È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che avvia il riparto parziale del Fondo per la strategia di mobilità sostenibile. Come si legge sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), il provvedimento destina 590 milioni di euro, nel periodo 2027-2031, al rinnovo del parco veicolare delle imprese di autotrasporto iscritte al Registro elettronico nazionale (REN) e all'Albo nazionale degli autotrasportatori.
Si tratta di una misura senza precedenti per entità delle risorse. L'obiettivo è sostenere la transizione verso mezzi più moderni ed efficienti - elettrici, ibridi o endotermici di ultima generazione - garantendo un approccio concreto e non ideologico, a beneficio dell'intera filiera. Nei prossimi mesi saranno definite le modalità operative per consentire alle imprese di presentare i programmi di rinnovo della flotta e accedere agli incentivi.
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Assotir: positivo confronto al MIT
"Molto positivo". Così Assotir giudica il confronto tra il MIT e le Associazioni dell'autotrasporto in merito alla definizione delle modalità attuative, che porteranno alla predisposizione del decreto per l'erogazione dei 590 milioni di euro stanziati a favore del settore.
Nel corso della riunione, i rappresentanti del Ministero hanno illustrato i criteri-base del fondo per l'autotrasporto di 590 milioni di euro, attivo dal 2027 fino al 2031, che sarà dotato di una quota annuale di circa 100 milioni, e che andranno ad incentivare gli investimenti per il rinnovo del parco veicolare, allo scopo di favorire il rinnovamento dello stesso.
"Nei prossimi giorni – spiega il segretario generale di Assotir, Claudio Donati – sarà fornita alle associazioni una prima bozza, su cui verranno fatte le eventuali osservazioni e proposte. Assotir non mancherà di dare il proprio apporto, affinché il fondo risulti effettivamente accessibile, snello, e fortemente orientato verso le piccole e medie imprese. Pensiamo che si debba dare atto al Ministro Salvini di aver mantenuto un impegno preso con il nostro settore. Si tratta di una misura significativa, che assume un rilievo strutturale, in quanto per cinque anni l'autotrasporto avrà uno strumento importante per favorire gli investimenti".
Secondo Donati, "questo però non annulla le molte criticità del settore, una su tutte, la debolezza contrattuale dei trasportatori, che si traduce in una situazione di sotto-tariffazione generalizzata e, quindi, in difficoltà crescenti a far quadrare i bilanci. Da questo punto di vista, quello che succederà nella legge di bilancio, in approvazione al Senato, a partire dalla cancellazione dell'articolo 26, che comporterebbe il divieto di compensare il credito d'imposta derivante dalle accise sul carburante, è questione di importanza vitale su cui, nonostante le rassicurazioni ricevute per le vie brevi, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia".