Il Libano ha operato sotto il pesante peso delle molteplici crisi economiche e politiche e, di recente, ha risentito delle crescenti tensioni nella regione, affrontando le minacce di espansione e il timore di essere trascinato ulteriormente in guerra. Tuttavia, il quadro non è sempre cupo. La produzione di un'ampia gamma di prodotti sta crescendo e l'export si sta espandendo.
E' il caso soprattutto dell'uva da tavola e dell'avocado, che stanno ricevendo maggiore attenzione da parte dei retailer europei, diventando un'alternativa "vicina" rispetto a prodotti che prima provenivano da destinazioni più lontane, nella stessa finestra di approvvigionamento.
Secondo Piet Schotel, di CBI, anche carote, patate e altri ortaggi di origine libanese possono essere interessanti per l'Europa. "La produzione di uva e avocado è in forte crescita ogni anno e comincia a manifestarsi una transizione verso la coltivazione di varietà gradite e richieste in Europa. Con la disponibilità di nuove strutture per l'imballaggio e la conservazione a freddo, i prodotti possono essere confezionati e pre-raffreddati in modo professionale".
Il CBI supporta 22 imprese esportatrici e produttrici in un programma di accompagnamento all'esportazione. La crescita delle aziende libanesi che partecipano al programma sta andando bene. Spiega Schotel: "Per quanto riguarda l'esportazione, undici aziende hanno scelto di esporre in Europa alla fiera Fruit Logistica di Berlino, dal 7 al 9 febbraio".
Gli esportatori libanesi esporranno in Hall 22/Stand D-10.
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Dirk-Jan Zegelaar
CBI
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Piet Schotel
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