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Peter Bouman (FMI), durante il Global Tropical Congress

Il mercato del lime può essere paragonato a un casinò?

Il mercato del lime può essere paragonato a un casinò? Peter Bouman, di Fruit Market International, ha iniziato la sua presentazione al Global Tropicals Congress con questa domanda. Dopotutto, nel mercato dei lime a volte si può guadagnare facilmente, ma anche perdere denaro molto rapidamente.

FMI è il più grande importatore indipendente di lime dell'Unione europea. Nella sua presentazione, Peter ha illustrato il raddoppio del mercato europeo delle importazioni da 4.000 a 8.000 container all'anno tra il 2012 e il 2022. Il Brasile è il principale fornitore dell'Ue. Infatti, tra il 2012 e il 2022 la sua quota è passata dal 58 al 75%. La quota dei lime messicani è scesa dal 35 al 9%. L'anno scorso il Messico è stato addirittura superato dalla Colombia. Peter prevede che il Brasile rimarrà sempre il fornitore principale. "Anche la Spagna coltiva lime, e anche noi li forniamo, ma finché non avranno un clima tropicale per crescere tutto l'anno, l'Europa continuerà sempre a importare lime d'oltremare".

Secondo Peter, l'aumento del consumo di lime si spiega con l'uso sempre più frequente del prodotto nei cocktail, nella cucina moderna e nei succhi di frutta. L'importatore ha sottolineato quanto sia frammentato il mercato del lime, con ancora un gran numero di piccoli produttori. "Perciò i grandi esportatori hanno bisogno dei piccoli produttori per riempire i loro container e i loro programmi. Inoltre, è proprio la nostra volontà quella di continuare a fare affari con questi piccoli coltivatori, altrimenti i grandi diventeranno solo più ricchi e i poveri più poveri".

A causa della forte fluttuazione dei prezzi sul mercato del lime, si assiste anche a un forte opportunismo da parte di importatori ed esportatori che cercano di ottenere una fetta della torta quando il mercato mostra quotazioni elevate. Ma l'importatore ha anche definito pericolosa la tendenza dei rivenditori a raggiungere accordi di prezzo a lungo termine. "È proprio questo che rende il mercato del lime un casinò".


Peter e Rene Bouman, di FMI, con Donisis Spathis, di Orsero Group

Oltre ai disagi logistici, Bouman si è avventurato anche su un'altra critica, quella della criminalità. "Vediamo che anche persone con intenzioni sbagliate abusano del mercato del lime. Ne stiamo vivendo le conseguenze, perché, pur comprendendo che i container devono essere scansionati, non è possibile che per tale motivo questi debbano rimanere nel porto di Rotterdam per alcuni giorni".

FMI si impegna a fondo nell'analisi dei dati per prendere le giuste decisioni sulle importazioni. Inoltre, Peter ha menzionato il marketing come una punta di diamante importante. "Crediamo nella specializzazione e nella buona cooperazione nella catena. Perché, da qualunque punto di vista lo si guardi, il business della frutta è e sarà sempre un business di persone. E se si riesce a stabilire una buona cooperazione nella filiera, il mercato dei lime non sarà più un casinò, ma un mercato fantastico in cui lavorare!".

Per maggiori informazioni:
Peter Bouman
FMI
Bijdorp-Oost 18A
2992 LA Barendrecht - Paesi Bassi
+31(0)180 745 300
[email protected]
www.fmibv.com

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