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Nuove varieta' agrumicole introdotte in Basilicata

Stand della Regione Basilicata al Fruit Logistica di Berlino (3-5 febbraio 2010). In esposizione le produzioni ortofrutticole del Distretto Agroalimentare di Qualita' del Metapontino, a cui fanno capo otto Organizzazioni di Produttori lucane, Ancona, Agricola Felice, Apo Lucania, Assofruit, Esedra, Mediterraneo, Prometas, Pam-Campoverde, e i Consorzi Frutti di Lucania e CO.VI.L. (Consorzio Vivaisti Lucani). L'iniziativa e' stata promossa in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.
Stand della Regione Basilicata al Fruit Logistica di Berlino (3-5 febbraio 2010). In esposizione le produzioni ortofrutticole del Distretto Agroalimentare di Qualita' del Metapontino, a cui fanno capo otto Organizzazioni di Produttori lucane, Ancona, Agricola Felice, Apo Lucania, Assofruit, Esedra, Mediterraneo, Prometas, Pam-Campoverde, e i Consorzi Frutti di Lucania e CO.VI.L. (Consorzio Vivaisti Lucani). L'iniziativa e' stata promossa in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.
Ad accogliere il Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia, in visita presso lo stand della Regione Basilicata, il Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualita' del Metapontino, Salvatore Martelli.
Ad accogliere il Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia, in visita presso lo stand della Regione Basilicata, il Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualita' del Metapontino, Salvatore Martelli.
"Tra le novita' esposte presso lo stand della Regione Basilicata, i frutti del "Mandalate" hanno suscitato l'interesse di molti visitatori."
"Tra le novita' esposte presso lo stand della Regione Basilicata, i frutti del "Mandalate" hanno suscitato l'interesse di molti visitatori."
"Operatori australiani in visita allo stand della Regione Basilicata interessati ad acquisire informazioni tecniche sulla coltivazione del "Mandalate". Da sinistra (in foto) Craig Perring (direttore tecnico del gruppo vivaistico ANFIC), Tony Cassone e Paul Scopelliti (agrumicolturi di origine italiana dell'organizzazione di produttori Belvedere Fruit), Clare McMahon (responsabile della organizzazione di produttori Seven Field) e Vito Vitelli (Direttore tecnico Consorzio Vivaisti Lucani, Scanzano J.co MT). In Australia il settore agrumicolo e' in grande fermento poiché, attualmente, e' in atto un programma di rinnovo varietale che ha come obiettivo il prolungamento del periodo di raccolta nella fase tardiva (agosto-ottobre, emisfero australe)."
"Operatori australiani in visita allo stand della Regione Basilicata interessati ad acquisire informazioni tecniche sulla coltivazione del "Mandalate". Da sinistra (in foto) Craig Perring (direttore tecnico del gruppo vivaistico ANFIC), Tony Cassone e Paul Scopelliti (agrumicolturi di origine italiana dell'organizzazione di produttori Belvedere Fruit), Clare McMahon (responsabile della organizzazione di produttori Seven Field) e Vito Vitelli (Direttore tecnico Consorzio Vivaisti Lucani, Scanzano J.co MT). In Australia il settore agrumicolo e' in grande fermento poiché, attualmente, e' in atto un programma di rinnovo varietale che ha come obiettivo il prolungamento del periodo di raccolta nella fase tardiva (agosto-ottobre, emisfero australe)."
"All'indomani dell'esperienza berlinese, il 6 febbraio 2010, il Consorzio Vivaisti Lucani e i ricercatori del CRA-ISAGRU di Acireale, hanno organizzato una giornata di visite, presso campi sperimentali e commerciali di "Mandalate" e di altri ibridi triploidi ubicati in Basilicata e Calabria. In foto un momento della visita, con una delegazioni di operatori del settore agrumicolo legati al gruppo statunitense LGS, presso il giovane impianto di "Mandalate" dell'Azienda Agricola "S. Fara" dell'Ing. Nunzio Riccardi (primo a destra). Il campo e' ubicato in Agro di Metaponto (MT), realizzato su terreno "baulato" e diserbato, ad alta densita' di piantagione (650 piante/ha) ed e' fornito di sistema di fertirrigazione automatizzato a doppia ala gocciolante posizionata sul colmo."
"All'indomani dell'esperienza berlinese, il 6 febbraio 2010, il Consorzio Vivaisti Lucani e i ricercatori del CRA-ISAGRU di Acireale, hanno organizzato una giornata di visite, presso campi sperimentali e commerciali di "Mandalate" e di altri ibridi triploidi ubicati in Basilicata e Calabria. In foto un momento della visita, con una delegazioni di operatori del settore agrumicolo legati al gruppo statunitense LGS, presso il giovane impianto di "Mandalate" dell'Azienda Agricola "S. Fara" dell'Ing. Nunzio Riccardi (primo a destra). Il campo e' ubicato in Agro di Metaponto (MT), realizzato su terreno "baulato" e diserbato, ad alta densita' di piantagione (650 piante/ha) ed e' fornito di sistema di fertirrigazione automatizzato a doppia ala gocciolante posizionata sul colmo."
"Visita presso il campo commerciale di "Mandalate" dell'Azienda La Pietra Agricola - "Silva 2", del giovane agrumicoltore Diego La Pietra (in foto, terzo da sinistra) di Rossano Calabro (CS). L’impianto, di due anni, e' stato realizzato dal reinnesto di un vecchio clementineto."
"Visita presso il campo commerciale di "Mandalate" dell'Azienda La Pietra Agricola - "Silva 2", del giovane agrumicoltore Diego La Pietra (in foto, terzo da sinistra) di Rossano Calabro (CS). L’impianto, di due anni, e' stato realizzato dal reinnesto di un vecchio clementineto."
"Per esaltare la qualita' del frutto di "Mandalate", afferma uno dei suoi costitutori Santo Recupero (in foto), risultano determinanti la scelta dei portinnesti, (i Citrange migliorano la qualita'), la gestione della chioma, l'impiego razionale dell'acqua e degli elementi nutritivi e in generale le tecniche di coltivazione. Un potatura troppo energica, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo della pianta, e dosi eccessive di fertilizzanti azotati potrebbero essere la causa, ad esempio, di un eccesso di vigore della chioma, formazione di spine, scarsa produttivita' e produzione di frutti con buccia rugosa e con elevato contenuto di acidita'."
"Per esaltare la qualita' del frutto di "Mandalate", afferma uno dei suoi costitutori Santo Recupero (in foto), risultano determinanti la scelta dei portinnesti, (i Citrange migliorano la qualita'), la gestione della chioma, l'impiego razionale dell'acqua e degli elementi nutritivi e in generale le tecniche di coltivazione. Un potatura troppo energica, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo della pianta, e dosi eccessive di fertilizzanti azotati potrebbero essere la causa, ad esempio, di un eccesso di vigore della chioma, formazione di spine, scarsa produttivita' e produzione di frutti con buccia rugosa e con elevato contenuto di acidita'."
"Lino Anelli (in foto), giovane agrumicoltore di Scanzano J.co (MT), mostra una pianta di "Mandalate", su portinnesto Citrange Carrizo, in fruttificazione gia' al secondo anno. La precoce entrata in produzione e' una delle peculiarita' di questo mandarino ibrido triploide."
"Lino Anelli (in foto), giovane agrumicoltore di Scanzano J.co (MT), mostra una pianta di "Mandalate", su portinnesto Citrange Carrizo, in fruttificazione gia' al secondo anno. La precoce entrata in produzione e' una delle peculiarita' di questo mandarino ibrido triploide."
"Giuseppe Reforgiato Recupero (in foto), breeder del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), presso un suggestivo campo di "Mandalate", di sua proprieta', coltivato su terreno vulcanico misto a roccia, declive e terrazzato, ubicato in localita' S. Gregorio (CT) alle pendici dell’Etna. Il ricercatore e' soddisfatto per la produttivita' di questo mandarino ibrido anche su piante ottenute con la tecnica del reinnesto. Tuttavia, suggerisce prudentemente Reforgiato, prima di introdurlo in un nuovo areale di coltivazione sarebbe consigliabile testare la sua adattabilita' alle condizioni pedoclimatiche, valutando la fruttificazione di alcune piante prova. Non devono essere trascurati, inoltre, alcuni importanti accorgimenti (di tipo agronomico e fitoiatrico) per prevenire danni sul frutto, e in particolare sulla buccia, causati da agenti atmosferici avversi (vento e basse temperature) e da patogeni fungini."
"Giuseppe Reforgiato Recupero (in foto), breeder del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), presso un suggestivo campo di "Mandalate", di sua proprieta', coltivato su terreno vulcanico misto a roccia, declive e terrazzato, ubicato in localita' S. Gregorio (CT) alle pendici dell’Etna. Il ricercatore e' soddisfatto per la produttivita' di questo mandarino ibrido anche su piante ottenute con la tecnica del reinnesto. Tuttavia, suggerisce prudentemente Reforgiato, prima di introdurlo in un nuovo areale di coltivazione sarebbe consigliabile testare la sua adattabilita' alle condizioni pedoclimatiche, valutando la fruttificazione di alcune piante prova. Non devono essere trascurati, inoltre, alcuni importanti accorgimenti (di tipo agronomico e fitoiatrico) per prevenire danni sul frutto, e in particolare sulla buccia, causati da agenti atmosferici avversi (vento e basse temperature) e da patogeni fungini."
"Frutti dell'ibrido triploide "Mandared" ottenuto, dai ricercatori del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), dall'incrocio del clementine "Nules" (2x) x arancio Tarocco (4x). La pianta del "Mandared" ha un habitus vegetativo assurgente-espanso, presenta spine di medie dimensioni, foglie di forma ellittica con apice appuntito, picciolo di lunghezza media con alette poco sviluppate, simili a quelle del tarocco."
"Frutti dell'ibrido triploide "Mandared" ottenuto, dai ricercatori del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), dall'incrocio del clementine "Nules" (2x) x arancio Tarocco (4x). La pianta del "Mandared" ha un habitus vegetativo assurgente-espanso, presenta spine di medie dimensioni, foglie di forma ellittica con apice appuntito, picciolo di lunghezza media con alette poco sviluppate, simili a quelle del tarocco."
"Il frutto del "Mandared" e' di forma oblata, peso medio di circa 170 g, buccia molto sottile di grana fine di colore arancio intenso, con media aderenza alla polpa che presenta a maturità una notevole pigmentazione antocianica. Il sapore del "Mandared" e' intermedio tra il clementine e Tarocco. La raccolta inizia a meta' febbraio e si prolunga sino ad aprile. I frutti non hanno una buona persistenza sulla pianta, pertanto occorre ricorrere alla somministrare di prodotti anticascola durante la fase dell'invaiatura per evitare perdite di produzione in pre-raccolta."
"Il frutto del "Mandared" e' di forma oblata, peso medio di circa 170 g, buccia molto sottile di grana fine di colore arancio intenso, con media aderenza alla polpa che presenta a maturità una notevole pigmentazione antocianica. Il sapore del "Mandared" e' intermedio tra il clementine e Tarocco. La raccolta inizia a meta' febbraio e si prolunga sino ad aprile. I frutti non hanno una buona persistenza sulla pianta, pertanto occorre ricorrere alla somministrare di prodotti anticascola durante la fase dell'invaiatura per evitare perdite di produzione in pre-raccolta."
