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Un rivenditore finlandese interrompe l'approvvigionamento di ortofrutta israeliana

In Finlandia S-Group ha confermato di aver interrotto l'acquisto di prodotti di origine israeliana nel mese di settembre. La politica, resa pubblica dopo le discussioni all'interno del consiglio rappresentativo di HOK-Elanto, riguarda la frutta e la verdura precedentemente importata da Israele. I lotti precedenti sono già stati distribuiti attraverso il sistema e i prodotti di origine israeliana rimanenti rimarranno solo fino alla scadenza dei periodi concordati.

Secondo la direttrice della sostenibilità del gruppo, Nina Elomaa, la decisione è stata presa a seguito di una valutazione interna e della proposta della Commissione europea a settembre di congelare alcune parti dell'accordo di associazione Ue-Israele relative al commercio. Ha affermato che il gruppo riesaminerà la decisione se la posizione dell'Ue dovesse cambiare.

Il gruppo ha sottolineato che la gamma di frutta e verdura israeliana è stata limitata e che continuerà a onorare gli impegni commerciali esistenti. Tra i prodotti tipici visibili nel negozio online figurano l'aglio schiacciato congelato e prodotti non alimentari come articoli per l'artigianato e sciroppi per bevande. Questi rimarranno fino alla scadenza dei periodi di validità.

La proposta della Commissione citata da Elomaa sospenderebbe le riduzioni tariffarie concesse a Israele nell'ambito dell'accordo Ue-Israele. Non impone un divieto di importazione, ma aumenterebbe i dazi su una parte delle esportazioni israeliane verso l'Ue. La proposta fa seguito alle continue azioni militari a Gaza. Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno riferito a settembre che le azioni a Gaza costituiscono un genocidio e il ministero della salute di Gaza ha segnalato oltre 66.000 morti dalla fine del 2023.

S-Group gestisce oltre 1.000 negozi in tutta la Finlandia con le catene Prisma, S-Market e Alepa. L'approvvigionamento centrale è gestito da SOK, il che significa che i cambiamenti nell'approvvigionamento si applicano a tutte le cooperative regionali.

Per i fornitori di frutta e verdura questa politica significa che i prodotti di origine israeliana non saranno acquistati per le prossime stagioni e saranno gradualmente eliminati al termine degli attuali periodi di validità.

Fonte: Helsinki Times

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