Oltre due anni fa, Roelant Komen, José Cubero, Erik Rustenburg e Yesy Lalupu hanno fondato la BeFair Bio. Oggi, un team in Perù e a Poeldijk, nei Paesi Bassi, è pronto a rifornire il mercato europeo con frutta biologica d'oltremare. "Più della metà del nostro volume proviene dal Perù", afferma Lalupu.
La stagione degli agrumi biologici d'oltremare è attualmente in pieno svolgimento. "È una situazione completamente diversa rispetto allo scorso anno, quando ci siamo trovati di fronte a un surplus di limoni e arance europei, e la domanda per gli agrumi biologici d'oltremare è partita tardi, solo ad agosto, con un ritardo di circa un mese e mezzo per la frutta premium. Quest'anno, invece, la campagna è partita bene".
La BeFair Bio collabora con un produttore biologico sudafricano con cui il team ha una partnership attiva da oltre 25 anni. "Ci sono pochi coltivatori di agrumi biologici in Sudafrica e questo fornitore offre una vasta gamma di limoni, arance e pompelmi biologici, che ci consentirà di continuare a crescere nei prossimi anni", afferma Roelant. Inoltre, l'azienda importa per il secondo anno agrumi dal Cile, soprattutto nella parte finale della stagione. "Anche in questo caso c'è ancora ampio margine di crescita".
© Izak Heijboer | FreshPlaza.it
Roelant Komen e Bert van Leeuwen della BeFair Bio
Una stagione sorprendentemente positiva per il mango dell'Africa occidentale
"Il mercato degli avocado biologici ha subito una forte pressione, sebbene il calo non sia paragonabile a quello registrato sul mercato convenzionale. C'è stato un forte aumento dell'offerta dal Perù, che lo scorso anno era stata invece inferiore a causa di El Niño, ma siamo riusciti a gestire la situazione importando solo ciò che potevamo effettivamente vendere", spiega Roelant. Al contrario, la stagione del mango dell'Africa occidentale sta procedendo molto bene. "Siamo molto soddisfatti della qualità, della domanda e dei volumi. Siamo attualmente nella stagione senegalese e stiamo registrando una buona domanda, pochi reclami sulla qualità e prezzi elevati per i produttori".
Per quanto riguarda lo zenzero, il terzo gruppo di prodotti della BeFair Bio, la domanda in genere rallenta durante l'estate, per poi recuperare dopo le vacanze. La stagione delle pomacee biologiche d'oltremare sta procedendo bene. "Stiamo ricevendo gli ultimi container di pere dall'Argentina. Poiché le scorte in Europa sono state basse e l'Argentina ha spedito molti frutti di grandi calibri negli Stati Uniti, il mercato è rimasto scoperto e i prezzi si sono mantenuti elevati. Anche per le mele si iniziano a vedere segnali di miglioramento", osserva Roelant.
L'importatore non ha ancora preso in considerazione un ampliamento della gamma. "Preferiamo concentrarci sulla crescita all'interno dei nostri gruppi di prodotti già esistenti, poiché vediamo ancora molto potenziale. Tra questi, lo zenzero brasiliano e le arance sudamericane. Inoltre, abbiamo avviato la coltivazione di pompelmi in Perù, per colmare una lacuna nei mesi di agosto e settembre, quando il mercato è praticamente privo di offerta. Tuttavia, ci vorranno ancora due o tre anni prima di ottenere i primi volumi", continua Roelant.
Un ufficio in Perù
BeFair dispone ora di un proprio ufficio in Perù, con un team di circa dieci persone. "Dall'anno scorso abbiamo una nostra produzione di mango e vogliamo espanderla ulteriormente. Oltre alla coltivazione di pompelmi, vogliamo iniziare a produrre anche avocado. I nostri colleghi in Perù supportano i coltivatori, aiutano con le certificazioni e gestiscono le esportazioni. Supervisionano anche i nostri progetti sociali. Siamo molto soddisfatti di questa organizzazione e, di recente, abbiamo dimostrato il nostro apprezzamento offrendo a tutti i dipendenti, sia in Perù che a Poeldijk, una quota dell'azienda", afferma Roelant.
La Germania è di gran lunga il mercato più grande per la BeFair Bio, ma l'azienda fornisce anche supermercati e grossisti in Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. "Raggiungiamo a malapena l'Europa meridionale. Anche le vendite nell'Europa orientale sono un po' deludenti. In Polonia stiamo vedendo qualche progresso nel biologico, quindi questo mercato potrebbe svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni". La domanda complessiva di prodotti biologici sta registrando un andamento positivo. "Di recente la domanda è stata alta. Il periodo in cui l'inflazione ha pesato sulle vendite di prodotti biologici è ormai alle nostre spalle", continua l'importatore.
Sebbene i prodotti locali siano molto richiesti dai consumatori di biologico, Roelant ritiene che ci sarà sempre spazio per la frutta d'oltremare. "Alcuni clienti spingono al massimo l'approvvigionamento locale. È ovviamente un loro diritto, ma questo rende più difficile prevedere quando partirà la domanda di prodotti d'oltremare, considerando che i nostri prodotti restano in transito per diverse settimane". Il trasporto aereo viene utilizzato solo occasionalmente. "Lo facciamo solo su richiesta, ma l'anno scorso, ad esempio, la curcuma era praticamente inesistente. L'abbiamo spedita via mare per 50 settimane mentre, per quelle due settimane, abbiamo utilizzato il trasporto aereo per mantenere una fornitura continuativa durante tutto l'anno".
La sfida più grande: la logistica
Alla domanda sul piano quinquennale dell'azienda, Roelant afferma che non hanno l'ambizione di arrivare a 100 dipendenti o di costruire un magazzino proprio. "Siamo molto soddisfatti di avere Van den Bos come partner logistico: è a soli 100 metri di distanza, quindi siamo sempre vicini al nostro prodotto". Ma la logistica rimane la sfida più grande. "Alla fine della stagione peruviana di quest'anno, abbiamo avuto un ritardo di tre settimane e mezzo nella consegna di una spedizione di mango. È un problema che va oltre il nostro controllo, ma non è più possibile consegnare il prodotto e quindi bisogna vendere molti mango solo per recuperare le perdite. Spero che un giorno le compagnie assicurative si facciano avanti e offrano una copertura per situazioni simili", sottolinea Roelant.
Alla domanda in cosa l'azienda si differenzia, Roelant risponde: "Nell'essere sempre onesti, anche quando è difficile. Non è sempre facile, ma è la strada migliore da seguire. Con la coltivazione biologica, il rischio di problemi di qualità è semplicemente maggiore. Non scegliamo di conservare il prodotto più a lungo del previsto solo per allungare la stagione: a volte è meglio prendersi una pausa e continuare a offrire una buona qualità. E cerchiamo sempre di mantenere le nostre promesse, anche quando le cose vanno male. Questo ripaga, perché abbiamo scoperto che i clienti biologici sono molto fedeli, se vengono serviti bene".
Per maggiori informazioni
Roelant Komen
BeFair Bio
ABC Westland 305
2685 DD Poeldijk - Paesi Bassi
+31 0 174 257 213
+31 0 6 1907 5650
[email protected]
www.befairbio.com