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La Tanzania vieta le mele sudafricane dopo essersi battuta per le sue banane

La posizione della Tanzania riguardo all'esportazione di banane in Sudafrica ha colto di sorpresa gli analisti commerciali sudafricani e allarmato alcuni coltivatori di banane sudafricani.

Quello che i media tanzaniani definiscono un "diverbio commerciale" lascia perplesso il Sudafrica, che considera irragionevoli le azioni punitive della Tanzania, sostenendo che non possa esserci un divieto su un prodotto che non ha ancora accesso al mercato.

© Carolize Jansen | FreshPlaza.it
Il processo per negoziare l'accesso delle banane tanzaniane in Sudafrica non può ritenersi completo senza un'analisi del rischio fitosanitario, soprattutto alla luce della malattia fungina Tropical Race 4 (TR4) presente nel Mozambico settentrionale.

Nella settimana 16, Hussein Bashe, ministro dell'agricoltura della Tanzania, ha "avvertito" il Sudafrica che il Paese ha ormai esaurito la pazienza. Dopo cinque anni di negoziati per ottenere l'accesso al mercato delle banane, il ministro ha sottolineato che questa situazione rappresenta una ripetizione della "lunga lotta" affrontata per ottenere l'accesso al mercato dell'avocado in Sudafrica, risolta secondo il ministro solo quando la Tanzania ha iniziato a imporre restrizioni reciproche.

Il ministro Bashe ha fatto riferimento a numerosi tentativi diplomatici falliti per negoziare l'accesso delle banane tanzaniane al mercato sudafricano. "Non possiamo più tollerare questo trattamento ingiusto. Mentre i negoziati sono ancora in corso, dobbiamo agire a difesa dei nostri interessi economici". Il ministro ha quindi concesso a Pretoria e Lilongwe una settimana di tempo per revocare le restrizioni commerciali non specificate che i due Paesi avrebbero imposto ai prodotti agricoli tanzaniani.

Un economista agrario sottolinea che il Sudafrica ha atteso vent'anni prima che la sua carne rossa ricevesse il via libera dall'Arabia Saudita. Questi processi richiedono sempre degli anni.

La Fresh Produce Import Association of South Africa (FPIA) afferma che non ci sia alcuna giustificazione alle accuse della Tanzania secondo cui il Sudafrica starebbe rifiutando le sue banane, per le quali, di fatto, la procedura di accesso al mercato non è stata completata.

Frutta, fertilizzanti e cereali umanitari vietati
Una settimana dopo, in un discorso televisivo, il ministro Bashe ha annunciato un divieto immediato su tutti i prodotti agricoli provenienti da Sudafrica e Malawi, con particolare attenzione alle mele sudafricane, "a seguito della mancata revoca delle restrizioni commerciali sui prodotti agricoli tanzaniani da parte dei due Paesi". Le accuse secondo cui il Sudafrica avrebbe 'limitato' i prodotti agricoli tanzaniani non hanno potuto essere verificate.

"Nessun tanzaniano morirà per la mancanza di uva da tavola o mele sudafricane", ha dichiarato il ministro. Il Paese importa annualmente tra i 30.000 e i 40.000 cartoni da 12,5 kg di mele sudafricane. "Si tratta di proteggere la nostra attività. Questo è il commercio e il rispetto reciproco non è negoziabile", ha aggiunto il ministro, sottolineando che anche il mais acquistato in Tanzania con l'intento di essere utilizzato come aiuto umanitario in Malawi, non sarà autorizzato a lasciare il Paese.

"Il Malawi avrebbe dovuto iniziare a ricevere fertilizzanti dalla Tanzania per la stagione dei trapianti, a partire dal 1° maggio 2025, ma questo non accadrà. Nessun fertilizzante sarà autorizzato a entrare in Malawi", ha sottolineato il ministro.

Analisi del rischio fitosanitario necessaria per le banane tanzaniane
Secondo la FPIA, le autorità fitosanitarie sudafricane intrattengono buoni rapporti con le loro controparti tanzaniane. L'associazione chiarisce che le banane tanzaniane non hanno attualmente accesso al Sudafrica. "La procedura è chiara e prevede un'analisi del rischio fitosanitario secondo gli standard della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (IPPC)", afferma Marianna Theyse, direttore generale della FPIA.

La Tanzania non è affetta dal Fusarium wilt Tropical Race 4 (TR4) del banano, un parassita da quarantena, né lo è il Sudafrica, mentre è stato riscontrato nel Mozambico settentrionale, tra il Sudafrica e la Tanzania. Il Dipartimento dell'agricoltura sudafricano la definisce una delle malattie delle banane più distruttive mai registrate. "Il rischio che il Fusarium wilt TR4 rappresenta per l'industria sudafricana delle banane, è enorme".

Theyse aggiunge: "L'autorità fitosanitaria tanzaniana ha fornito un supporto fondamentale all'industria dell'avocado, aiutandola a completare con successo il consueto processo di accesso al mercato". Negli ultimi quattro anni, gli avocado tanzaniani sono stati esportati in Sudafrica in controstagione. Nel 2023, l'esportazione di avocado tanzaniani verso il Sudafrica ha raggiunto un valore di 1.380.000 dollari, con un aumento del 145% rispetto all'anno precedente.

Il Sudafrica ha una fornitura di banane per tutto l'anno
A differenza degli avocado, il Sudafrica dispone di una fornitura continua di banane per tutto l'anno, proveniente dalla sua produzione, dal Mozambico, dall'Eswatini, dallo Zimbabwe e dallo Zambia, mentre anche la Namibia sta avviando una sua produzione di banane. La FPIA afferma che nessuno dei suoi membri ha indicato di essere stato contattato da esportatori tanzaniani che stanno sondando la fattibilità dell'esportazione di banane in Sudafrica.

L'Associazione dei Coltivatori di Banane del Sudafrica era completamente all'oscuro del desiderio della Tanzania di fornire banane in quello che considerano un mercato già saturo. "L'Associazione dei coltivatori di banane non è stata ancora consultata dal governo sudafricano su queste questioni, che sono evidentemente deludenti e preoccupanti per la sopravvivenza del settore. La realtà è che l'industria locale delle banane è sottoposta a forti pressioni da parte di Mozambico ed Eswatini, tra gli altri Paesi, per rimanere a galla", afferma Jan Lourens, un coltivatore di banane di Komatipoort.

"Il Sudafrica ha un surplus commerciale agricolo nei confronti della Tanzania", osserva l'economista agrario Wandile Sihlobo. "Nel 2024, tra le importazioni agricole del Sudafrica, pari a 7,6 miliardi di dollari, la Tanzania ha rappresentato lo 0,4% (circa 28 milioni di dollari). Le principali esportazioni agricole della Tanzania verso il Sudafrica sono tabacco, tè, frutta secca, caffè e zenzero, non banane. Pertanto, scatenare tensioni commerciali per un blocco su un prodotto che non costituisce un'esportazione significativa per un Paese potrebbe non essere la scelta ideale".