"In India le importazioni di arance coprono diversi periodi di fornitura, con il tradizionale predominio della frutta egiziana che quest'anno sta subendo forti pressioni sui prezzi". Ad affermarlo è Nayan Dhameja, fondatore dell'importatore di prodotti freschi Ognam Global. "Le varietà egiziane Valencia, Navel e Baladi colmano il divario della domanda da gennaio ad aprile. Quest'anno, tuttavia, i prezzi CIF Nhava Sheva dall'Egitto sono passati da 8 a quasi 13 dollari americani per cassetta, principalmente a causa degli acquisti massicci delle fabbriche di succhi in Egitto. Gli importatori come noi hanno quindi pagato prezzi molto più alti rispetto alla scorsa stagione".
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Il Sudafrica è la seconda fonte più importante ed è considerato un'origine di alta qualità. Dhameja afferma: "Le loro arance Valencia e Navel, spedite tra giugno e ottobre, sono distribuite nei negozi di fascia alta grazie al loro prezzo elevato. Quest'anno si è registrato un ulteriore aumento di 1,5-2 dollari per cassetta, il che ha reso più difficile sostenere i volumi", osserva, aggiungendo che la qualità soddisfa le aspettative, ma la domanda cala rapidamente a questi livelli di prezzo.
Secondo Dhameja, le arance Navel australiane stanno ricevendo maggiore attenzione, grazie anche a un dazio inferiore del 15% previsto dall'accordo di cooperazione economica e commerciale tra India e Australia. Egli spiega che a volte, anche con prezzi agricoli più elevati, l'Australia compete con il Sudafrica, perché il costo a destinazione è migliore nei mesi di luglio e agosto. Dhameja afferma inoltre che, sebbene la Cina non sia ancora un player di primo piano, le Valencia cinesi e alcuni ibridi stanno facendo la loro comparsa tra novembre e febbraio. "Il loro periodo di commercializzazione coincide con quello dell'Egitto, quindi, con l'aumento delle quotazioni ovunque, gli importatori indiani stanno iniziando a mostrare interesse per le arance cinesi come opzione conveniente".
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In più, Dhameja ha sottolineato un rallentamento della domanda di arance da parte dei consumatori nell'ultimo trimestre. "L'India ha registrato uno dei monsoni più intensi di quest'anno. Le piogge prolungate hanno fatto sì che gli agrumi non fossero molto presenti nei carrelli della spesa e le arance importate hanno registrato un andamento più lento del solito". Secondo l'operatore, l'Egitto rimane il fornitore più stabile, ma la domanda è ora influenzata sia dai prezzi elevati sia dalle condizioni meteorologiche. "Stiamo monitorando gli arrivi dall'Australia e dalla Cina per individuare eventuali cambiamenti, ma la percezione locale rimane comunque importante".
All'inizio di ottobre l'attenzione si sposterà sulla stagione interna indiana. "Una volta arrivata la frutta locale, si prevede un calo delle importazioni. Le arance importate rimarranno nei negozi al dettaglio urbani, ma la maggior parte del mercato passerà all'offerta indiana non appena sarà disponibile. Pianificare ora le importazioni di arance significa pensare a tempistiche, prezzo e condizioni meteorologiche, dato che tutti e tre questi fattori sono importanti quanto la provenienza della frutta", conclude Dhameja.
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