Nel complesso l'umore del mercato globale dei limoni è ottimista, ad eccezione di quei Paesi che stanno patendo condizioni climatiche sempre più instabili. Nei Paesi Bassi il mercato dei limoni rimane stabile, registrando una crescita positiva dopo una temporanea battuta d'arresto della domanda legata a condizioni climatiche moderate. In Belgio, invece, si assiste a una leggera ripresa dei prezzi, grazie alla diminuzione dei volumi e al miglioramento delle condizioni climatiche. In Germania le preoccupazioni per la macchia nera riguardano la varietà di limone Eureka, proveniente principalmente dal Sudafrica. La Francia, pur registrando un clima adeguato per il consumo di limoni, prevede problemi dovuti al caldo estremo che interesserà le prossime campagne dell'emisfero settentrionale. In Italia le condizioni climatiche avverse hanno avuto ripercussioni sulla produzione di limoni, causando una riduzione dei raccolti. La Spagna, invece, prevede un aumento significativo del volume di limoni grazie alle condizioni climatiche favorevoli, all'espansione delle aree di piantagione e alle pratiche agricole sostenibili.
Il Sudafrica - un attore chiave nel commercio globale di limoni - ha mantenuto una certa stabilità, in parte attribuita a un raccolto ridotto dalla Spagna che ha sostenuto la domanda. Tuttavia, il settore deve affrontare sfide come l'eccesso di offerta nel mercato mediorientale e la necessità di gestire efficacemente i volumi di esportazione. In Nord America, l'industria del limone statunitense si prepara a una stagione più ottimistica, con prezzi elevati che danno sollievo ai coltivatori dopo un periodo di prezzi bassi e una maggiore concorrenza delle importazioni.

Paesi Bassi: mercato stabile, sviluppo positivo
"Il mercato dei limoni è stato abbastanza stabile quest'estate, sia per quanto riguarda i prezzi che la qualità. Per alcune settimane c'è stata una domanda inferiore, ma credo che il mercato sia stato anche soggetto al clima moderato dell'Europa occidentale, con un consumo più basso di limoni nei cocktail - ha detto un importatore olandese - Fortunatamente ora stiamo notando un rinnovato sviluppo positivo. Negli ultimi 10 giorni le vendite sono state soddisfacenti. Inoltre, è positivo per noi che i volumi dall'Argentina e dal Sudafrica si stiano riducendo e che la Turchia e la Spagna inizieranno un po' più tardi a causa del clima caldo".
Belgio: leggera ripresa dei prezzi
Nell'ultima settimana i prezzi dei limoni sono risaliti leggermente in Belgio. "La domanda è stata moderata a causa delle molte piogge e del freddo e inoltre abbiamo avuto volumi più che sufficienti soprattutto dal Sudafrica - spiega un commerciante belga - D'altra parte, ora i volumi stanno calando un po' di più, il che è positivo per i prezzi. Inoltre, sembra che i consumatori stiano riprendendo ad acquistare i limoni grazie al clima migliore di fine estate".
Germania: problemi di macchia nera
Sul mercato tedesco i limoni della varietà Eureka attualmente provengono principalmente dal Sudafrica. Quest'anno ci sono molti problemi di macchia nera, dovuti principalmente alle eccessive precipitazioni durante il periodo di fioritura. I prezzi sono generalmente elevati. Inoltre, l'offerta attuale è dominata dai grossi calibri. Oltre ai limoni sudafricani, nel commercio tedesco vengono offerti anche prodotti argentini, spagnoli, italiani e dello Zimbabwe.
Francia: clima adeguato per il consumo del prodotto
Mentre la stagione delle drupacee volge al termine gli operatori sono già passati agli agrumi dell'emisfero meridionale. Sono presenti sul mercato limoni provenienti dall'Argentina e dal Sudafrica. Il mercato è risultato abbastanza soddisfacente, dato che è vuoto a causa della mancanza di prodotti provenienti dall'emisfero settentrionale. Anche il consumo è buono grazie al clima più fresco degli ultimi giorni. La campagna dell'emisfero settentrionale inizierà a ottobre e alcuni si preoccupano per il caldo estremo che potrebbe compromettere i frutti sugli alberi.
Italia: produzione colpita dal clima
Che si tratti di Sicilia, Calabria o Campania, l'andamento climatico di quest'anno ha inciso sui volumi produttivi di limone.
Quest’anno, in Sicilia, la produzione del limone Bianchetto si è presentata con scarsi quantitativi. "Si è registrata la cascola dei frutti a causa di eventi climatici sfavorevoli. A fronte della mancanza di prodotto, i prezzi sono stati abbastanza alti, mediamente 0,80 €/kg. La Spagna, in quel frangente, ha potuto colmare per quanto possibile le richieste del mercato italiano ed estero", riferisce un produttore. "Adesso siamo nel pieno della campagna del limone Verdello, che va indicativamente da luglio a settembre. Il prodotto scarseggia ancora di più rispetto ai mesi precedenti, questa volta per via dell’ondata di caldo di luglio con temperature che hanno raggiunto oltre 40 °C, con punte di 48 °C. Il commercio è fermo o quasi. Il prezzo alla produzione per il prodotto biologico è di circa 1,00 €/kg. Le forniture in Italia, al momento, vengono assicurate prevalentemente dal prodotto dell’emisfero Sud (Argentina e Sudafrica)".
Anche il Consorzio di Produttori di Limoni Associati di Rocca Imperiale (Calabria) stima al ribasso il raccolto 2023/24, con una flessione del 25-30% rispetto alla stagione passata. A provocare la riduzione delle rese è stato il clima anomalo registrato non solo nei mesi di maggio/giugno, con piogge abbonanti e umidità che hanno compromesso la fioritura e l'allegagione, ma anche le alte temperature di luglio e agosto, le quali hanno invece aumentato notevolmente la cascola fisiologica dei frutticini, la percentuale di scottature e rallentato l'ingrossamento del prodotto. Si teme però che l'andamento climatico autunnale sia simile a quello del 2022, quando le temperature furono miti a settembre, ottobre e novembre, provocando così uno sfavorevole sviluppo e maturazione dei limoni e un successivo accavallamento dell'offerta italiana ed estera.
Nonostante il clima avverso, i volumi produttivi del limone Costa d'Amalfi Igp sono in linea con quelli dello scorso anno. Da un punto di vista commerciale, nel periodo che va da aprile a giugno, le quotazioni non sono state molto soddisfacenti. Invece da luglio in poi i prezzi sono aumentati, sia perché i limoni disponibili sul mercato erano pochi, sia perché i quantitativi di limone Costa d'Amalfi Igp stavano diminuendo, a fronte di una richiesta elevata. Da agosto si è fermato anche l'export per questa referenza. Ormai la campagna sta volgendo al termine, finirà a metà settembre.
Spagna: previsto un aumento significativo dei volumi
Lo scorso luglio un ente spagnolo ha confermato nella sua prima stima del raccolto di limone Fino per la prossima campagna 2023/24 che la produzione di questa varietà registrerà un aumento significativo fino al 30% rispetto alla produzione della campagna 2022/23. E sebbene il raccolto sia soggetto alle condizioni meteorologiche, alla disponibilità di acqua e all'impatto sul volume del raccolto dell'entrata in produzione delle nuove piantagioni (la superficie del limone Fino è aumentata di 5.671 ettari negli ultimi anni) si prevede che la produzione nazionale, la cui raccolta inizierà il prossimo 1° ottobre, potrebbe ammontare a 990mila tonnellate.
"Questo aumento che si verificherà nel raccolto nazionale ci permetterà di fornire un servizio spettacolare per 12 mesi a tutto il mercato dei limoni spagnoli", afferma il direttore di un'azienda murciana che produce limoni biologici.
Grazie agli sforzi di un settore leader nell'esportazione a livello mondiale, negli ultimi 30 anni l'impronta idrica dei limoni in Spagna è stata ridotta del 38,96%, arrivando ad essere inferiore del 57,8% rispetto alla media mondiale.
"L'agricoltura spagnola, e più in particolare la coltivazione dei limoni, è una delle più sostenibili al mondo", sottolinea l'operatore murciano, i cui frutti, permettendo un ulteriore passo in avanti nella sostenibilità di questa coltura, hanno la certificazione di agricoltura biodinamica. "La certificazione Demeter in questo momento è al di sopra di qualsiasi standard agricolo mondiale".
Sudafrica: mercato stabile, ma difficoltà per l'eccesso di offerta
È stato un anno stabile per i produttori di limoni sudafricani e il motivo principale è stato il raccolto ridotto della Spagna che ha stimolato la domanda europea, non solo di limoni. (Anche se gli esportatori notano che i loro clienti europei hanno condiviso un calo dei consumi del 20%-30% sulla frutta).
La stagione 2023 è una copia quasi totale della stagione 2022, con un milione di cartoni in più da esportare rispetto ai 34,7 milioni dello scorso anno. L'Europa ne ha assorbito quasi la metà.
Il Medio Oriente ha ricevuto 10 milioni di cartoni di limoni sudafricani, più di quanto possa assorbirne. In genere il sovraccarico si verifica durante le settimane 15 e 16, quando riceve il doppio dei 400mila cartoni settimanali di limoni che può assorbire. Gran parte dei limoni di classe 2 sono destinati al Medio Oriente. Come è successo negli ultimi tre anni, il mercato dei limoni ha ceduto e ha impiegato molto tempo per riprendersi. L'industria sta cercando di convincere gli esportatori a inviare volontariamente meno limoni in Medio Oriente durante la prima parte della stagione.
"Non possiamo andare avanti così in Medio Oriente, e con i volumi di limoni ancora in crescita, abbiamo ancora 10-15 milioni di cartoni prima di raggiungere un plateau. Se continuiamo così, trasformeremo il Medio Oriente in un mercato di consignment e allora ce ne pentiremo amaramente".
