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La visione di Isolcell per l'ortofrutta che verrà

"Atmosfera controllata, maturazione su misura e nuovi equilibri globali"

Il 2025 si sta rivelando un anno particolarmente dinamico per il settore ortofrutticolo internazionale. A confermarlo è Tito Spaldi, international sales manager di Isolcell, che fotografa un mercato in evoluzione, sospinto da nuove esigenze di conservazione, maturazione e continuità qualitativa, ma anche da forti incognite geopolitiche e logistiche che già proiettano le imprese verso le sfide del 2026.

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it
Tito Spaldi, international sales manager di Isolcell

"Australia e Nuova Zelanda rappresentano oggi aree chiave di crescita, ma lo sguardo si allarga anche verso Nord Africa e Asia, mercati emergenti che stanno mostrando un interesse crescente per i sistemi ad atmosfera controllata. Parallelamente, aumenta l'attenzione verso la conservazione di frutta tropicale ad alto valore, come mango, avocado e frutti della passione, prodotti che richiedono una gestione estremamente precisa dei parametri fisiologici", afferma Spaldi.

© ISOLCELL
Visita frutteto Bravo (Soluna), Casuarina, Western Australia

"Accanto alla spinta sull'esotico, emerge una tendenza apparentemente controcorrente ma significativa: il ritorno al prodotto fresco per alcune categorie di ortaggi, come cipolla, aglio e cavolo, prodotti che in passato venivano spesso destinati alla trasformazione o gestiti con modalità conservative diverse".

In questo contesto si inserisce l'evoluzione tecnologica dei sistemi Isolcell, sempre più orientati verso soluzioni ibride che integrano conservazione e maturazione controllata. "Per frutti come l'avocado, l'obiettivo non è solo allungare la shelf life, ma garantire una maturazione omogenea e programmata, in grado di offrire al consumatore un prodotto pronto al consumo, nel momento desiderato".

© ISOLCELL
Progetto a Hawke's Bay, in Nuova Zelanda. Le 24 camere CA, che conterranno quasi 22.000 bins di mele, saranno conservate in atmosfera controllata utilizzando le migliori attrezzature di stoccaggio Isolcell. Ci saranno anche altri 16.500 bins di stoccaggio RA che utilizzeranno i sistemi di controllo dell'umidità e della CO₂ di Isolcell, una novità assoluta in Nuova Zelanda.

Il sistema può essere paragonato a un "direttore d'orchestra tecnologico": così come il maestro coordina l'ingresso di ogni strumento per creare un'armonia perfetta, la tecnologia regola con precisione i gas all'interno delle celle, affinché ogni frutto raggiunga il picco di maturazione nello stesso istante, eliminando le "note stonate" di prodotto troppo acerbo o troppo maturo sullo scaffale. Un ritorno, in chiave industriale e scientifica, al servizio personalizzato del "vecchio fruttivendolo".

© ISOLCELL
Sito in costruzione a Lassipora, India

Atmosfera controllata come "macchina del tempo" per i frutti
Per comprendere appieno il valore di queste tecnologie, Spaldi utilizza un'immagine particolarmente efficace: il sistema di atmosfera controllata come una vera e propria macchina del tempo. "Riducendo e modulando il respiro cellulare dei frutti, il prodotto entra in uno stato di letargo profondo che ne rallenta l'invecchiamento fisiologico. Il risultato è la possibilità di portare sulla tavola del consumatore, anche a distanza di mesi, un frutto con la stessa freschezza del giorno della raccolta".

Il mercato mostra oggi una forte polarizzazione. "Da un lato, grandi player che investono in nuove varietà e grandi volumi; dall'altro, piccoli produttori ben radicati sul territorio, che grazie a tecnologie avanzate riescono a garantire qualità costante tutto l'anno e a difendere la propria competitività".

© ISOLCELLFrutteti in Kent, Regno Unito

In Asia, tuttavia, permangono criticità strutturali. "In Corea, ad esempio, non sempre è possibile reperire alcune varietà di mele durante l'anno, proprio per limiti nelle capacità di conservazione".

Allo stesso tempo, si osserva un cambiamento profondo in molti Paesi africani e asiatici: "Laddove prima dominavano cooperative governative, oggi si assiste a una progressiva apertura al capitale privato, con nuovi imprenditori pronti a investire in know-how e tecnologie".

