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L'analisi di Giovanni D'Agati, presidente del Consorzio

Terminata prima del tempo una soddisfacente stagione del mandarino tardivo di Ciaculli

"E' stata una stagione del mandarino tardivo di Ciaculli marcata da un inizio e una fine anticipati. Tutto sommato, la campagna è stata superlativa in termini di volumi, nonostante i valori si siano mantenuti stabili. Pur essendoci stati eccessivi rincari degli input produttivi, dell'imballaggio e del trasporto, i prezzi sono risultati nella media, senza incrementi sul prezzo di vendita al consumatore finale". A sostenerlo è Giovanni D'Agati, presidente del Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli".

Stagione estremamente positiva anche per quanto riguarda la qualità del prodotto. "Questo ci ha permesso di essere apprezzati dal mondo della Grande distribuzione, con la quale operiamo, e non abbiamo registrato problemi di commercializzazione. Anzi, la domanda ha superato l'offerta: tutti i mandarini, fino all'ultimo disponibile, sono stati acquistati. Questo - ribadisce D'Agati - grazie a un corretto prezzo di vendita".

Il mandarino tardivo di Ciaculli è un prodotto storico, di cui si erano perse le tracce. "Oggi, il merito riconosciuto al nostro Consorzio e ai suoi soci è quello di aver saputo rivalorizzare e presentare, in maniera corretta al consumatore, un agrume con il seme, sia convenzionale sia bio, che riesce ancora a emozionare. Se così non fosse, non movimenteremmo l'enorme massa di prodotto che riusciamo a posizionare sugli scaffali della Gdo. Parliamo, infatti, di 4.000-5.000 tonnellate di mandarini distribuite in varie catene distributive, nell'arco di tre-quattro mesi", sottolinea D'Agati.

"L'aspetto che ci penalizza è la logistica, essendo situati in un'isola. E talvolta fatichiamo, con i trasporti, a seguire le modalità e le tempistiche dettate dalla Gdo. Le isole non possono farsi carico di un costo logistico che pone in partenza le imprese che vi lavorano in una condizione non competitiva", evidenzia D'Agati. "Consegnare merci a Trento costa quanto spedirle a Parigi".

A proposito di trasporti, è tornato alla ribalta delle cronache il progetto della costruzione del ponte sullo stretto di Messina. D'Agati commenta: "Prima del ponte, andrebbero sistemate tutte le strade siciliane e italiane. Io punterei maggiormente sullo sviluppo della logistica navale/dei traghetti".

Buone performance anche nel comparto del trasformato
La gamma di derivati e trasformati di mandarino tardivo di Ciaculli è ampia e l'attenzione non manca. "Dalla marmellata al rosolio, passando per la collaborazione con Canella per la creazione del 'Puccini', dove è presente il concentrato di succo del nostro mandarino unito al prosecco".

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