Il mondo del platano ha subito un cambiamento di rotta rispetto al pre-pandemia, per quanto concerne produzione e commercializzazione. "Occupandomi di questo settore da tempo, posso dire che sono cambiate davvero molte cose. Il mercato del platano è di nicchia in Italia, con un consumo ristretto solo ad alcune etnie. L'italiano medio lo mangia per curiosità, in particolare nella variante delle chips già imbustate", dichiara il sales manager Giorgio Donnarumma.
"Chiariamo innanzitutto che platano e banana sono due prodotti diversi, con gusti differenti, e che il platano deve essere consumato previa cottura, al contrario della banana".
Platano a marchio Fyffes, origine Costarica
"Lavoriamo in particolare con due grandi gruppi, Fyffes e Dole, e tre origini, che sono Ecuador, Colombia e Costarica. Dall'Ecuador arrivano prevalentemente platani verdi, dalla Colombia invece platani maturi. I due tipi hanno destinazioni d'uso in cucina diverse: quelli verdi sono ideali per essere fritti, quelli gialli maturi per la preparazione di dolci, ad esempio. Da un paio di anni, in collaborazione con Fyffes, stiamo inoltre lavorando con il prodotto di origine costaricana: platani di bell'aspetto e maturi, davvero premium in termini di qualità".
Platano a marchio Dole, origine Colombia
"Post-Covid il settore è cambiato, per via dell'incremento dei prezzi dei fitofarmaci, dei problemi con la forza lavoro, dei rincari delle compagnie di navigazione, delle scarse quotazioni all'origine che i grandi gruppi commerciali volevano pagare. Inoltre, da sottolineare il fatto che i piccoli produttori hanno cominciato ad allargare gli orizzonti", spiega Donnarumma. "Si sono aperte nuove opportunità che anche noi abbiamo colto. Paghiamo però un 20-25% in più fisso rispetto al pre-pandemia".
Platano a marchio Turbana, origine Ecuador
"Da circa un anno, l'Ecuador offre volumi molto bassi e di scarsa qualità. La Colombia segue un andamento altalenante: alle volte arrivano carichi di maggiore qualità, altre volte meno. Dalla settimana 45 ad esempio, il Paese ha cominciato a esportare frutti più piccoli, sperando di evitare problemi estetici e qualitativi all'arrivo in Europa. Dalla settimana 48 alla 52, si prevede un mercato pesante, con volumi inferiori e incognita sugli aspetti qualitativi".
Platano a marchio Dole, origine Ecuador
I problemi climatici hanno avuto un ruolo fondamentale sulla qualità dei platani. "Se prima del mese di agosto i frutti mostravano un buon livello, da agosto a oggi questo è calato decisamente", sostiene Donnarumma. "Negli ultimi due anni, il mercato del platano ha avuto un andamento simile alle montagne russe e si fa veramente fatica a venirne fuori".
"In media vendiamo circa 60 bancali a settimana di platano, ovvero 65 tonnellate tra verde e maturo, in quota variabile a seconda della stagione. In Italia il prodotto è venduto principalmente in negozi specializzati etnici", conclude il sales manager.
Foto articolo fornite da Giorgio Donnarumma