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Jorge Plaza Herrera: "Gli ultimi trial dimostrano che potremmo essere vicini a eliminare il cancro batterico degli agrumi"

"Temiamo che l'Europa vieti l'importazione dei lime brasiliani a causa del batterio Xanthomonas citri"

Xanthomonas citri, il batterio responsabile del cancro degli agrumi, sta causando seri problemi al settore delle esportazioni brasiliane dei lime di Tahiti, uno dei principali attori nel commercio internazionale di questo agrume.

Jorge Plaza Herrera, da quattro anni produttore di lime in Brasile, ha parlato con FreshPlaza del rapido aumento dei rilevamenti nell'Unione europea di frutta colpita dal cancro batterico degli agrumi che minaccia la continuità delle spedizioni. Si ricorda che la malattia è soggetta alle misure di quarantena del commercio internazionale.

"Negli ultimi mesi, c'è stato un aumento del numero di rilevamenti di Xanthomonas citri nei lime provenienti dal Brasile. La preoccupazione è tale che temiamo che l'Ue possa vietarne l'importazione, il che sarebbe un disastro dal momento che l'Europa è attualmente il mercato più importante per il Brasile. Ecco perché, undici mesi fa, ho avviato una ricerca privata finalizzata a trovare un modo per combattere efficacemente il batterio, in collaborazione con un gruppo di professionisti spagnoli con oltre 30 anni di esperienza nei settori della nutrizione, protezione delle colture e fisiologia delle piante. E abbiamo trovato una soluzione efficace: l'ultima generazione del rame in forma ionica".

"Il rame convenzionale, pur essendo un battericida, non elimina il batterio se già presente nella foglia"
La malattia prospera in condizioni di elevata umidità in combinazione con condizioni climatiche calde. Può essere diffusa dal vento, dalla pioggia o dagli spruzzi d'acqua e può essere trasmessa meccanicamente attraverso l'uso di strumenti contaminati.

"Attualmente, per combattere il batterio Xanthomonas citri, nella maggior parte dei casi i coltivatori ricorrono all'applicazione fogliare del rame convenzionale. Secondo i nostri studi, trial e test di laboratorio, il rame convenzionale, pur essendo anche un battericida, non elimina il batterio una volta che è già stato inoculato nella foglia. Ciò è dovuto al fatto che le particelle di rame convenzionale hanno una dimensione compresa tra gli 800 e gli 8.000 nanometri e, se utilizzate per applicazione fogliare, rimangono sulla foglia sotto forma di piccoli cristalli, che provocano ustioni su foglia e frutto, proteggendo una zona molto limitata della foglia (solo dove cade il cristallo), e lasciando tra i cristalli di rame degli spazi non protetti dai batteri che possono quindi continuare a diffondersi. Inoltre, bisogna tener presente che in caso di pioggia dopo l'applicazione del rame, il trattamento verrà dilavato, lasciando la pianta completamente sguarnita".

"Essendo molto preoccupati per il batterio Xanthomonas citri, i coltivatori spendono molto per le applicazioni di rame, ma in realtà non è la soluzione più efficace al problema. Inoltre, un programma europeo limiterà ulteriormente la quantità di rame utilizzata in agricoltura per unità di superficie. All'Europa è stata concessa una proroga che terminerà nel 2026, che limita le applicazioni a una quantità annua di 4 kg/ha di Cu2+, e quindi all'uso di prodotti con alte concentrazioni di rame".

"A settembre potrebbe essere già commercializzato in tutto il Brasile"
"Dopo diversi test in vivo e in laboratorio con diversi strumenti disponibili sul mercato globale, abbiamo scoperto una formulazione rame-zolfo più avanzata, quello che consideriamo un rame di nuova generazione, che utilizza la tecnologia nanometrica per sfruttare la potenza degli ioni rame. Abbiamo ottenuto dei risultati sorprendenti".

"Il rame ionico viene assorbito attraverso le cavità e il tessuto connettore in ogni parte della pianta, radici e foglie. È in grado di penetrare batteri e funghi per interazione elettrostatica. Una volta all'interno della cellula, gli ioni Cu disattivano l'enzima responsabile della respirazione nella membrana, a cui fa seguito la replicazione del DNA. Pertanto, la produzione (DNA + plasmidi) e il trasferimento genico si arrestano nei punti colpiti, prevenendo così la diffusione dell'infezione".

"Nei trial in vivo, condotti in diverse piantagioni situate nella regione di San Paolo, sono state effettuate due applicazioni fogliari in un intervallo di 7 giorni. I risultati sono stati promettenti, con un'inibizione batterica del 100%. Sebbene i risultati, in termini di effetti curativi, siano stati molto positivi, dobbiamo farli convalidare e documentare da un laboratorio brasiliano, a conferma dell'efficienza tecnica del metodo".

"I trial sono attualmente in corso presso un laboratorio certificato a Porto Alegre, in Brasile. Nel primo test in vitro, il risultato è stato sorprendente: il rame ionico inibisce al 100% la crescita dei batteri, il che conferma che è una formula promettente per controllare il cancro degli agrumi. Il laboratorio sta conducendo ulteriori trial in vivo per dimostrarne l'efficacia come trattamento curativo e definitivo. Avremo i risultati finali entro la fine di luglio".

"Inoltre, il rame ionico può essere utilizzato anche nell’agricoltura biologica".

Per maggiori informazioni:
Jorge Plaza
Europa Agropecuaria
+55 41 99895 9668
[email protected]
www.europaagropecuaria.com

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