In Argentina, la stagione agrumicola 2025 ha registrato una produzione più equilibrata rispetto al 2024, anno segnato da un eccesso di offerta. A spiegarlo è Bautista Berisso della El Paruco della provincia di Entre Ríos.
© El Paruco
Nel 2025 i volumi produttivi sono stati nella norma, con rese stabili e senza squilibri significativi tra le varietà. Tuttavia, una gelata intensa a luglio ha causato danni rilevanti in diverse regioni di coltivazione. "Questa è stata la principale sfida produttiva dell'anno e ha colpito in particolare i mandarini Honey Murcott, con perdite stimate tra il 40 e il 50%. L'impatto sulle arance è stato meno grave, ma comunque evidente, con temperature scese fino a -6 °C in alcune località", afferma Berisso.
"Le gelate hanno interrotto l'attività industriale per circa tre settimane, mentre i confezionatori valutavano i danni nei campi e riorganizzavano la raccolta concentrandosi sulle aree meno colpite".
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Sul fronte commerciale, l'Argentina continua consolidare la sua presenza sui mercati globali. Il Brasile è diventato un mercato chiave, soprattutto da quando quest'anno il protocollo è stato allentato, consentendo maggiore flessibilità e una migliore fornitura per soddisfare la crescente domanda. "Il Brasile si sta affermando come un mercato importante e ad alta domanda", ha sottolineato Berisso, aggiungendo che questo mercato offre anche una finestra interessante per le arance Navel da ottobre a novembre, prima dell'arrivo della frutta spagnola.
L'Argentina continua a rifornire Canada, Filippine e Russia, con poche variazioni rispetto alle stagioni precedenti. "Sebbene alcuni mercati abbiano registrato performance migliori, l'effetto positivo è stato compensato dall'aumento dei costi interni in dollari che, a causa dei cambiamenti macroeconomici del Paese, sono aumentati significativamente. Questi costi non possono essere trasferiti ai clienti esteri, il che mette a dura prova la competitività del Paese rispetto a fornitori come Uruguay o Cile", ha spiegato Berisso.
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Le prospettive di produzione per il 2026 rimangono cautamente ottimistiche. "La fioritura è stata costante, senza i ritmi irregolari registrati lo scorso anno, e le recenti piogge hanno favorito l'allegagione e la crescita dei frutti. Inoltre, al momento non si registrano segnali significativi di La Niña, il che riduce il rischio di cascola precoce", ha sottolineato Berisso.
Sul mercato interno, il settore punta a evitare un eccesso di offerta che nella scorsa stagione aveva esercitato pressione sui prezzi, quando frutta conservata, frutta fresca e importazioni sono arrivate contemporaneamente. "Quando due stagioni si sovrappongono senza alcuna pausa, ciò può avere un impatto negativo sulla stagione successiva", ha aggiunto Berisso.
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A livello internazionale, il settore attende gli aggiornamenti sull'apertura del mercato statunitense, attualmente in fase di consultazione pubblica. "Rappresenterebbe un'importante opportunità per l'agrumicoltura locale", ha affermato l'amministratore delegato, sottolineando il potenziale di crescita della regione di produzione nel nord di Entre Ríos e nel sud di Corrientes.
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Bautista Berriso
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