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"Tutti gli occhi ora sono puntati sulla Commissione europea"

Pubblicato un nuovo decreto francese per gli imballaggi in plastica

In Francia, il nuovo decreto che stabilisce il divieto di vendita di frutta e verdura confezionata in plastica è stato pubblicato il 20 giugno 2023. Questo divieto è applicato a partire dal 1° luglio, con un'eccezione per 29 prodotti ortofrutticoli e per la frutta matura.

Questo decreto è in applicazione della legge Agec, che vieta la vendita al dettaglio di frutta e verdura fresca in imballaggi di plastica a partire dal 1° gennaio 2022, ad eccezione di quelli confezionati in lotti superiori a 1,5 kg. La legge prevede deroghe per "i prodotti ortofrutticoli che presentano un rischio di deterioramento se venduti sfusi" / © Chamussy/SIPA.

Questo nuovo decreto fa seguito all'annullamento da parte del Consiglio di Stato, del 9 dicembre 2022, di un decreto pubblicato nell'ottobre 2021 che prevedeva una graduale riduzione dell'elenco dei prodotti ortofrutticoli autorizzati alla vendita in imballaggi di plastica, e concedeva una deroga alla norma fino al giugno 2026 per alcuni prodotti particolarmente fragili.

Il nuovo testo elenca 29 prodotti ortofrutticoli esenti dal divieto perché "presentano un rischio di deterioramento se venduti sfusi", oltre alla frutta matura ("venduta al consumatore finale a piena maturazione") e ai semi germogliati.

Di seguito l'elenco: Indivia, asparagi, broccoli, funghi, patate novelle, carote novelle e carote baby; lattuga, songino, giovani germogli, erbe aromatiche, spinaci, acetosa, fiori commestibili, germogli di fagioli mung; ciliegie, mirtilli rossi, mirtilli rossi e uva spina; frutti maturi;
semi germogliati; lamponi, fragole, mirtilli, more, ribes rosso, bacche di sambuco, acetosa minore e ribes rosso, ribes nero e kiwi.

Gli imballaggi "composti interamente o parzialmente di plastica" restano autorizzati fino al 31 dicembre 2023, per consentire l'esaurimento delle scorte di imballaggi.

Il decreto specifica anche che "restano autorizzati gli elastici necessari per il raggruppamento di frutti o ortaggi, come quelli presentati alla vendita con le cime (ravanelli, carote...) o le erbe aromatiche".

"Questo decreto chiarisce solo i dubbi sollevati dalla decisione del Consiglio di Stato, ma ci auguriamo che sia coerente con la prossima decisione della Commissione europea, su cui tutti gli occhi sono ora puntati", spiega un produttore di imballaggi. La decisione è attesa per la metà di dicembre di quest'anno. "Sarebbe bene avere una normativa uniforme per il sistema europeo e, allo stesso tempo, possiamo legittimamente supporre che il futuro testo europeo sarà equivalente a quello francese".