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Il melone mantovano punta al salto di qualità... comunicativa

"Il melone fra tradizione e innovazione nel mercato che cambia" è il titolo dato al primo Simposio organizzato a Mantova dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano IGP, una tre giorni dal 22 al 24 luglio che ha avuto il clou nel pomeriggio del 23 luglio, al Palazzo Ducale, con un convegno dai contenuti di spessore e di respiro internazionale grazie alle indagini di CSO, SGMarketing e YouGov Shopper Italy. (fotoservizio Cristiano Riciputi)
"Il melone fra tradizione e innovazione nel mercato che cambia" è il titolo dato al primo Simposio organizzato a Mantova dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano IGP, una tre giorni dal 22 al 24 luglio che ha avuto il clou nel pomeriggio del 23 luglio, al Palazzo Ducale, con un convegno dai contenuti di spessore e di respiro internazionale grazie alle indagini di CSO, SGMarketing e YouGov Shopper Italy. (fotoservizio Cristiano Riciputi)
Il rinomato retato del Consorzio Melone Mantovano IGP
Il rinomato retato del Consorzio Melone Mantovano IGP
Salvo Garipoli di SGMarketing, società che ha organizzato alla perfezione l'evento, su input del Consorzio, insieme a Fruitecom
Salvo Garipoli di SGMarketing, società che ha organizzato alla perfezione l'evento, su input del Consorzio, insieme a Fruitecom
Garipoli ha sottolineato che il melone rappresenta il 5,6% dei volumi di acquisti dell'ortofrutta fresca, quindi circa 150mila tonnellate e 251 milioni di euro a valore.
Garipoli ha sottolineato che il melone rappresenta il 5,6% dei volumi di acquisti dell'ortofrutta fresca, quindi circa 150mila tonnellate e 251 milioni di euro a valore.
In Francia la quota dei volumi è del 6,6% e in Spagna dell'8,4%.
In Francia la quota dei volumi è del 6,6% e in Spagna dell'8,4%.
La tipologia liscio
La tipologia liscio
Da sinistra Andrea Benelli (Don Camillo), Mauro Aguzzi (presidente Consorzio), Francesca Nadalini (Op Sermide Ortofruit), Bruno Francescon (Op Francescon) 
Da sinistra Andrea Benelli (Don Camillo), Mauro Aguzzi (presidente Consorzio), Francesca Nadalini (Op Sermide Ortofruit), Bruno Francescon (Op Francescon) 
I protagonisti sul palco
I protagonisti sul palco
Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio del Melone Mantovano IGP, ha ricordato che "il 47% dei consumatori conosce questo prodotto e il 34% lo acquista, ma il 54% non lo conosce. Il 42% dei consumatori ritiene l'IGP un elemento di valore e solo il 18% non lo considera importante". 
Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio del Melone Mantovano IGP, ha ricordato che "il 47% dei consumatori conosce questo prodotto e il 34% lo acquista, ma il 54% non lo conosce. Il 42% dei consumatori ritiene l'IGP un elemento di valore e solo il 18% non lo considera importante". 
Francesca Nadalini, una dei "motori" del Consorzio con la Op Sermide Ortofruit, ha ricordato che il percorso di tutela è nato nel 2004, mentre l'ufficialità del Consorzio è arrivata nel 2014. "Noi non abbiamo un marchio commerciale, non decidiamo un prezzo unico per tutti, perché il Consorzio ha ruolo solo di valorizzazione".
Francesca Nadalini, una dei "motori" del Consorzio con la Op Sermide Ortofruit, ha ricordato che il percorso di tutela è nato nel 2004, mentre l'ufficialità del Consorzio è arrivata nel 2014. "Noi non abbiamo un marchio commerciale, non decidiamo un prezzo unico per tutti, perché il Consorzio ha ruolo solo di valorizzazione".
Andrea Benelli, AD della "Don Camillo" ha affermato: "Per noi il melone è una categoria, non un prodotto. Quindi abbiamo investito parecchio e la categoria è trainata dal Melone Mantovano IGP. La territorialità è un driver fondamentale e il melone è il simbolo di questa area produttiva". 
Andrea Benelli, AD della "Don Camillo" ha affermato: "Per noi il melone è una categoria, non un prodotto. Quindi abbiamo investito parecchio e la categoria è trainata dal Melone Mantovano IGP. La territorialità è un driver fondamentale e il melone è il simbolo di questa area produttiva". 
I 4 moschettieri del Consorzio
I 4 moschettieri del Consorzio
Bruno Francescon con il meteorologo e divulgatore scientifico Andrea Giuliacci, intervenuto sul tema della situazione climatica. 
Bruno Francescon con il meteorologo e divulgatore scientifico Andrea Giuliacci, intervenuto sul tema della situazione climatica. 