© ISOLCELL
Sopra e sotto: raccolta in un frutteto del Kashmir, India

© ISOLCELL

Ricerca, burocrazia e il peso delle regole
Nel contesto di un mercato sempre più orientato verso nuove varietà ad alta performance commerciale, la ricerca applicata diventa un elemento strategico per evitare errori lungo la filiera. È in questa direzione che si inserisce la collaborazione tra Isolcell e il Centro di ricerca Laimburg, punto di riferimento europeo per lo studio della fisiologia post-raccolta.

© ISOLCELL

"L'obiettivo non è esclusivamente scientifico, ma fortemente operativo: anticipare le criticità che alcune nuove varietà possono manifestare in fase di conservazione e maturazione controllata – spiega Spaldi – Molti cloni e varietà di ultima generazione, selezionati per resa, colore o resistenza in campo, presentano infatti comportamenti fisiologici ancora poco esplorati una volta raccolti: sensibilità ai livelli di ossigeno, risposta anomala all'etilene, disomogeneità di maturazione o insorgenza di fisiopatie latenti".

Foto a lato: agrumeto a Shizuoka, in Giappone

Il valore aggiunto di questa collaborazione, secondo il manager, sta proprio nella capacità di tradurre il dato scientifico in indicazione pratica, evitando soluzioni teoricamente perfette ma economicamente insostenibili. "Il rigore sperimentale viene così bilanciato con le esigenze della filiera: costi energetici, rotazione dei magazzini, richieste della GDO e aspettative del consumatore finale".

Più complesso il rapporto con la burocrazia. Spaldi esprime forte preoccupazione per la sopravvivenza dei piccoli agricoltori, messi sotto pressione da normative in continuo cambiamento. "Una situazione che appare ancora più paradossale se confrontata con la maggiore libertà concessa a prodotti meno salutari, come snack e bevande gassate, spesso sostenuti da una forte pressione dei consumatori e da grandi investimenti pubblicitari".

© ISOLCELLSupermercato in Giappone

Le incognite del 2026
Se il 2025 ha garantito una redditività soddisfacente per molti produttori, lo sguardo al futuro è carico di preoccupazioni. Instabilità geopolitica, criticità nei trasporti ed eventi climatici estremi rischiano di compromettere intere stagioni. Emblematico il caso di una spedizione della Isolcell verso la Nuova Zelanda, rimasta bloccata per tre mesi. "Un ritardo che, sommato ai normali tempi di transito, ha rischiato di far slittare di un anno un progetto stagionale. A questo si aggiungono le ripetute alluvioni che hanno colpito il Paese, costringendo numerosi produttori a rinviare investimenti già pianificati".

Nei recenti forum economici internazionali, come quello tenutosi in Arabia Saudita, il messaggio è chiaro: il know-how e la tecnologia italiani sono riconosciuti come un'eccellenza a livello globale. "Tuttavia, per competere davvero con altri segmenti dell'industria alimentare, il settore ortofrutticolo dovrà investire di più in comunicazione e marketing, per valorizzare i propri benefici salutistici e ambientali".

© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it
Giorgio Pruneri, Tito Spaldi, Marco Gobetti, Stefano Brigadue, Simone Pasqualino e Carlo Nardin in occasione di Fruit Logistica 2025

Il calendario fieristico è un altro tema caldo. Il 2026 si annuncia intenso: si ripartirà già da gennaio tra Polonia, Francia e Germania. Il numero di eventi di settore continua ad aumentare, con un impatto significativo sui budget aziendali, spesso senza un ritorno proporzionato in termini di novità o opportunità concrete. "Volendo portare degli esempi: Madrid si distingue per un clima più vivibile e concreto; Berlino rimane un appuntamento strategico, ma sempre più scandito da agende già chiuse; Hong Kong, pur in crescita, ha perso parte della convivialità che la caratterizzava in passato, complice l'evoluzione della città stessa. Sempre più operatori si interrogano sull'opportunità di concentrare la presenza su un unico evento annuale".

"Il 2026 richiederà visione strategica, capacità di adattamento e una regia sempre più precisa per mantenere in armonia qualità, tecnologia e mercato", conclude Spaldi.

Per maggiori informazioni
Isolcell SpA
via A. Meucci, 7
39055 Laives (BZ) - Italy
+39 0471 954050
www.isolcell.com

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