Ora il clima sembra favorevole per lo sviluppo delle coltivazioni di pomodoro, ma l'andamento climatico registrato fino metà giugno non ha favorito né l'organizzazione né la produzione, a causa di piogge abbondanti, scarsa luminosità e temperature al di sotto della media stagionale.
Stato attuale delle coltivazioni di pomodori in Basilicata
"Si registra un generale ritardo di circa una settimana nella campagna attuale, dovuto ai frequenti eventi piovosi di fine aprile, maggio e giugno che hanno fatto slittare e interrotto i trapianti, oltre che rallentato la crescita e lo sviluppo delle piante. La programmazione delle date di trapianto è saltata e in alcuni casi, soprattutto nelle zone più tardive, qualche agricoltore ha addirittura rinunciato a mettere a dimora pomodori oppure ridotto le superfici, perché timoroso che, con il troppo posticipo, avrebbe avuto problemi nella raccolta", così commenta Mario Cardone, agronomo esperto in solanacee e operante dalla Basilicata.
E riprende: "Le condizioni meteo avverse registrate per buona parte della primavera hanno contribuito alla diffusione di alcune malattie crittogame, come alternaria, peronospora e batteriosi. In alcuni terreni, per intere settimane non è stato possibile entrare, a causa delle piogge. È ancora presto per stimare l'eventuale riduzione delle rese". (Nella foto a lato, attacchi di peronospora).
Al momento, nella zona del Vulture e dell'alto Bradano, dove in media si coltivano oltre 2mila ettari di pomodoro, i campi si trovano in fase di fioritura e allegagione. "Crediamo di iniziare la raccolta per Ferragosto - riprende l'agronomo - Le coltivazioni sono in netta ripresa, complice il clima ottimale di questi ultimi giorni, il quale, se costante e non eccessivo (non oltre i 35° C), potrebbe tradursi in un recupero del ritardo accumulatosi nella prima parte del ciclo produttivo".