto."
"I bombi hanno un sistema di comunicazione meno complesso delle api. Pertanto, e' meno probabile che arrivino alla "comunita'", da parte di qualche bombi operaia, segnalazioni di eventuali fioriture piu' ricche e piu' appetibili nelle vicinanze alle arnie che interferirebbero sulla regolare attivita' di bottinatura del frutteto."
Molti i fattori di maggiore efficienza dei bombi rispetto alle api, continua a sottolineare Pallino. I bombi eseguono un'impollinazione piu' accurata poiche' vanno principalmente alla ricerca di polline a differenza delle api che prediligono principalmente il nettare. Inoltre, i bombi, durante la bottinatura, preferiscono spostarsi da un fiore di una pianta a quello di un'altra favorendo il trasferimento del polline.
Molti i fattori di maggiore efficienza dei bombi rispetto alle api, continua a sottolineare Pallino. I bombi eseguono un'impollinazione piu' accurata poiche' vanno principalmente alla ricerca di polline a differenza delle api che prediligono principalmente il nettare. Inoltre, i bombi, durante la bottinatura, preferiscono spostarsi da un fiore di una pianta a quello di un'altra favorendo il trasferimento del polline.
Durante la bottinatura i bombi, contrariamente alle api, fanno vibrare i fiori per favorire la fuoriuscita di polline dalle antere.
Durante la bottinatura i bombi, contrariamente alle api, fanno vibrare i fiori per favorire la fuoriuscita di polline dalle antere.
In ambiente protetto (tunnel, rete antigrandine) i bombi lavorano meglio delle api perche' hanno un miglior senso di orientamento.
In ambiente protetto (tunnel, rete antigrandine) i bombi lavorano meglio delle api perche' hanno un miglior senso di orientamento.
Il contenitore TRIPOL deve essere posto su un supporto almeno a 50 cm dal suolo per evitare l'invasione delle formiche, principali nemici dei bombi. Inoltre, occorre posizionare l'arnia in un posto assolato durante la primavera e all'ombra durante l'estate.
Il contenitore TRIPOL deve essere posto su un supporto almeno a 50 cm dal suolo per evitare l'invasione delle formiche, principali nemici dei bombi. Inoltre, occorre posizionare l'arnia in un posto assolato durante la primavera e all'ombra durante l'estate.
I fitofarmaci possono causare intossicazioni ai bombi sia direttamente, per contatto, sia indirettamente nel momento in cui gli insetti pronubi bottinano fiori di piante trattate con insetticidi sistemici. Per conoscere quali sono i principi attivi dannosi e i giorni di carenza, dal trattamento all'introduzione delle arnie nel frutteto, si puo' consultare il sito www.koppert.com (alla pagina www.koppert.mobi/en/side_effects/).
I fitofarmaci possono causare intossicazioni ai bombi sia direttamente, per contatto, sia indirettamente nel momento in cui gli insetti pronubi bottinano fiori di piante trattate con insetticidi sistemici. Per conoscere quali sono i principi attivi dannosi e i giorni di carenza, dal trattamento all'introduzione delle arnie nel frutteto, si puo' consultare il sito www.koppert.com (alla pagina www.koppert.mobi/en/side_effects/).
L'opzione BEEHOME (apertura di un solo foro come in foto) deve essere applicata qualora si dovesse decidere di trattare il frutteto. Questa opzione assicura l'apertura di ingresso nell'arnia, ma impedisce ai bombi di fuoriuscire. Dopo circa un'ora, sufficiente per consentire il rientro di tutti i bombi operai, l'alveare puo' essere chiuso completamente per poi procedere al trattamento.
L'opzione BEEHOME (apertura di un solo foro come in foto) deve essere applicata qualora si dovesse decidere di trattare il frutteto. Questa opzione assicura l'apertura di ingresso nell'arnia, ma impedisce ai bombi di fuoriuscire. Dopo circa un'ora, sufficiente per consentire il rientro di tutti i bombi operai, l'alveare puo' essere chiuso completamente per poi procedere al trattamento.
Si potra' procedere alla riapertura dell'arnia (entrambi i fori, di ingresso e di uscita, aperti come in foto) solo dopo che sia trascorso il periodo di carenza indicato, alla pagina www.koppert.mobi/en/side_effects/, per il fitofarmaco somministrato. Qualora l'alveare venisse rimosso dal frutteto per alcuni giorni, potrebbe essere conservato in un luogo asciutto e fresco (18-20°C).
Si potra' procedere alla riapertura dell'arnia (entrambi i fori, di ingresso e di uscita, aperti come in foto) solo dopo che sia trascorso il periodo di carenza indicato, alla pagina www.koppert.mobi/en/side_effects/, per il fitofarmaco somministrato. Qualora l'alveare venisse rimosso dal frutteto per alcuni giorni, potrebbe essere conservato in un luogo asciutto e fresco (18-20°C).
Per avere una buona impollinazione, afferma Nicola Truncellito della Koppert (secondo da sinistra), e' importante ben rapportare il numero di arnie alla superficie di frutteto. Solitamente sono consigliate 2-3 arnie/ettaro. Se la superficie del frutteto supera 4-5 ettari e' possibile scendere anche a una media di 1,5 arnie/ha, poiche' si sfrutterebbero le aree di lavoro di sovrapposizione.
Per avere una buona impollinazione, afferma Nicola Truncellito della Koppert (secondo da sinistra), e' importante ben rapportare il numero di arnie alla superficie di frutteto. Solitamente sono consigliate 2-3 arnie/ettaro. Se la superficie del frutteto supera 4-5 ettari e' possibile scendere anche a una media di 1,5 arnie/ha, poiche' si sfrutterebbero le aree di lavoro di sovrapposizione.
Nell'immagine la distribuzione consigliata delle arnie nel frutteto, per avere il massimo rendimento di bottinatura dei bombi. Sono evidenti le aree di lavoro di sovrapposizione tra le arnie.
Nell'immagine la distribuzione consigliata delle arnie nel frutteto, per avere il massimo rendimento di bottinatura dei bombi. Sono evidenti le aree di lavoro di sovrapposizione tra le arnie.
Non e' consigliabile raggruppare le arnie in un solo posto nel frutteto, si rischierebbe di avere piante non visitate dai bombi.
Non e' consigliabile raggruppare le arnie in un solo posto nel frutteto, si rischierebbe di avere piante non visitate dai bombi.
"Sulle cultivar di albicocco poco vigorose, come la "KIOTO*cov", e' consigliabile eseguire prevalentemente interventi di potatura in pieno riposo vegetativo, febbraio-marzo, afferma Vito Vitelli (in foto) del Consorzio Vivaisti Lucani."
"Sulle cultivar di albicocco poco vigorose, come la "KIOTO*cov", e' consigliabile eseguire prevalentemente interventi di potatura in pieno riposo vegetativo, febbraio-marzo, afferma Vito Vitelli (in foto) del Consorzio Vivaisti Lucani."
I fratelli Galiulo, frutticoltori di Monteiasi (TA).
I fratelli Galiulo, frutticoltori di Monteiasi (TA).
Sulle varieta' poco vigorose, dai tagli praticati a fine inverno fuoriescono nuovi germogli che assicurano il rinnovo delle formazioni fruttifere (dardi).
Sulle varieta' poco vigorose, dai tagli praticati a fine inverno fuoriescono nuovi germogli che assicurano il rinnovo delle formazioni fruttifere (dardi).
"I "dardi fioriferi" o "mazzetti di maggio" (indicati in foto da Edwige Remy) sono formazioni fruttifere di alcune centimetri poste sulle branche principali."
"I "dardi fioriferi" o "mazzetti di maggio" (indicati in foto da Edwige Remy) sono formazioni fruttifere di alcune centimetri poste sulle branche principali."
Per favorire l'emissione e il rinnovo dei dardi (in foto prossimi alla fioritura) e' indispensabile una corretta gestione della chioma con appropriati interventi di potatura.
Per favorire l'emissione e il rinnovo dei dardi (in foto prossimi alla fioritura) e' indispensabile una corretta gestione della chioma con appropriati interventi di potatura.
"Solo sulla "Kioto", varieta' poco vigorosa, anche i tagli di "spuntatura" delle branche, eseguiti nel periodo autunno-vernino, spiega Edwige Remy (in foto), favoriscono il rinnovo delle formazioni fruttifere."
"Solo sulla "Kioto", varieta' poco vigorosa, anche i tagli di "spuntatura" delle branche, eseguiti nel periodo autunno-vernino, spiega Edwige Remy (in foto), favoriscono il rinnovo delle formazioni fruttifere."
"Anche le "monconature" dei rami presenti sulle brache principali, praticate prevalentemente durante la stagione vegetativa, in particolare nei primi anni di sviluppo della pianta, favoriscono l'emissione dei "mazzetti di maggio"."
"Anche le "monconature" dei rami presenti sulle brache principali, praticate prevalentemente durante la stagione vegetativa, in particolare nei primi anni di sviluppo della pianta, favoriscono l'emissione dei "mazzetti di maggio"."
