In Sardegna, per la prossima stagione delle clementine si stima una riduzione delle rese non inferiore al 50%, a causa di un significativo fenomeno di cascola dei frutticini che, da circa una settimana, sta interessando gli areali produttivi sardi, sia la parte centro-occidentale sia quella sud-orientale dell'isola.
Le motivazioni del fenomeno non sono ancora molto chiare, anche se si ha ragione di credere che ci sia un invitabile collegamento con l'andamento climatico anomalo registrato fino alla metà di giugno, Infatti, abbondanti precipitazioni, forti venti di maestrale ed elevato tasso di umidità hanno caratterizzato buona parte del periodo primaverile, compromettendo le fioriture. Ad aver inciso sulla fertilità del fiore, anche l'assenza di importanti escursioni termiche nei mesi di novembre, dicembre e gennaio.
Frutticini visibili sul terreno
A tal riguardo, abbiamo raccolto due testimonianze di imprenditori locali, da differenti zone della Sardegna, per comprendere meglio l'entità del danno e lo stato fenologico delle piante e dei frutti. Gianluca Puggioni, un agrumicoltore della provincia di Oristano, ci riferisce che nella sua azienda il danno si avvicina al 90%. "Ho 3 ettari di clementine in 3 differenti comuni, distanti tra loro 7-8 km, ma la situazione è uguale in tutti gli impianti. Non è rimasto quasi nulla, sugli alberi. Le varietà colpite sono Comune, Caffin e Mandalate, con un danno economico di circa 40-50mila euro. Per l'arancio, invece, il fenomeno è decisamente inferiore".
Invece, dalla zona di Muravera (Sud Sardegna), Emmanuel Cattoir, un imprenditore di origine belga con circa 10 ettari investiti ad agrumi, commenta: "In pratica ha allegato solamente il primo fiore, quello che poi ci regala i frutti migliori, che al momento si presentano con la grandezza di una ciliegia. Le fioriture successive non sono andate a buon fine. Sono 30 anni che faccio questo mestiere, ma nelle ultime 5 campagne la variabile climatica sta incidendo molto sulle attività agrumicole. Nella maggior parte delle coltivazioni di clementine si vedono i peduncoli dei fiori senza il frutto, che giace, ingiallito, sul terreno. Le perdite economiche ci sono, ma per ora è difficile quantificarle".
E' opportuno precisare che la forte cascola si sta verificando, seppur con entità diverse, sia negli impianti in cui sono stati eseguiti tutti gli interventi agronomici (potatura, trattamenti alleganti con prodotti specifici e regime idrico costante), sia in quelli gestiti in modo meno accurato.