Mauro Aguzzi
Mauro Aguzzi
Francesca Nadalini
Francesca Nadalini
Bruno Francescon della OP Francescon ha sottolineato: "Ci dicono che siamo bravi, ma forse è perché come IGP abbiamo evitato di fare errori compiuti prima da altri Consorzi. A Mantova abbiamo le migliori aziende produttrici d'Italia e questa è una delle ragioni del nostro successo. Però oltre la metà degli italiani ancora non ci conosce, allora dobbiamo investire di più nella comunicazione". 
Bruno Francescon della OP Francescon ha sottolineato: "Ci dicono che siamo bravi, ma forse è perché come IGP abbiamo evitato di fare errori compiuti prima da altri Consorzi. A Mantova abbiamo le migliori aziende produttrici d'Italia e questa è una delle ragioni del nostro successo. Però oltre la metà degli italiani ancora non ci conosce, allora dobbiamo investire di più nella comunicazione". 
Elisa Macchi, direttrice del CSO Italia, ha trattato il tema "Il melone nel contesto produttivo italiano ed europeo".
Elisa Macchi, direttrice del CSO Italia, ha trattato il tema "Il melone nel contesto produttivo italiano ed europeo".
"La Lombardia è una delle principali regioni con 2900 ettari e una crescita annuale del 5-6%. Nel 2025 si dovrebbero avere rese maggiori rispetto al 2024 quando la primavera era stata negativa dal punto di vista meteo. In Lombardia si producono poco meno di 100mila tonnellate. L'80% è melone retato", ha detto Macchi.
"La Lombardia è una delle principali regioni con 2900 ettari e una crescita annuale del 5-6%. Nel 2025 si dovrebbero avere rese maggiori rispetto al 2024 quando la primavera era stata negativa dal punto di vista meteo. In Lombardia si producono poco meno di 100mila tonnellate. L'80% è melone retato", ha detto Macchi.
"In Emilia Romagna, nel 2025, abbiamo stimato 1300 ettari con un incremento delle rese. Il retato è il 67% e il liscio il 37%". 
"In Emilia Romagna, nel 2025, abbiamo stimato 1300 ettari con un incremento delle rese. Il retato è il 67% e il liscio il 37%". 
"In Sicilia stimiamo 4400 ettari e la varietà prevalente, per il 70%, è il gialletto. Il Mundial è al secondo posto", ha spiegato Macchi.  
"In Sicilia stimiamo 4400 ettari e la varietà prevalente, per il 70%, è il gialletto. Il Mundial è al secondo posto", ha spiegato Macchi.  
"La Lombardia quindi rappresenta la seconda regione in Italia, con il 18% a tutta la produzione italiana. Però in Sicilia il 65% è melone giallo, e anche in Basilicata, Puglia e Calabria prevale il gialletto, quindi il melone a polpa arancione è coltivato al 30% in Lombardia che è la prima regione in Italia su questo fronte", ha concluso Macchi.  
"La Lombardia quindi rappresenta la seconda regione in Italia, con il 18% a tutta la produzione italiana. Però in Sicilia il 65% è melone giallo, e anche in Basilicata, Puglia e Calabria prevale il gialletto, quindi il melone a polpa arancione è coltivato al 30% in Lombardia che è la prima regione in Italia su questo fronte", ha concluso Macchi.  
Sala gremita con oltre 200 intervenuti
Sala gremita con oltre 200 intervenuti
Andrea Giuliacci ha dichiarato: "Che il clima sia cambiato è anche una certezza scientifica, lo dicono i termometri anno dopo anno: dal 1880 in avanti le temperature sono cresciute senza dubbio, ma in modo né costante né uniforme. L'anno più caldo di sempre al mondo è stato il 2024 e gli ultimi 10 anni sono stati i più caldi da quando si rilevano le temperature". 
Andrea Giuliacci ha dichiarato: "Che il clima sia cambiato è anche una certezza scientifica, lo dicono i termometri anno dopo anno: dal 1880 in avanti le temperature sono cresciute senza dubbio, ma in modo né costante né uniforme. L'anno più caldo di sempre al mondo è stato il 2024 e gli ultimi 10 anni sono stati i più caldi da quando si rilevano le temperature". 
"L'Italia è considerata una di quelle regioni dove il calore è aumentato di più rispetto alla media planetaria. Dall'inizio del 1800, quindi due secoli di dati, le temperature medie sono salite di oltre 2 °C", ha spiegato Giuliacci. 
"L'Italia è considerata una di quelle regioni dove il calore è aumentato di più rispetto alla media planetaria. Dall'inizio del 1800, quindi due secoli di dati, le temperature medie sono salite di oltre 2 °C", ha spiegato Giuliacci. 
"Che clima ci sarà fra 20 o 30 anni? Non si può sapere, si possono solo fare simulazioni. Ad ogni modo il cambiamento climatico in buona parte è causato dai gas che abbiamo prodotto e immesso nell'atmosfera e la tendenza perciò è verso l'aumento delle temperature", ha indicato Giuliacci.  
"Che clima ci sarà fra 20 o 30 anni? Non si può sapere, si possono solo fare simulazioni. Ad ogni modo il cambiamento climatico in buona parte è causato dai gas che abbiamo prodotto e immesso nell'atmosfera e la tendenza perciò è verso l'aumento delle temperature", ha indicato Giuliacci.  
Garipoli con Valeria Giachino di YouGov Shopper Italy 
Garipoli con Valeria Giachino di YouGov Shopper Italy 
Giachino ha fatto un'analisi dei consumi.
Giachino ha fatto un'analisi dei consumi.
"I consumatori europei sono, in prospettiva, sfiduciati e preoccupati. Sono sempre più attenti ai prezzi, cercano le promozioni e guardano la battuta finale dello scontrino, quindi fanno più visite nel punto di vendita e acquistano meno prodotti ogni volta", ha sottolineato Giachino.
"I consumatori europei sono, in prospettiva, sfiduciati e preoccupati. Sono sempre più attenti ai prezzi, cercano le promozioni e guardano la battuta finale dello scontrino, quindi fanno più visite nel punto di vendita e acquistano meno prodotti ogni volta", ha sottolineato Giachino.
"In Italia è forte la tendenza nello scegliere le produzioni nazionali (83%) e locali (75%). Nel 60% degli scontrini è presente almeno un prodotto a peso variabile (quindi anche ortofrutta). Il 28% del carrello in valore è generato dal peso variabile e l'ortofrutta pesa il 21% in questo 28%".
"In Italia è forte la tendenza nello scegliere le produzioni nazionali (83%) e locali (75%). Nel 60% degli scontrini è presente almeno un prodotto a peso variabile (quindi anche ortofrutta). Il 28% del carrello in valore è generato dal peso variabile e l'ortofrutta pesa il 21% in questo 28%".
"All'interno del paniere ortofrutta, l'86% delle famiglie ha comprato un prodotto IGP o DOP. Il 97% delle famiglie acquista ortofrutta, in media in 38 atti all'anno e spende mediamente 150 euro all'anno. Il melone è acquistato da 16 milioni di famiglie su 26 milioni totali", ha concluso Giachino. 
"All'interno del paniere ortofrutta, l'86% delle famiglie ha comprato un prodotto IGP o DOP. Il 97% delle famiglie acquista ortofrutta, in media in 38 atti all'anno e spende mediamente 150 euro all'anno. Il melone è acquistato da 16 milioni di famiglie su 26 milioni totali", ha concluso Giachino. 
Roberto Rainò di SG Marketing
Roberto Rainò di SG Marketing
"Abbiamo raggiunto 2600 consumatori di meloni in Italia, Spagna e Francia. La penetrazione del melone negli ultimi 12 mesi è del 73% in Spagna, 77% in Francia e 80% in Italia. In Italia il polpa arancione rappresenta il 95%, in Francia l'87% e in Spagna il verde è pari al 94%", ha indicato Rainò. 
"Abbiamo raggiunto 2600 consumatori di meloni in Italia, Spagna e Francia. La penetrazione del melone negli ultimi 12 mesi è del 73% in Spagna, 77% in Francia e 80% in Italia. In Italia il polpa arancione rappresenta il 95%, in Francia l'87% e in Spagna il verde è pari al 94%", ha indicato Rainò. 
"Le garanzie conferite dalle aree vocate sono importanti per i consumatori. Ma in Italia solo il 36% sa di aree vocate, e parla di Sicilia, Emilia Romagna e Puglia". 
"Le garanzie conferite dalle aree vocate sono importanti per i consumatori. Ma in Italia solo il 36% sa di aree vocate, e parla di Sicilia, Emilia Romagna e Puglia". 
"Nei punti vendita la comunicazione sulla provenienza è scarsa, secondo i consumatori in tutti e tre i Paesi. Quindi il consumatore è in cerca di aiuto e vorrebbe essere guidato nella scelta del prodotto migliore, unendo il fisico (personale nel pdv e informazione sugli scaffali) e il digitale. La generazione Z vuole supporto più digitale che fisico", conclude Rainò.
"Nei punti vendita la comunicazione sulla provenienza è scarsa, secondo i consumatori in tutti e tre i Paesi. Quindi il consumatore è in cerca di aiuto e vorrebbe essere guidato nella scelta del prodotto migliore, unendo il fisico (personale nel pdv e informazione sugli scaffali) e il digitale. La generazione Z vuole supporto più digitale che fisico", conclude Rainò.
Il Simposio è stato il primo evento dove la filiera del melone si è presentata in maniera così allargata, secondo Garipoli.
Il Simposio è stato il primo evento dove la filiera del melone si è presentata in maniera così allargata, secondo Garipoli.
Tutte le aziende hanno dimostrato voglia di fare e intraprendenza.
Tutte le aziende hanno dimostrato voglia di fare e intraprendenza.
Arrivederci all'edizione 2026
Arrivederci all'edizione 2026