La campagna agrumicola attuale presenta un andamento a due velocità. Le clementine affrontano criticità significative a causa di calibri eccessivamente piccoli e di un marcato ritardo nella colorazione, dovuto alle elevate temperature di novembre. Al contrario, il comparto delle arance registra una performance molto positiva, sostenuta da un rinnovamento varietale, pezzature adeguate e un ampio calendario di raccolta. Anche i limoni vivono una fase di mercato estremamente favorevole, in netto contrasto con la crisi della scorsa stagione, parzialmente a causa di problemi produttivi in paesi concorrenti come la Turchia. Infine, la produzione di kaki è quest'anno molto ridotta a causa di gelate tardive; la strategia commerciale si concentra sul mercato interno per valorizzare il prodotto italiano contro la forte concorrenza spagnola. A fare il punto sull'attuale andamento produttivo-commerciale è Domenico Oriolo, presidente della cooperativa calabrese Agrusib.
© AgrusibClementine a marchio Sibarina
La cooperativa Agrusib, che oggi riunisce circa 230 ettari di produzione conferita, sta affrontando la stagione con un atteggiamento prudente, ma propositivo, puntando sulla diversificazione varietale e sulla valorizzazione dei prodotti di punta.
"Ogni stagione è diversa dall'altra, ma quella delle clementine 2025 ci sta sorprendendo in negativo. Le alte temperature e la scarsità di piogge hanno inciso pesantemente su calibro e colorazione dei frutti. Le piante hanno risentito dello stress climatico e il clementine Comune, varietà storicamente apprezzata per le qualità organolettiche, oggi mostra tutti i limiti di adattamento a estati sempre più lunghe e torride. Anche le irrigazioni di soccorso non bastano a uniformare la crescita".
Le pezzature piccole, sempre più diffuse, penalizzano i produttori nei mercati dove la colorazione intensa è un requisito essenziale per la vendita. "Le clementine sono buone da mangiare, con gradi Brix e livelli di acidità ottimali per la commercializzazione, ma mancano di calibro e colorazione adeguata – spiega Oriolo – Infatti, si registra un notevole ritardo nella colorazione dei frutti. Le temperature insolitamente elevate di novembre, con picchi fino a 20 °C, hanno rallentato il processo, vanificando le speranze di una raccolta anticipata che gli sbalzi termici di ottobre avevano fatto presagire. Il ritardo nella colorazione, con frutti ancora venati di verde, peggiora la situazione in una campagna già segnata da rese più basse rispetto alle attese". Le recenti piogge, protrattesi per tre giorni consecutivi, hanno interrotto le operazioni di raccolta, portando i magazzini a un livello di scorte quasi nullo.
© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.itArance in raccolta
Diverso invece il discorso per le arance, settore in cui Agrusib ha investito negli ultimi anni con varietà moderne e virus esenti. "Abbiamo fatto un grande lavoro di rinnovamento e oggi ne stiamo raccogliendo i frutti – sottolinea Oriolo – Copriamo il calendario produttivo da ottobre a luglio, con arance precoci, medio-tardive e tardive, comprese le varietà rosse come Tarocco, Lempso e Ippolito. Il prodotto è di ottima qualità e, al momento, sta garantendo buone soddisfazioni economiche. La raccolta è già iniziata con le varietà precoci Navel, tra cui Fukumoto, L7 e Newhall".
I principali mercati di destinazione per clementine e arance restano l'Italia e i Paesi dell'Est. Il mercato interno, al momento, rappresenta lo sbocco principale: la merce con calibri grandi, disponibile in quantità limitate, viene assorbita molto bene e a prezzi considerati soddisfacenti. Parallelamente, i Paesi dell'Est – in particolare Ungheria e Ucraina – restano un obiettivo strategico, poiché i calibri piccoli, che caratterizzano questa stagione, trovano qui una migliore collocazione. In queste aree la colorazione del frutto è determinante per la vendita e incide direttamente sulla domanda. Non è invece ancora partita la commercializzazione verso Francia e Germania, poiché le quantità di frutti di grosso calibro non sono sufficienti e vengono assorbite con facilità dal mercato italiano.
© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.itLimoni Interdonato
Un segnale positivo arriva anche dai limoni che, dopo un anno difficile, tornano a dare respiro al mercato. Le varietà precoci, come l'Interdonato, volgarmente detto "liscione", si vendono oggi a prezzi dignitosi, anche grazie al calo dell'offerta da altri Paesi produttori come la Turchia.
Sul fronte dei kaki "Rojo Brillante" a marchio Apollo, la stagione è iniziata a metà ottobre con un leggero anticipo e prosegue regolarmente, nonostante la forte concorrenza spagnola. "Produciamo questo frutto da oltre dieci anni e siamo diventati un punto di riferimento nella Piana di Sibari – spiega Oriolo – È un prodotto che piace sempre di più per le sue proprietà organolettiche, ma va ancora fatto conoscere. Nei prossimi anni investiremo in promozione e marketing per ampliarne la notorietà, anche in vista dell'entrata in produzione dei nuovi impianti".
© Maria Luigia Brusco | FreshPlaza.it
Kaki "Rojo Brillante" a marchio Apollo
Nonostante le difficoltà della campagna agrumicola, il presidente di Agrusib resta fiducioso: "È presto per tirare le somme, ma ci auguriamo che le temperature più fredde possano stimolare il consumo di agrumi in Europa e dare un po' di respiro ai produttori".
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