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Parole d'Ortofrutta di Giancarlo Amitrano

Arance, la stagione scalpita

La stagione delle arance sta entrando nel vivo anche se, al momento, la situazione produttiva è più esuberante rispetto a quella dei consumi, che latitano nei meandri di un inizio novembre a tratti quasi primaverile. I giardini delle arance siciliane sono carichi come non mai e i rami si piegano sotto il peso dei frutti fino a toccare terra nei palchi inferiori.

La pioggia ha fatto il suo dovere proprio quando serviva e ora le buone escursioni termiche tra notte e giorno, 12-24 gradi, sono un gap ottimale e stanno colorando d'arancione buona parte del Navel per il quale, nel giro di 4-5 giorni, non sarà più necessaria neanche la pur minima stufatura, come talvolta richiesto da qualche cliente per eliminare il pallidume naturale. Ovviamente ciò permetterà a breve di poter lavorare anche prodotto affogliato, graditissimo al centro-sud.

© Archivio Slow Food

Sul fronte dei calibri, sembra esserci una proporzionata presenza dei top seller di mercato: 8-6-4, anche se ovviamente la differenza tra gli appezzamenti sarà data da due fattori principali: l'indipendenza irrigua e la percentuale di piante con più di 12-15 anni. L'acqua nell'isola Trinacria è un bene di lusso cui non tutti possono accedere pariteticamente e la possibilità di disporre di bacini o falde acquifere in molti casi fa la differenza per il corretto sviluppo dei frutti verso calibri importanti.

Inoltre, l'invecchiamento delle piante oltre i 15 anni porta fisiologicamente a una riduzione del diametro medio, così che occorre procedere a una ciclica attività di reimpianto di piante novelle, in sostituzione delle vetuste per mantenere un buono standard produttivo.

Ottimali al momento anche le previsioni sul fronte del Tarocco, presente in massa sugli alberi e addirittura già a parziale colore sui rami esterni più esposti, pur con ovvia assenza di pigmentazione interna. Forse si potrebbe verificare uno scomodo accavallamento tra bionde e rosse nella parte finale di stagione delle prime e l'avvento delle seconde.

© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itGiancarlo Amitrano

Sono un fan sfegatato dell'arancia "Cara Cara" che, a mio avviso, per ora presenta le caratteristiche organolettiche migliori al consumo, con un bilanciamento ottimale tra parte acidula e zuccherina grazie ai sentori di pompelmo, arancia e fragola, il tutto con una buccia ancora tendenzialmente verde a donarle un tocco esotico.

Con l'augurio che sui banchi dei supermercati si trovi una formula d'Archimede che spinga le vendite pur in assenza del valore vettoriale dato dal fabbisogno di vitamina C... dalla Sicilia è tutto, a voi la linea.

Giancarlo Amitrano
Esperto retail
(Rubrica num. 78)

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