"Giuseppe Russo (nella foto di spalle), breeder del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), mostra ai visitatori una pianta dell'ibrido triploide "Alkantara", coltivata presso il Centro Sperimentale Dimostrativo dell'A.R.S.S.A. di Mirto Crosia (CS), diretto dal Dott. Antonio Di Leo. L'"Alkantara" è stato ottenuto dall'incrocio del clementine "Oroval" (2x) x arancio Tarocco (4x)."
"Giuseppe Russo (nella foto di spalle), breeder del CRA-ISAGRU di Acireale (CT), mostra ai visitatori una pianta dell'ibrido triploide "Alkantara", coltivata presso il Centro Sperimentale Dimostrativo dell'A.R.S.S.A. di Mirto Crosia (CS), diretto dal Dott. Antonio Di Leo. L'"Alkantara" è stato ottenuto dall'incrocio del clementine "Oroval" (2x) x arancio Tarocco (4x)."
"I frutti di "Alkantara" sono di forma oblata, peso medio di circa 200 g, buccia di colore arancio intenso, consistenza soffice e poco aderente alla polpa che presenta una discreta pigmentazione antocianica. Il sapore e' assimilabile a quello del clementine. La raccolta inizia a fine novembre e si prolunga per tutto dicembre. I frutti resistono bene sulle piante e non tendono ad asciugare."
"I frutti di "Alkantara" sono di forma oblata, peso medio di circa 200 g, buccia di colore arancio intenso, consistenza soffice e poco aderente alla polpa che presenta una discreta pigmentazione antocianica. Il sapore e' assimilabile a quello del clementine. La raccolta inizia a fine novembre e si prolunga per tutto dicembre. I frutti resistono bene sulle piante e non tendono ad asciugare."
"J. C. Koos Badenhorst (a sinistra nella foto) e Kobus de Kock, rispettivamente, responsabili tecnici della Melsetter e Oudepont Boerdery, due importanti Organizzazioni di Produttori Agrumicoli della Repubblica del Sud Africa, in visita presso il Campo di Piante Madri di "Mandalate" del Consorzio Vivaisti Lucani. I due tecnici sudafricani hanno acquisito numerose informazioni sui parametri climatici (radiazione, temperature, precipitazioni, umidita', vento) e pedologici (caratteristiche dei suoli) dell’arco ionico appulo-lucano calabro, per valutare la possibilita' di introdurre gli ibridi triploidi italiani nelle aziende in cui operano, ubicate a pochi chilometri da Cape Town a Sud Ovest della Repubblica del Sud Africa."
"J. C. Koos Badenhorst (a sinistra nella foto) e Kobus de Kock, rispettivamente, responsabili tecnici della Melsetter e Oudepont Boerdery, due importanti Organizzazioni di Produttori Agrumicoli della Repubblica del Sud Africa, in visita presso il Campo di Piante Madri di "Mandalate" del Consorzio Vivaisti Lucani. I due tecnici sudafricani hanno acquisito numerose informazioni sui parametri climatici (radiazione, temperature, precipitazioni, umidita', vento) e pedologici (caratteristiche dei suoli) dell’arco ionico appulo-lucano calabro, per valutare la possibilita' di introdurre gli ibridi triploidi italiani nelle aziende in cui operano, ubicate a pochi chilometri da Cape Town a Sud Ovest della Repubblica del Sud Africa."
"Il campo di piante madri di "Mandalate" del COVIL e' ubicato in Agro di Policoro (MT) presso l'azienda Vivaistica Guglielmi Giuseppe (associato COVIL). Al Consorzio Vivaisti Lucani e' stata assegnata dal CRA-ISAGRU di Acireale (CT) l'esclusiva europea per la distribuzione del materiale di propagazione certificato dei quattro ibridi triploidi ("Lemox", "Alkantara", "Mandared" e "Mandalate"). Il campo e' costantemente monitorato e sottoposto a controlli fitosanitari, dall'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, ed e' usato prevalentemente per la produzione di marze certificate destinate al reinnesto."
"Il campo di piante madri di "Mandalate" del COVIL e' ubicato in Agro di Policoro (MT) presso l'azienda Vivaistica Guglielmi Giuseppe (associato COVIL). Al Consorzio Vivaisti Lucani e' stata assegnata dal CRA-ISAGRU di Acireale (CT) l'esclusiva europea per la distribuzione del materiale di propagazione certificato dei quattro ibridi triploidi ("Lemox", "Alkantara", "Mandared" e "Mandalate"). Il campo e' costantemente monitorato e sottoposto a controlli fitosanitari, dall'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, ed e' usato prevalentemente per la produzione di marze certificate destinate al reinnesto."
"Marze di "Mandalate", provenienti dal Campo di Piante Madri del COVIL, impiegate per il reinnesto di piante di agrumi di varieta' non più valide dal punto di vista commerciale."
"Marze di "Mandalate", provenienti dal Campo di Piante Madri del COVIL, impiegate per il reinnesto di piante di agrumi di varieta' non più valide dal punto di vista commerciale."
"Le piante di "Mandalate" entrano in produzione dopo due o tre anni dal reinnesto."
"Le piante di "Mandalate" entrano in produzione dopo due o tre anni dal reinnesto."
"Carmelo Mennone, direttore dell’A.A.S.D. "Pantanello" – ALSIA, Metaponto (MT), commenta la mostra pomologica in occasione della giornata tecnica sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva organizzata, il 27 gennaio 2010, dal Consorzio Vivaisti Lucani."
"Carmelo Mennone, direttore dell’A.A.S.D. "Pantanello" – ALSIA, Metaponto (MT), commenta la mostra pomologica in occasione della giornata tecnica sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva organizzata, il 27 gennaio 2010, dal Consorzio Vivaisti Lucani."
Diverse sono le varietà di agrumi a frutto piccolo introdotte nell'area costiera appulo-lucano-calabrese. Anche se il clementine la fa ancora da padrone, si sta assistendo ad una progressiva diffusione di nuove tipologie di frutto (mandarini ibridi) che consentira' di ampliare il calendario di maturazione e creare linee commerciali alternative. Tuttavia, puntualizza Mennone, i nuovi ibridi e mandarino-simili devono essere introdotti con una certa cautela. Prima della loro diffusione occorre verificare l'adattabilita' alle diverse condizioni pedoclimatiche dell'arco ionico (per le varieta' a maturazione tardive sono fatali le brinate di fine inverno), e l'assenza di impollinazione incrociata, con piante di clementine poste nelle vicinanze, che genererebbe la formazione di semi nei frutti.
Diverse sono le varietà di agrumi a frutto piccolo introdotte nell'area costiera appulo-lucano-calabrese. Anche se il clementine la fa ancora da padrone, si sta assistendo ad una progressiva diffusione di nuove tipologie di frutto (mandarini ibridi) che consentira' di ampliare il calendario di maturazione e creare linee commerciali alternative. Tuttavia, puntualizza Mennone, i nuovi ibridi e mandarino-simili devono essere introdotti con una certa cautela. Prima della loro diffusione occorre verificare l'adattabilita' alle diverse condizioni pedoclimatiche dell'arco ionico (per le varieta' a maturazione tardive sono fatali le brinate di fine inverno), e l'assenza di impollinazione incrociata, con piante di clementine poste nelle vicinanze, che genererebbe la formazione di semi nei frutti.
"In Italia, un certo interesse, afferma Mennone, si sta registrando per gli ibridi triploidi ("Mandalate", "Mandared", "Alkantara") costituiti da un programma di miglioramento genetico avviato nel 1978 dall'ISA di Acireale. Oltre alla facile sbucciabilita' e al periodo di maturazione tardivo, questa nuova tipologia di mandarini sono interessanti per la totale apirenia e per la sterilita' del polline che impedisce la formazione di semi nei frutti degli agrumeti limitrofi."
