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I lavoratori di Chiquita a Panama pongono fine ai blocchi dopo un accordo sulle pensioni

I lavoratori di Chiquita Brands a Panama hanno deciso mercoledì 11 giugno 2025 di porre fine allo sciopero e ai blocchi stradali nella provincia di Bocas del Toro, dopo aver raggiunto un accordo con le autorità legislative per il ripristino dei benefici pensionistici.

La protesta era iniziata lo scorso 28 aprile, in risposta a una riforma approvata dal Congresso che modificava il regime pensionistico, eliminando vantaggi di cui storicamente beneficiavano questi lavoratori. Da allora, i manifestanti avevano bloccato diverse vie di comunicazione cruciali nella provincia al confine con il Costa Rica, una regione fortemente dipendente dalla coltivazione di banane e dal turismo.

Durante lo sciopero, l'azienda statunitense aveva sospeso le operazioni e licenziato oltre 6.500 dipendenti. Chiquita aveva stimato le proprie perdite in oltre 75 milioni di dollari, sebbene i media locali suggerissero che i danni potessero superare i 100 milioni.

L'accordo raggiunto dopo due giorni di negoziati prevede che i sindacati cessino definitivamente i blocchi stradali e garantiscano la libera circolazione nella zona. Lo ha annunciato la presidente dell'Assemblea Nazionale, Dana Castañeda, che si è inoltre impegnata - insieme ai capigruppo parlamentari - ad approvare un nuovo disegno di legge per ripristinare i benefici eliminati, con il sostegno del governo del presidente José Raúl Mulino.

Il testo firmato prevede anche che il Parlamento stabilisca un dialogo con Chiquita per conoscere la situazione attuale e le prospettive dell'azienda e dei suoi dipendenti. Secondo fonti vicine alle trattative, citate dall'AFP, i sindacati intendono anche raggiungere accordi con il governo e l'impresa per favorire il reintegro del personale licenziato.

Il leader sindacale Francisco Smith ha confermato che le vie di comunicazione saranno riaperte "per riportare la pace" nella località di Changuinola, sede dello stabilimento Chiquita, e ha espresso la speranza che la nuova legislazione entri in vigore subito.

La ministra del Lavoro, Jackeline Muñoz, ha recentemente riconosciuto che l'azienda aveva interrotto il rapporto di lavoro con l'intero organico nel Paese. Lo sciopero, dichiarato illegale da un tribunale del lavoro, aveva paralizzato completamente le attività nella provincia di Bocas del Toro, dove la banana rappresenta il principale prodotto di esportazione, dopo la chiusura della più grande miniera di rame del Paese nel 2023. Secondo il ministero del commercio e dell'industria, la banana ha rappresentato il 17,5% delle esportazioni panamensi nel primo trimestre del 2025.

Fonte: nacion.com