Supermercati e discount confonderebbero deliberatamente i loro clienti con prezzi difficili da confrontare: la frutta o la verdura sfusa è quasi sempre più costosa dei corrispondenti prodotti confezionati. La rivista SUPER.MARKT rbb ha confrontato 50 prodotti diversi e ha riscontrato in diversi casi, delle notevoli differenze di prezzo. In media, le merci sfuse sono risultate significativamente più costose di quelle confezionate.
I limoni sfusi costano oltre il 70% in più rispetto ai prodotti confezionati presso Penny. Le carote biologiche non confezionate della Edeka, di seconda categoria, sono il 66% più costose delle stesse carote in sacchetti di plastica. I peperoni della Rewe, ad esempio, sono disponibili sia confezionati in plastica a 2,58 euro/kg, che sfusi a 4,99 euro/kg.
Questo è intenzionale, spiega il sociologo Oliver Errichiello a SUPER.MARKT: "Le merci confezionate dicono: 'Questo è industriale, è prodotto in serie'... Ciò che appare naturale, cioè che dà l'impressione di venire direttamente dal campo, oggi è molto più invitante per noi. E il prodotto non confezionato, ovviamente, sembra più naturale".
Un'altra difficoltà per i clienti è quella di non poter confrontare facilmente i prodotti perché di solito non si trovano uno accanto all'altro. L'avvocato dei consumatori Annett Reinke si lamenta: "Trovo particolarmente sfacciato quando i prodotti compaiono in altri punti del supermercato e a un prezzo diverso". Inoltre, le diverse dimensioni degli imballaggi rendono difficile confrontare i prezzi, come ad esempio, nel caso dei pomodori. Il cosiddetto prezzo base dovrebbe aiutare, ma spesso è difficile da individuare.
Errichiello è critico rispetto al "tentativo di confondere attraverso elementi stilistici o di design".
Per maggiori informazioni:
Rundfunk Berlin-Brandenburg
SUPER.MARKT