"Stiamo cercando di vendere più albicocche possibili e cerchiamo di farlo all'estero, specie in Germania, perché i retailer di quei paesi pagano circa 20 centesimi al chilogrammo in più rispetto ai buyer italiani". Lo afferma un operatore commerciale del nord d'Italia, che ci ha contattati al telefono venerdì 26 maggio 2023.
"Naturalmente sto parlando di prezzi franco partenza e senza sconti. In Italia invece, sempre tralasciando i costi logistici, ci chiedono anche un 8%, mediamente, di sconto. Non credo che questo modo di fare sia corretto verso i produttori, specie in un periodo come l'attuale, quando il prodotto è scarso e gli agricoltori sono stati falcidiati da grandine, pioggia e, gli amici dell'Emilia-Romagna, pure dall'alluvione".
Foto d'archivio
"Non è che in Germania, ad esempio, i consumatori se la passino meglio che in Italia. Anche loro sono alle prese con una terribile inflazione, eppure i buyer hanno compreso le nostre esigenze e i nostri problemi e si sono resi conto che 20 centesimi non sono speculazione, ma sopravvivenza".
E conclude: "sarà un 'annata con poco prodotto, dato che in Spagna il maltempo ha flagellato diverse zone produttive. Ritengo che la filiera italiana valga ben più di 20 centesimi accordati al kg. E' questione, ripeto, di sopravvivenza".