La Russia rimane stabile, con l'importazione di 2,8 milioni di cartoni quest'anno, ma secondo gli esportatori il paese non vuole più limoni di classe 2. Al momento c'è una differenza di 2 o 3 dollari tra i limoni di classe 1 e quelli di classe 2. Il flusso di denaro è difficile e gli esportatori si dicono preoccupati per la situazione futura, dal momento che è chiaro che l'economia russa si sta indebolendo.
Il commercio di limoni con la Cina è ancora ben al di sotto del milione di cartoni all'anno, nonostante un protocollo del freddo più favorevole.
I produttori sudafricani sono invitati a non piantare altri limoni. "I giorni in cui si guadagnava molto con i limoni sono decisamente passati - dice un esportatore esperto - E il prezzo del succo è vicino allo zero. Questa è la prima indicazione che i volumi globali di limoni sono troppo alti. A disposizione c'è un anno di succo di limone e i mercati non lo stanno consumando abbastanza velocemente".
Le tariffe di trasporto sono diminuite del 25%, ma non è sufficiente, in quanto è ancora molto costoso spedire la frutta, soprattutto quella con margini bassi come i limoni. L'industria sostiene di aver bisogno di tariffe per il trasporto di merci in container ai livelli precedenti al 2020.
Il lato positivo è che, grazie alle buone piogge nel Capo Orientale, dove i volumi sono stati significativamente inferiori quest'anno, si prevede un raccolto più abbondante per l'anno prossimo, che potrebbe raggiungere i 38 milioni di cartoni.
"I coltivatori hanno avuto un po' di spazio per respirare quest'anno, cosa di cui avevano davvero bisogno".
Nord America: prospettive più positive per la prossima stagione
Sebbene il raccolto sia in ritardo, la regione desertica della California (Distretto 3) dovrebbe iniziare con una raccolta limitata da qui a metà settembre. "Il cambiamento climatico ha portato a condizioni ambientali più estreme, con un aumento delle temperature, precipitazioni intense e incoerenti e una pressione amplificata degli insetti sulle colture. Tutti questi effetti naturali stanno creando condizioni di coltivazione e di raccolta difficili", afferma un produttore-spedizioniere californiano. Questi cambiamenti hanno provocato un inizio ritardato della stagione nel Distretto 3 e un calo previsto del 15% o più nella produzione di limoni rispetto all'anno scorso.
Le forze di mercato e la riduzione dell'offerta hanno portato ad un aumento dei prezzi dei limoni, a vantaggio dei coltivatori che hanno lottato con i prezzi bassi degli ultimi anni. "È una benedizione che le condizioni di mercato dell'offerta stiano aiutando i prezzi ad avvicinarsi ai livelli normali dopo tre stagioni di prezzi depressi", ha commentato. Considerando insieme le categorie fancy, choice e standard, il prezzo medio stagionale dei limoni è sceso di circa 5-7 dollari a cassetta negli ultimi tre anni. "La riduzione dei prezzi è dovuta principalmente all'agguerrita concorrenza, esacerbata dall'accumulo di grandi volumi di limoni importati sul mercato statunitense".
"Se si aggiungono i crescenti costi di coltivazione, confezionamento e distribuzione dei limoni, per i coltivatori diventa sempre più difficile sostenere la produzione. L'economia della coltivazione dei limoni non è stata redditizia nelle ultime stagioni".
I rivenditori e la comunità dei servizi di ristorazione sono considerati partner fondamentali per il sostegno dell'industria dei limoni. Ciò è particolarmente importante in quanto non c'è elasticità di prezzo nella domanda di limoni, il che significa che i consumatori continueranno ad acquistare limoni in quantità significative anche quando i prezzi aumentano. Negli ultimi 15 anni il consumo di limoni ha registrato un trend di crescita costante, grazie alla versatilità degli usi e alle caratteristiche salutari che ne determinano l'aumento della domanda.
Argentina: stagione quasi da "incubo"
I tradizionali leader sudamericani nella produzione e nell'esportazione di limoni a Tucuman, la principale area di produzione di limoni, hanno avuto una stagione quasi da "incubo". Ciò è dovuto a un inizio molto tardivo causato dalla siccità. Le sfide interne all'Argentina, come l'inflazione al 100% e i problemi di approvvigionamento di valuta estera, hanno reso la stagione molto difficile per i produttori e gli esportatori. Il governo argentino ha dichiarato un'emergenza che ha portato alcuni sgravi fiscali per i coltivatori di limoni di Tucuman.
Tuttavia, una buona notizia è arrivata durante la stagione, quando il mercato statunitense si è aperto ai limoni biologici. Un produttore ed esportatore ha osservato che "è stata una stagione con volumi di esportazione inferiori. La buona notizia è che i limoni biologici possono andare sul mercato statunitense. Stiamo iniziando a esportare sempre di più con ottimi risultati e qualità negli arrivi di limoni. Naturalmente la dichiarazione di emergenza del governo ci aiuta".
I volumi dei limoni argentini fino alla 30ma settimana del 2023 sono stati i terzi più bassi degli ultimi 10 anni, con 145.160 pallet.