L'Organizzazione mondiale degli agrumi (World Citrus Organisation -WCO) ha pubblicato le sue previsioni per la stagione 2025/26 nell'emisfero settentrionale, secondo cui la produzione totale dovrebbe raggiungere le 27.397.239 tonnellate. Si tratta di un calo dell'1,51% rispetto alla stagione 2024/25 e del 5,13% rispetto alla media delle quattro stagioni precedenti. Le previsioni si basano sui dati provenienti da Egitto, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Spagna, Tunisia, Turchia, Portogallo e Stati Uniti.
Si prevede inoltre un calo delle esportazioni pari allo 0,81% rispetto alla campagna precedente e all'8,25% rispetto alla media quadriennale.
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La Spagna, il maggiore produttore di agrumi dell'Unione europea, prevede un calo del 9,72% a 5,59 milioni di tonnellate, ovvero l'11,20% in meno rispetto alla media quadriennale. L'Italia prevede un calo dei volumi del 6,12%, pari a 3 milioni di tonnellate, mentre la Grecia prevede un calo dell'1,58%, pari a 1,23 milioni di tonnellate. Il Portogallo dovrebbe invece registrare una crescita del 14,20% a 380mila tonnellate.
Tra i Paesi mediterranei non appartenenti all'Ue, l'Egitto stima un aumento del 13,85% a 4,95 milioni di tonnellate, posizionandosi come il maggiore produttore. La Turchia prevede un calo del 10,83% rispetto alla scorsa stagione e del 15,31% rispetto alla media quadriennale, con una produzione stimata a 4,42 milioni di tonnellate. La produzione del Marocco dovrebbe rimanere stabile a 2,09 milioni di tonnellate. Israele prevede un aumento del 24,12% a 530mila tonnellate, mentre la Tunisia prevede un calo del 3% a 370mila tonnellate.
Le previsioni annuali dell'USDA sono state posticipate a causa della chiusura del governo, ma le prime indicazioni suggeriscono che la produzione di agrumi in California e in Florida aumenterà del 4,53%, raggiungendo i 4,85 milioni di tonnellate, in attesa di aggiornamenti.
Per categoria, le arance, che rappresentano il 51% del volume totale, dovrebbero diminuire del 2,16%, raggiungendo i 13,86 milioni di tonnellate. Si prevede, invece, un aumento del 5,91% per i soft citrus, che dovrebbero raggiungere gli 8,51 milioni di tonnellate. La produzione di limoni dovrebbe diminuire del 12,38%, raggiungendo i 4,23 milioni di tonnellate, mentre quella di pompelmi aumenterà leggermente dell'1,17%, raggiungendo 0,79 milioni di tonnellate.
L'Organizzazione mondiale degli agrumi pubblicherà le previsioni sulla produzione e sull'esportazione dell'emisfero meridionale ad aprile 2026.
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