Momento di confronto con i produttori. Il Sig. Nicola Marino (in foto) parla dell'esperienza di gestione della chioma maturata sulle piante di albicocco coltivate nella propria azienda frutticola in agro di Tursi (MT).
Momento di confronto con i produttori. Il Sig. Nicola Marino (in foto) parla dell'esperienza di gestione della chioma maturata sulle piante di albicocco coltivate nella propria azienda frutticola in agro di Tursi (MT).
"Sulla "Kioto", varieta' di albicocco non molto vigorosa, gli interventi di potatura della fase vegetativa (primavera-estate), raccomanda Edwige, devono essere molto contenuti e devono puntare a favorire l'arieggiamento e la penetrazione della luce all'interno della chioma per il mantenimento delle formazioni fruttifere, "mazzetti di maggio"."
"Sulla "Kioto", varieta' di albicocco non molto vigorosa, gli interventi di potatura della fase vegetativa (primavera-estate), raccomanda Edwige, devono essere molto contenuti e devono puntare a favorire l'arieggiamento e la penetrazione della luce all'interno della chioma per il mantenimento delle formazioni fruttifere, "mazzetti di maggio"."
Per favorire una buona emissione di formazioni fruttifere, l'inclinazione ideale delle branche principali deve essere, secondo i tecnici Escande, intorno a 45 gradi.
Per favorire una buona emissione di formazioni fruttifere, l'inclinazione ideale delle branche principali deve essere, secondo i tecnici Escande, intorno a 45 gradi.
Per ottenere l'apertura delle branche non occorrono tiranti, pesi, fili e tutori, ma sono sufficienti interventi mirati di potatura e il semplice effetto del peso del legno e dei frutti.
Per ottenere l'apertura delle branche non occorrono tiranti, pesi, fili e tutori, ma sono sufficienti interventi mirati di potatura e il semplice effetto del peso del legno e dei frutti.
"La "Kioto*cov", l'unica varieta' di BEE autofertile, ha qualita' gustative molto interessanti, l’IR (Indice Rifrattometrico) medio intorno a 13,0 °Brix, la polpa di colore arancio, succosa e consistente."
"La "Kioto*cov", l'unica varieta' di BEE autofertile, ha qualita' gustative molto interessanti, l’IR (Indice Rifrattometrico) medio intorno a 13,0 °Brix, la polpa di colore arancio, succosa e consistente."
"I frutti di "Kioto*cov", periodo di raccolta III decade di giugno, sono molto resistenti alle manipolazioni e presentano una buona shelf-life (conservazione post-raccolta)."
"I frutti di "Kioto*cov", periodo di raccolta III decade di giugno, sono molto resistenti alle manipolazioni e presentano una buona shelf-life (conservazione post-raccolta)."
Le varieta' del gruppo BEE, Spring Blush*®, Pinkcot*®, Big Red*® e Tsunami*®, sono molto vigorose. Esse necessitano principalmente di interventi di potatura nel periodo primaverile-estivo, per favorire l'arieggiamento e la penetrazione della luce all'interno della chioma.
Le varieta' del gruppo BEE, Spring Blush*®, Pinkcot*®, Big Red*® e Tsunami*®, sono molto vigorose. Esse necessitano principalmente di interventi di potatura nel periodo primaverile-estivo, per favorire l'arieggiamento e la penetrazione della luce all'interno della chioma.
Durante il periodo di riposo vegetativo, sulle varieta' vigorose, devono essere eseguiti solo tagli di rifinitura e di selezione di branche in sovrannumero.
Durante il periodo di riposo vegetativo, sulle varieta' vigorose, devono essere eseguiti solo tagli di rifinitura e di selezione di branche in sovrannumero.
"Per contrastare l'introduzione e la diffusione del virus (PPV) responsabile della "Sharka" delle drupacee, afferma Vincenzo Castoro (in foto) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, esistono solo rimedi preventivi."
"Per contrastare l'introduzione e la diffusione del virus (PPV) responsabile della "Sharka" delle drupacee, afferma Vincenzo Castoro (in foto) dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, esistono solo rimedi preventivi."
Per costituire nuovi frutteti e' importante l'impiego di sole piante certificate, esenti da organismi nocivi, prodotte con materiale di propagazione proveniente da Campi di Piante Madri sottoposti a continui controlli fitosanitari e di rispondenza varietale.
Per costituire nuovi frutteti e' importante l'impiego di sole piante certificate, esenti da organismi nocivi, prodotte con materiale di propagazione proveniente da Campi di Piante Madri sottoposti a continui controlli fitosanitari e di rispondenza varietale.
"Astoncini vegetanti" di albicocco prodotti, in fuori suolo (su substrato inerte a base di fibra di cocco) e in ambiente protetto (serra isolata con rete anti-insetto), con materiale di propagazione (gemme e portinnesti) certificato."
"Astoncini vegetanti" di albicocco prodotti, in fuori suolo (su substrato inerte a base di fibra di cocco) e in ambiente protetto (serra isolata con rete anti-insetto), con materiale di propagazione (gemme e portinnesti) certificato."
"La durata del ciclo produttivo di un "astoncino vegetante" in vivaio, (in foto vivai Consorzio Vivaisti Lucani), varia da dieci a dodici mesi a partire dal trapianto del portainnesto."
"La durata del ciclo produttivo di un "astoncino vegetante" in vivaio, (in foto vivai Consorzio Vivaisti Lucani), varia da dieci a dodici mesi a partire dal trapianto del portainnesto."
"Facile il trasporto degli "astoncini vegetanti" dal vivaio al campo."
"Facile il trasporto degli "astoncini vegetanti" dal vivaio al campo."
"Astoncino vegetante" di albicocco durante il trapianto nel periodo primaverile-estivo (maggio-luglio)."
"Astoncino vegetante" di albicocco durante il trapianto nel periodo primaverile-estivo (maggio-luglio)."
"Per stimolare l'emissione dei germogli laterali, su cui sara' impalcata la futura pianta, occorre cimare l'astoncino a 60-70 cm dal colletto. Se il controllo delle malerbe viene eseguito con erbicidi e' indispensabile proteggere i primi 25-30 cm di tronco con speciali "shelters" autoavvolgenti (tipologia Wrap-Fruit della Tubex®)."
"Per stimolare l'emissione dei germogli laterali, su cui sara' impalcata la futura pianta, occorre cimare l'astoncino a 60-70 cm dal colletto. Se il controllo delle malerbe viene eseguito con erbicidi e' indispensabile proteggere i primi 25-30 cm di tronco con speciali "shelters" autoavvolgenti (tipologia Wrap-Fruit della Tubex®)."
In foto Edwige Remy (vivai Escande) e i fratelli La Torrata, viticoltori e frutticoltori di Mottola in provincia di Taranto (in foto sullo sfondo).
In foto Edwige Remy (vivai Escande) e i fratelli La Torrata, viticoltori e frutticoltori di Mottola in provincia di Taranto (in foto sullo sfondo).
"Presso l'azienda "La Torrata" sono stati impiantati nell'estate (luglio) 2011 astoncini vegetanti di albicocco delle varieta' Tsunami*® e Big Red*® (impollinatore)."
"Presso l'azienda "La Torrata" sono stati impiantati nell'estate (luglio) 2011 astoncini vegetanti di albicocco delle varieta' Tsunami*® e Big Red*® (impollinatore)."
Nel corso di soli tre mesi (luglio-settembre) si e' avuto un forte sviluppo (vedi foto) della pianta (prevalentemente apparato radicale e tronco).
Nel corso di soli tre mesi (luglio-settembre) si e' avuto un forte sviluppo (vedi foto) della pianta (prevalentemente apparato radicale e tronco).
"In febbraio 2012, per favorire l'emissione di nuovi germogli, l'astone e' stato "ricapitozzato" a 60 cm dal suolo. La pianta sara' impalcata a partire da 30-40 cm dal suolo."
"In febbraio 2012, per favorire l'emissione di nuovi germogli, l'astone e' stato "ricapitozzato" a 60 cm dal suolo. La pianta sara' impalcata a partire da 30-40 cm dal suolo."
"Per effetto della "ricapitozzatura", dall'astone fuoriusciranno numerosi germogli laterali, alcuni dei quali andranno a costituire le future branche della pianta."
"Per effetto della "ricapitozzatura", dall'astone fuoriusciranno numerosi germogli laterali, alcuni dei quali andranno a costituire le future branche della pianta."
Per effetto delle cimature, e dell'emissione di numerosi nuovi germogli, la pianta assumera' un aspetto cespugliforme.
Per effetto delle cimature, e dell'emissione di numerosi nuovi germogli, la pianta assumera' un aspetto cespugliforme.
"La forte competizione tra i numerosi germogli determinera' l'apertura delle "brachette" piu' esterne."
"La forte competizione tra i numerosi germogli determinera' l'apertura delle "brachette" piu' esterne."
Come si presentera' la pianta al termine del primo ciclo vegetativo (inverno 2012).
Come si presentera' la pianta al termine del primo ciclo vegetativo (inverno 2012).