Sebbene il limone venga coltivato in Asia da oltre 2.500 anni, da più di 10 secoli prospera anche nell'area mediterranea, dove è profondamente radicato nella dieta. La Spagna è uno dei Paesi che consuma più limoni. Nel 2021 la cifra è stata di 105mila tonnellate, secondo i dati condivisi dal ministero dell'agricoltura spagnolo nel suo Dashboard on Household Food Consumption. I dati sono simili a quelli del 2019 e sono inferiori del 15% rispetto a quelli del 2020, quando la domanda è aumentata a causa della pandemia.
Le famiglie in cui chi acquista ha più di 65 anni sono state le maggiori consumatrici (42.800 tonnellate nel 2021), seguite dalla fascia di età compresa tra i 50 e i 64 anni (33.000 tonnellate). All'altra estremità dello spettro ci sono le famiglie il cui responsabile degli acquisti ha meno di 35 anni (6.000 tonnellate).
La Spagna è in testa al consumo di limoni in Europa
In Spagna il consumo domestico di limoni è elevato. Secondo il ministero, nel 2021 sono stati consumati in media 2,29 kg di limoni pro capite, una cifra ben superiore alla media Ue di 1,96 kg a persona, secondo i dati Eurostat.
"Dal 2015 sia i consumi internazionali che quelli europei sono cresciuti a due cifre. Nel 2020 la domanda è salita alle stelle a causa della raccomandazione di assumere vitamina C per rafforzare il sistema immunitario contro il coronavirus", afferma José Antonio García, direttore dell'Associazione interprofessionale del limone e del pompelmo (Ailimpo), che raccomanda di scegliere i limoni coltivati in Europa. "I nostri limoni hanno più sapore, sono più sodi e vengono commercializzati con le massime garanzie".
Queste e altre caratteristiche del limone europeo sono evidenziate da Ailimpo nella campagna informativa Welcome to the Lemon Age, sostenuta dall'Unione Europea e volta a promuoverne il consumo tra le nuove generazioni di consumatori in Germania, Francia e Spagna.
Per maggiori informazioni:
Welcome to The Lemon Age
www.thelemonage.eu