"In Italia, un certo interesse, afferma Mennone, si sta registrando per gli ibridi triploidi ("Mandalate", "Mandared", "Alkantara") costituiti da un programma di miglioramento genetico avviato nel 1978 dall'ISA di Acireale. Oltre alla facile sbucciabilita' e al periodo di maturazione tardivo, questa nuova tipologia di mandarini sono interessanti per la totale apirenia e per la sterilita' del polline che impedisce la formazione di semi nei frutti degli agrumeti limitrofi."
Molti gli interessati al commento alla mostra delle varieta' di agrumi a maturazione tardiva.
Molti gli interessati al commento alla mostra delle varieta' di agrumi a maturazione tardiva.
Il Dott. Vincenzo Castoro (in foto), dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, intervenuto nel corso della giornata tecnica, ha affermato che il successo di una nuova varieta' e' strettamente legato anche alla qualita' del materiale vivaistico impiegato per la costituzione dei nuovi impianti. Un'agrumicoltura moderna e competitiva deve essere sempre supportata da un vivaismo altamente professionale in grado di offrire solo materiale certificato e garantito sotto il profilo varietale e fitosanitario.
Il Dott. Vincenzo Castoro (in foto), dell'Ufficio Fitosanitario della Regione Basilicata, intervenuto nel corso della giornata tecnica, ha affermato che il successo di una nuova varieta' e' strettamente legato anche alla qualita' del materiale vivaistico impiegato per la costituzione dei nuovi impianti. Un'agrumicoltura moderna e competitiva deve essere sempre supportata da un vivaismo altamente professionale in grado di offrire solo materiale certificato e garantito sotto il profilo varietale e fitosanitario.
"I vivai del Consorzio Vivaisti Lucani oltre ad aderire al Sistema Nazionale di Certificazione Volontaria, continua Castoro, applicano le normative previste dai protocolli tecnici di produzione redatti e approvati dalla Regione Basilicata attraverso l'Ufficio Fitosanitario Regionale (programma di certificazione "cartellino arancione" D.G.R. n. 2481 del 22 dicembre 2003). I disciplinari tecnici prevedono, per le varieta' non ancora inserite nella certificazione Volontaria, l'impiego di materiale di propagazione (semi e marze) provenienti da piante madri allevate in condizioni di totale isolamento (screen-house) e periodicamente sottoposte a controlli fitosanitari e di rispondenza varietale. La coltivazione delle piante di agrumi in vivaio, inoltre, viene realizzata fuori terra e in ambiente protetto."
"I vivai del Consorzio Vivaisti Lucani oltre ad aderire al Sistema Nazionale di Certificazione Volontaria, continua Castoro, applicano le normative previste dai protocolli tecnici di produzione redatti e approvati dalla Regione Basilicata attraverso l'Ufficio Fitosanitario Regionale (programma di certificazione "cartellino arancione" D.G.R. n. 2481 del 22 dicembre 2003). I disciplinari tecnici prevedono, per le varieta' non ancora inserite nella certificazione Volontaria, l'impiego di materiale di propagazione (semi e marze) provenienti da piante madri allevate in condizioni di totale isolamento (screen-house) e periodicamente sottoposte a controlli fitosanitari e di rispondenza varietale. La coltivazione delle piante di agrumi in vivaio, inoltre, viene realizzata fuori terra e in ambiente protetto."
Piante madri di agrumi del COVIL (categoria CAC - Cartellino arancione), coltivate in mastelli su substrato sterile e inerte (fibra di cocco) e protette da rete anti-insetto. Le fonti di approvvigionamento sono ogni anno sottoposte a controlli fitosanitari visivi e a test diagnostici da laboratorio su CTV (Virus della Tristaza degli agrumi), CPsV (Virus della Psorosi), CEVd, (Viroide dell’exocortite) e CCaVd (Viroide della Cachessia).
