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A colloquio con Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione Lidl Italia

"Grazie a Lidl ortofrutta italiana esportata all'estero"

La Grande distribuzione organizzata si trova fra l'incudine e il martello, con la filiera produttiva schiacciata dagli aumenti e il consumatore con meno soldi da spendere. E anche la Gdo stessa soffre dei rincari. Una delle catene più conosciute in Italia è Lidl che traccia un bilancio del 2021 e descrive alcune sue strategie. Ne abbiamo parlato con Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione & CSR Lidl Italia

FreshPlaza (FP): Come spalmare il rincaro di tutti i costi dei produttori senza penalizzare, da un lato, i fornitori di ortofrutta e, dall'altro, i consumatori?
Alessia Bonifazi (AB): La situazione che sta vivendo il mercato è legata a diversi fattori e rappresenta un momento certamente non semplice. In generale, però, queste condizioni non cambieranno il nostro obiettivo principale, che rimane quello di offrire prodotti al miglior rapporto qualità-prezzo. Continueremo a lavorare con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti, sia in termini di competitività economica che di qualità dell'offerta.

FP: In che modo valorizzate l'italianità dell'ortofrutta?
AB: Come azienda che fa parte di un Gruppo presente in 31 Paesi, facciamo da volano per l'export dei prodotti italiani all'estero. Grazie alle collaborazioni che instauriamo con i nostri fornitori, diamo loro la possibilità di vendere i loro prodotti made in Italy nei supermercati Lidl nel mondo. A ribadire la centralità del reparto FV (frutta e verdura), è bene ricordare anche la nostra partnership con FIGC. Già da qualche anno, infatti, possiamo vantare il titolo di "Fornitore ufficiale di frutta e verdura della nazionale". Infine, Lidl si è impegnata da anni, grazie alla sinergica collaborazione con Banco Alimentare, nella lotta allo spreco. Attraverso un piano strutturato per il recupero delle eccedenze denominato "Oltre il carrello, Lidl contro lo spreco" la frutta e verdura non più commercializzabile, ma ancora buona e sicura, viene infatti consegnata ad enti sul territorio che si occupano di distribuirla alle persone più bisognose.

FP: Come è stato per voi l'andamento del comparto ortofrutta nel 2021? Avete registrato rallentamenti nei consumi?
AB: La pandemia ha spinto i consumatori ad adottare nuovi stili di vita e abitudini di acquisto che hanno impattato su diverse categorie di prodotti, tra cui anche l'ortofrutta. Il 2021 è stato un anno molto diverso, rispetto al 2020: le restrizioni sono proseguite, ma non vi sono stati dei lockdown rigidi come quelli sperimentati nei primi mesi del 2020. Nel corso dell'ultimo anno, quindi, abbiamo osservato una stabilizzazione dei consumi, con un buon trend per la categoria dei prodotti dell'ortofrutta. In particolare, a registrare un periodo positivo è stato principalmente il reparto della IV e V gamma, in controtendenza rispetto al 2020, quando la clientela aveva espresso una predilezione per l'ortofrutta fresca tradizionale

FP: Come si è assestato il comparto ortofrutta in era Covid?
AB: Il comparto ha dimostrato un ottimo livello di resilienza. Come abbiamo visto, alcune categorie di prodotti hanno registrato una crescita più marcata nel periodo più complicato della pandemia, altri invece hanno conosciuto un trend positivo, una volta che i consumatori sono tornati alla vita sociale. Si tratta di andamenti fisiologici dovuti, come detto, in parte allo stile di vita e, in parte, alla normale stagionalità dei prodotti.

FP: Avete novità in vista circa il format del reparto ortofrutta?
AB: Solo pochi anni fa, abbiamo introdotto nei nostri supermercati una novità nel layout espositivo, dando più spazio e visibilità a ogni categoria merceologica, grazie anche all'utilizzo di cartellonistica dedicata, con colori ben distinti che aiutano notevolmente nella ricerca e nella scelta dei prodotti. Il centro di questo restyling era stato proprio il reparto frutta e verdura, notoriamente un simbolo dei nostri store, dato il suo posizionamento all'ingresso dei punti vendita.

FP: Qual è la vostra filosofia di organizzazione per il comparto ortofrutta dei vostri supermercati?
AB: Offrire ai propri clienti frutta e verdura fresche, sicure e di qualità è l'obiettivo che Lidl persegue nell'acquisto di tutti i prodotti ortofrutticoli. Per questo, i controlli e le misure correttive vengono programmati, costantemente monitorati ed eventualmente ottimizzati sempre tenendo in considerazione le più recenti normative di settore. Inoltre, la riduzione dei residui di pesticidi nei prodotti ortofrutticoli ha per noi la priorità assoluta, con l'obiettivo di offrire frutta e verdura con un quantitativo di residui largamente al di sotto dei requisiti di legge e in continua riduzione.