È ufficiale, i reparti ortofrutta di tutta la GDO nazionale sono pazzi per la zucca, anzi direi proprio fuori di zucca…Vari i fattori concomitanti che stanno contribuendo a questo exploit espositivo e conseguentemente di vendite: l'arrivo dell'autunno, che porta il classico cambio di stagione sia negli armadi sia sui banchi; l'accoppiata vincente trasversale su più referenze che ben si prestano a far da traino le une alle altre vedi uva, castagne, funghi, spesso spontanei, e appunto le zucche; la festa di Halloween importata dagli USA e che, sebbene non sia culturalmente propria degli italiani, è stata fatta propria dal mondo retail per spingere le vendite a tema, in particolare nel segmento dolci.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it
E visto che il simbolo per eccellenza del mostriciattolo statunitense è la zucca, ecco un fiorire di proposte non solo edibili, ma anche puramente decorative per permettere il classico intarsio di occhi e bocca, così da creare l'effetto spaventoso.
Ovviamente, festa a parte, la cosa importante da sottolineare è come il mondo delle zucche stia conquistando sempre più spazio sia a livello di proposta assortimentale sia nelle abitudini alimentari degli italiani, a conferma di essere ingrediente graditissimo in varie ricette ma perfetto anche come consumo a sé stante.
Con queste premesse, come spesso succede, buyer e category si sono attivati per allargare la proposta, inserendo varietà dalle caratteristiche organolettiche e gustative peculiari tese a soddisfare le esigenze degli avventori. È così che, dopo le classiche zucche tonde, la allungata, la butternut o violina, ecco moltiplicarsi l'offerta con la delica, spesso anche con proposte premium ad extra brix, la Hokkaido dal caratteristico sapore di castagna, e addirittura qualche tentativo di brand.
© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.it
Anche in questo caso, la scelta corretta è quella di fare comunicazione a reparto per indirizzare i clienti verso un acquisto consapevole e soddisfacente, per cui ben vengano cartelli o totem esplicativi delle caratteristiche peculiari di ogni prodotto esposto; ma credo che ormai questa esigenza sia stata ben recepita da quasi tutti i responsabili di settore.
Lato fornitori, questa marea gialla ha suscitato più di qualche interesse commerciale, tanto che molti hanno implementato al proprio interno linee di lavorazione dedicate per proporre offerte ad alto contenuto di servizio, tipo fetta, medaglione, cubetti, tagliatelle...
Anche se a mio avviso la scelta vincente è quella effettuata da varie insegne che hanno introdotto la medesima offerta sfruttando i laboratori interni, opzione che permette di fare servizio con alta marginalità, garanzie di freschezza, riduzione degli scarti.
Non escludo che, in futuro, qualche imprenditore retail più intraprendente possa anche creare dei Cedi dedicati ai prodotti ortofrutta cutted, ossia lavorati e semi pronti, andando a ottimizzare i costi e riducendo al contempo il costo del personale di pdv.
Buona zucca a tutti!
Giancarlo Amitrano
Esperto retail
(Rubrica num. 76)