Piante madri di agrumi del COVIL (categoria CAC - Cartellino arancione), coltivate in mastelli su substrato sterile e inerte (fibra di cocco) e protette da rete anti-insetto. Le fonti di approvvigionamento sono ogni anno sottoposte a controlli fitosanitari visivi e a test diagnostici da laboratorio su CTV (Virus della Tristaza degli agrumi), CPsV (Virus della Psorosi), CEVd, (Viroide dell’exocortite) e CCaVd (Viroide della Cachessia).
L'innovazione varietale, conclude Castoro, deve riguardare anche l'introduzione di nuovi portinnesti che consentano di superare problematiche legate all'adattabilita' alle diverse condizioni pedo-climatiche e alla diffusione di emergenze fitosanitarie come il virus della Tristeza degli agrumi.
L'innovazione varietale, conclude Castoro, deve riguardare anche l'introduzione di nuovi portinnesti che consentano di superare problematiche legate all'adattabilita' alle diverse condizioni pedo-climatiche e alla diffusione di emergenze fitosanitarie come il virus della Tristeza degli agrumi.
Foto di gruppo dei partecipanti (agrumicoltori, tecnici e operatori del settore) alla giornata tecnica sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva, del 27 gennaio 2010, che si e' svolta in un percorso a tappe, lungo tutto l'arco ionico apulo-lucano-calabro, da Massafra (TA) a Mirto Crosia (CS) passando per Metaponto e Policoro (MT), presso agrumeti commerciali, collezioni varietali e vivai del COVIL.
Foto di gruppo dei partecipanti (agrumicoltori, tecnici e operatori del settore) alla giornata tecnica sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva, del 27 gennaio 2010, che si e' svolta in un percorso a tappe, lungo tutto l'arco ionico apulo-lucano-calabro, da Massafra (TA) a Mirto Crosia (CS) passando per Metaponto e Policoro (MT), presso agrumeti commerciali, collezioni varietali e vivai del COVIL.
"Il Clementine "Tardivo", (in foto) matura nel metapontino all'inizio di febbraio. Questa selezione ha origine da una mutazione gemmaria spontanea di clementine "Comune", individuata e descritta dal Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e tecnologie agroalimentari dell'Università di Catania."
"Il Clementine "Tardivo", (in foto) matura nel metapontino all'inizio di febbraio. Questa selezione ha origine da una mutazione gemmaria spontanea di clementine "Comune", individuata e descritta dal Dipartimento di Ortofloroarboricoltura e tecnologie agroalimentari dell'Università di Catania."
"Giuseppe Oliva (in foto), agrumicoltore di Massafra (TA), si dichiara soddisfatto per i risultati produttivi ed economici conseguiti con un clone di clementine "Tardivo" da lui selezionato da alcuni anni."
"Giuseppe Oliva (in foto), agrumicoltore di Massafra (TA), si dichiara soddisfatto per i risultati produttivi ed economici conseguiti con un clone di clementine "Tardivo" da lui selezionato da alcuni anni."
"Il "Mandalate", come tutte le varieta' di agrumi a maturazione tardiva, sfugge agli attacchi della mosca mediterranea della frutta (in foto), Ceratitis capitata, che rappresenta un pericoloso flagello per le varieta' a maturazione precoce (settembre-ottobre)."
"Il "Mandalate", come tutte le varieta' di agrumi a maturazione tardiva, sfugge agli attacchi della mosca mediterranea della frutta (in foto), Ceratitis capitata, che rappresenta un pericoloso flagello per le varieta' a maturazione precoce (settembre-ottobre)."
Da qui in avanti, una panoramica della mostra sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva (27 gennaio 2010).
Da qui in avanti, una panoramica della mostra sulle varieta' di agrumi a maturazione tardiva (27 gennaio 2010).