Nonostante una serie di sfide, Betsalel Ohana, direttore alle esportazioni della Planet Israel, è ottimista sulla prossima stagione agrumicola in Israele.
"Nel 2023, il periodo di coltivazione degli agrumi israeliani è stato favorevole, con temperature calde e precipitazioni adeguate che hanno contribuito allo sviluppo sano dei frutti. Tuttavia, sono emerse alcune sfide, tra cui la carenza di manodopera e l’aumento dei costi di input, purtroppo soggetti alla guerra scoppiata settimane fa nella nostra regione. Stiamo tutti lavorando per risolvere nelle prossime settimane questa carenza di forza lavoro".

Grazie all'espansione della superficie coltivata in Israele, si prevede che la produzione sarà leggermente superiore alla media degli ultimi anni. Spiega Ohana: "Nonostante queste sfide, si prevede che la produzione raggiungerà circa 160mila tonnellate nel 2023, leggermente superiore alla media degli ultimi cinque anni. Questo aumento è dovuto principalmente all’estensione degli agrumeti che c’è stata negli ultimi anni".
Ohana sottolinea che i marchi per cui Israele è noto aiutano a mantenere la domanda di agrumi. "L'attuale domanda di agrumi israeliani è forte sia a livello nazionale che internazionale. L'alta qualità del frutto, il profilo aromatico unico e l'associazione con i marchi Jaffa e Orri lo hanno reso una scelta popolare tra i consumatori di tutto il mondo. Alcuni mercati stanno andando meglio di altri. Le esportazioni verso Europa e Nord America sono state particolarmente forti, mentre le spedizioni verso l'Asia sono risultate leggermente inferiori, a causa della maggiore concorrenza da parte di altri Paesi produttori di agrumi".

Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, Ohana prevede che la domanda aumenterà ulteriormente. "Il mandarino Orri, una varietà a maturazione tardiva sviluppata in Israele, è attualmente l’agrume più popolare esportato, rappresentando circa il 65% delle spedizioni. Fra le altre varietà popolari, il pompelmo Sunrise Red (Star Ruby). Con l'avvicinarsi del Natale, si prevede un aumento della domanda di agrumi, in particolare per le varietà easy peeler, come mandarini e clementine. I coltivatori e gli esportatori israeliani sono ben posizionati per soddisfare questa domanda, con ampie forniture disponibili di frutti di alta qualità".

"Nel complesso, le aspettative per la stagione agrumicola israeliana sono buone. Si prevede che la produzione sarà forte, la domanda robusta, i prezzi e i tassi di cambio favorevoli tra Shekel/Euro e Shekel/Dollaro dovrebbero rimanere abbastanza stabili. Coltivatori ed esportatori sono ottimisti riguardo alle prossime festività natalizie e sono fiduciosi che gli agrumi israeliani continueranno a essere i preferiti tra i consumatori di tutto il mondo", conclude Ohana.
Per maggiori informazioni:
Betsalel Ohana
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