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Piantate 2500 piante che saliranno a 6000 in un anno

Un ceraseto alle porte di Milano per la raccolta diretta

Raccogliere direttamente le ciliegie in campo sarà possibile a Milano nel giro di qualche anno. E' stata inaugurata ieri 23 marzo 2022 la prima porzione del ceraseto urbano dell'azienda agricola La Balossa, al parco nord di Milano. L'idea, a cui è stata data il nome CiliegiaMI - è quella di creare un impianto dove i clienti andranno a raccogliere le ciliegie in autonomia, sulla base dell'esperienza dell'azienda Il Frutteto Micheletti di Bergamo.

"Abbiamo creato questo frutteto - raccontano Nicola Micheletti e Matteo Locatelli di CiliegiaMI - selezionando 20 varietà per gusto e consistenza. A oggi abbiamo piantato 2500 alberi e completeremo il frutteto arrivando a 6000 ciliegi entro fine 2023". Le varietà messe a dimora sono diverse e fra le più classiche. Burlat, Ferrovia, Regina, Kordia.

Gli alberi entreranno in produzione al quarto anno e il frutteto sarà aperto al pubblico, così che i cittadini potranno raccogliere direttamente dalla pianta i cestini di ciliegie che prenoteranno su una piattaforma online. "Con CiliegiaMI, vogliamo promuovere una nuova modalità di approvvigionamento, portando la filiera sul territorio e sostenendo al contempo delle collaborazioni con altri agricoltori, favorendo la creazione di una rete di produttori in città".

A sinistra Matteo Locatelli, a destra Nicola Micheletti

Le forme di allevamento sono state studiate in modo che la produzione si possa raccogliere senza scale e che i rami più alti si possano flettere. L'azienda ha comunque un'assicurazione per consentire l'accesso al pubblico al proprio interno.

La pandemia ha fatto registrare un aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta, i produttori che nel 2020 hanno scelto di accorciare la filiera sono aumentati di circa il 5% rispetto all'anno precedente. Mediamente, chi ha adottato il canale della vendita diretta vi destina l'82% della produzione aziendale, diventando così il terzo canale scelto dagli agricoltori, dopo il conferimento a cooperative e consorzi e la vendita a grossisti e intermediari commerciali (dati Cia 2020).