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Si è celebrato Peschè 2023

"Per San Ferdinando di Puglia, la pesca è un simbolo identitario"

Si è conclusa domenica 16 luglio, a San Ferdinando di Puglia, la due-giorni dedicata alla pesca Peschè 2023, una manifestazione promossa dalla Pro Loco di San Ferdinando di Puglia in collaborazione con l'Amministrazione comunale.

Giunta alla sua terza edizione, Peschè si è ampliata quest'anno con una serie di novità, mantenendo la sua originaria idea di proporsi come contenitore culturale attraverso il quale affrontare i temi della valorizzazione territoriale, della promozione del prodotto tipico locale, delle potenzialità che il territorio offre dal punto di vista economico, culturale e sociologico.

La pesca è per San Ferdinando di Puglia, un simbolo identitario che caratterizza la comunità cittadina e crea quel filo narrativo capace di creare appartenenza: a partire da questo assunto, Peschè è stata proposta alla cittadinanza con l'idea di enfatizzare il valore di questo meraviglioso frutto della terra.

La prima giornata, più tecnica, ha visto la partecipazione di esponenti del mondo tecnico-scientifico che hanno portato il proprio contributo attraverso l’analisi degli aspetti specialistici connessi alla gestione della produzione.

Con Giacinto Salvatore Germinara, professore ordinario di entomologia generale applicata presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimenti, risorse naturali e ingegneria dell’Università degli studi di Foggia si è discusso di metodi a basso impatto per la protezione sostenibile dei fruttiferi. Giuseppe Cortese, agronomo presso Bayer CropScience e consigliere dell'Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura (ARPTRA) di Bari, è invece entrato nel dettaglio degli elementi correlati alla revisione europea degli agrofarmaci.

Sono state affrontate anche le tematiche relative alle nuove soluzioni sostenibili per il controllo delle malattie del pesco con Mattia Miraglia, technical area manager agricultural solutions BASF Italia e quelle legate alle potenzialità dell'agricoltura 4.0 e della riduzione degli agrofarmaci con Donato Gerin, ricercatore dell'Università Aldo Moro di Bari.

A tutto ciò si è aggiunto un percorso gastronomico che ha allietato i palati dei partecipanti con la novità assoluta, proposta da Villa Cafiero, di un risotto alle pesche guarnito con guanciale e polvere di olive nere disidratate, oltre alla classica e intramontabile sangria che riporta con la mente alle tradizioni dei nostri avi, proposta dalla Cooperativa Coldiretti, cocktail a base di pesca artisticamente realizzati da Leo Minervini (Bar Divino) e, infine, un tocco di dolcezza con i dolcetti a base di confetture di pesca offerti dalla pasticceria Golden di San Ferdinando di Puglia.

Un tavolo tecnico, in un’esplosione di colori e di odori e sotto la competente supervisione di Salvatore Stella, ha mostrato tutta la ricchezza di cui il territorio dispone grazie alla mostra pomologica, che ha rappresentato ben 44 campioni tra pesche, nettarine, percoche, pesche piatte deantocianate, albicocche, susine e mandorle che allietano le nostre tavole in questa lunga parentesi estiva.

Peschè è l’evento dedicato alla regina delle nostre tavole, la pesca. Non poteva mancare la presenza dei produttori locali, La Dulciva srl, Royal Fruit, Michele Alicino, Dascanio srl, Campo Amico, Cooperativa Coldiretti, che hanno offerto il proprio attivo contributo portando in Piazza Giovanni Paolo II i frutti della propria produzione posti in bella mostra lungo un percorso espositivo originale e caratteristico.

Il file rouge di questa edizione è stato quello di proporre una maggiore attenzione al consumo di frutta: il territorio ofantino eccelle per la produzione di frutta di grande qualità e dalle ottime proprietà nutritive. Di contro, però, assistiamo a una flessione verso il basso del consumo della stessa, in modo particolare fra i giovani, sempre più avvezzi a consumare cibo trasformato.

Condotto da Carlo Casamassima, il talk ha alternato momenti più leggeri, con proposte video dedicate a un utilizzo di frutta alternativo, a momenti più tecnici dedicati al mondo agricolo. Tra i contributi della serata, Alessia Riglietti, settore marketing estero della Bio Organica Italia, azienda leader nella produzione di biologico, intervistata da Lucia Angiulli, ha portato all’attenzione della platea un progetto sovranazionale che coniuga tre aspetti fondamentali: il lavoro della terra, l’attenzione per l’ambiente e il rispetto della persona. Attraverso questo progetto, infatti, tramite la creazione di reti ad hoc, viene offerta la possibilità di gestione di terreni abbandonati per una riconversione bio che contempli la possibilità di impiegare nel lavoro fasce di popolazione considerate "fragili".

"Peschè è un racconto - ha commentato Angela Camporeale, presidente Pro Loco e anima organizzativa dell'evento - Il racconto della terra, del lavoro dei nonni, del sudore della fronte, del passaggio generazionale di competenze. È un racconto di amore, di incontro, di vita".

Data di pubblicazione: