"Il consumatore indiano apprezza gli agrumi di produzione nazionale, ma sicuramente anche le varietà importate". Ad affermarlo è Shubha Rawal, responsabile degli approvvigionamenti della IG International. "In India, il mercato degli agrumi è attualmente piuttosto dinamico. Stiamo assistendo a una domanda costante di agrumi importati, soprattutto durante la bassa stagione locale. A livello nazionale, dominano le varietà indiane come Kinnow e Mosambi, ma c'è una forte richiesta di agrumi importati di prima categoria, senza semi e facili da sbucciare. Il mercato è maturato in modo significativo, con i consumatori che sono diventati più consapevoli del gusto, dell'origine e della qualità. Il retail e il modern trade stanno svolgendo un ruolo chiave nell'ulteriore sviluppo di questo segmento".
© IG International Pvt. Ltd.Sebbene, tra gli agrumi importati in India, alcune origini siano più diffuse, Rawal ha notato che altre fonti stanno guadagnando sempre più popolarità tra i consumatori. "Gli agrumi sudafricani ed egiziani continuano a essere i più popolari in India, grazie ai prezzi competitivi, alla costanza e alla reperibilità. Negli ultimi anni, però, si è registrato un crescente interesse verso origini di fascia premium come Spagna e Australia, soprattutto nelle grandi città e tra consumatori più esigenti. Una tendenza particolarmente rilevante è la crescente domanda di easy-peeler, come mandarini e clementine, favorita sia dalle preferenze di gusto che dalla praticità. Inoltre, cresce l'interesse per gli agrumi biologici e coltivati in modo sostenibile".
Ma cosa preferisce il consumatore indiano quando si tratta di agrumi? "I consumatori indiani generalmente preferiscono agrumi dal sapore dolce, succosi e con una buona shelf life. Le varietà senza semi e le easy-peeler sono particolarmente apprezzate dalle famiglie con bambini. Anche l'aspetto estetico, come il colore brillante e i calibri uniformi, gioca un ruolo importante nella decisione d'acquisto. Nelle aree urbane, i consumatori stanno iniziando a prestare attenzione anche al contenuto nutrizionale, con la vitamina C come fattore chiave per l'acquisto, soprattutto dopo la pandemia", spiega Rawal.
Il prezzo degli agrumi è stato influenzato dall'aumento dei costi di trasporto, anche se la situazione sembra ora in miglioramento. Rawal sottolinea: "Le quotazioni degli agrumi sono rimaste piuttosto stabili, con fluttuazioni stagionali e qualche rialzo dovuto alle difficoltà della catena di approvvigionamento globale e alla volatilità valutaria. I costi di trasporto hanno avuto un impatto significativo sulle quotazioni degli agrumi. Tuttavia, con la normalizzazione delle catene di approvvigionamento, si registra un ritorno a prezzi più competitivi. Un altro importante sviluppo riguarda una migliore pianificazione e approvvigionamento pre-stagionale, che ha contribuito a garantire una maggiore stabilità nei costi delle merci sbarcate".
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Analizzando la domanda di agrumi in India, Rawal sottolinea che il caldo intenso ha contribuito al recente aumento dei consumi. "L'estate insolitamente calda di quest'anno in India ha fatto aumentare la domanda di frutti con proprietà idratanti e ricchi di vitamine, come gli agrumi. Arance e mandarini sono ampiamente consumati per il loro effetto rinfrescante e per i benefici sul sistema immunitario. Inoltre, gli eventi meteo estremi in alcuni Paesi produttori di agrumi hanno ridotto leggermente l'offerta globale, rendendo le previsioni e l'alloggiamento più critici in questa stagione".
L'industria agrumicola ha dovuto svilupparsi in ogni fase del processo. Tuttavia, c'è ancora molta strada da fare per raggiungere il pieno potenziale del mercato indiano. "Il mercato indiano delle importazioni di agrumi si sta evolvendo rapidamente. L'approvvigionamento, la gestione e la distribuzione sono sempre più sofisticati. Con la crescente consapevolezza dei consumatori, aumenta anche la domanda di trasparenza in termini di origine, certificazioni e standard di qualità. Per importatori come noi, ciò significa collaborare ancora più strettamente con i fornitori per garantire coerenza e innovazione. L'India possiede ancora un immenso potenziale inesplorato, in particolare nelle città di livello 2 e 3, e prevediamo una forte crescita negli anni a venire con il miglioramento delle infrastrutture della catena del freddo e della penetrazione della vendita al dettaglio", conclude Rawal.
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