Il mercato indiano della frutta premium d'importazione sta registrando una crescita costante, sostenuta dalla domanda urbana di prodotti più sani e di alta qualità e dalle tendenze culinarie globali. I millennial, la Generazione Z, le famiglie delle metropoli e delle città di secondo livello stanno influenzando la domanda, mentre il settore alberghiero indiano stimola l'interesse attraverso menu fusion, e gli influencer digitali promuovono ricette salutari.
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Nel 2025, la frutta fresca d'importazione dovrebbe superare gli 819,7 milioni di dollari, con un tasso di crescita annuo del 5,54% fino al 2029. A riferirlo è Mansi Ahuja della AMPRO Marketing. "Le mele dominano, rappresentando oltre il 60% delle importazioni di frutta fresca, seguite da pere, uva da tavola, kiwi, avocado e piccoli frutti", afferma Ahuja, indicando il segmento di consumatori attenti alla salute e con una visione globale, che cercano superfood come gli avocado.
Le sfide per gli esportatori globali restano però significative. "Normative complesse, una distribuzione frammentata e lacune nella catena del freddo rappresentano i principali ostacoli. Molti si scontrano con la scarsa consapevolezza dei consumatori, che rende difficile stimolare la domanda, nonostante l'alta qualità dei prodotti", spiega Ahuja, aggiungendo che una conoscenza limitata del mercato complica ulteriormente il posizionamento di frutti premium come gli avocado. "Stiamo supportando gli esportatori australiani di avocado in India nel superare queste difficoltà attraverso programmi di formazione professionale che coprono maturazione, conservazione e tecniche di esposizione, per ridurre gli sprechi e mantenere la qualità. Questi sforzi aiutano anche importatori e rivenditori a rafforzare la fiducia dei consumatori, garantendo esperienze di consumo coerenti", sottolinea Ahuja.
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La domanda di avocado è in crescita, ma è ancora agli inizi e necessita di un forte supporto commerciale. "Ci concentriamo su programmi di formazione per importatori, distributori e rivenditori riguardo alla gestione e allo stoccaggio, con l'obiettivo di ridurre al minimo il deterioramento e prolungare la shelf life. Il supporto operativo garantisce l'adozione delle migliori pratiche, mentre le collaborazioni con chef favoriscono l'inserimento degli avocado nella cucina indiana e fusion, ampliandone così l'attrattiva. Strategie di vendita al dettaglio, come un posizionamento ottimale nel punto vendita e le degustazioni, aumentano la visibilità. Infine, campagne digitali e partnership con influencer stimolano la consapevolezza, in linea con un pubblico indiano sempre più tecnologico", afferma Ahuja.
Per una crescita a lungo termine, Mansi sottolinea l'importanza di sviluppare piani personalizzati di ingresso sul mercato, puntando sulla localizzazione e sulle partnership commerciali. "L'anno scorso, abbiamo supportato il lancio di avocado in Australia formando oltre 100 partner commerciali tra Delhi e Mumbai", osserva Ahuja, sottolineando gli sforzi per fornire loro le conoscenze necessarie per gestire, maturare, conservare, esporre e commercializzare efficacemente il frutto. "Seminari, fiere, promozioni condotte da chef e nutrizionisti aumentano la consapevolezza, mentre il supporto alla catena di approvvigionamento garantisce una qualità costante".
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Mansi consiglia agli esportatori di investire nella formazione, collaborare con i partner giusti ed essere pazienti. "Il mercato indiano, così variegato, richiede un approccio costante per poter sfruttare appieno il suo enorme potenziale, adattandosi alle abitudini di consumo locali e alla sensibilità ai prezzi", conclude Ahuja.
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Mansi Ahuja
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