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Mercato ortofrutticolo di Vittoria, bilancio di una stagione tra pochi alti e tanti bassi

Momenti altalenanti, quelli di una stagione orticola siciliana appena conclusa che lascia l'amaro in bocca a tanti produttori della fascia costiera meridionale dell'isola. Ne abbiamo parlato con Giorgio Puccia, commissionario al Mercato Ortofrutticolo di Vittoria, il quale ci ha raccontato il suo punto di vista.


Giorgio Puccia

"Referenze come zucchina e cetrioli hanno visto momenti da dimenticare, con quotazioni fiacche fino a ridursi ai prezzi di produzione - ha spiegato l'esperto - anche se non ci sono stati momenti di invenduto fino alla fine. Non è andata meglio alla melanzana, anzi certamente la situazione è stata peggiore, toccando prezzi così bassi da indurre un produttore ad aprire le serre a un gregge di ovini, per evitare almeno le spese di estirpazione. In realtà si è trattato di un gesto plateale, per dimostrare lo stato di sofferenza del comparto".


Mercato di Vittoria

"Ha fatto la differenza il peperone - ha evidenziato Puccia - che ha salvato quelle aziende che hanno diversificato le produzioni, puntando appunto su più referenze. Qui si sono toccate quotazioni anche superiori ai 2 euro al kg ,che per molte piccole e medie aziende agricole hanno fatto la differenza. Il grande protagonista, comunque, è rimasto anche quest'anno (per valore intrinseco della referenza - ndr) il pomodoro da mensa, che però non ha sempre soddisfatto le esigenze di una produzione pesantemente colpita dalla concorrenza estera e interna: al nord si continuano a costruire serre tecnologiche che tendono a spostare, anche se di poco, l'equilibrio produttivo che vedeva finora preponderante il sud Italia".

Mercuriale 08/04/2021

"E' sempre sotto osservazione la concorrenza estera - ha aggiunto il concessionario - che per quanto ci riguarda resta quella del nord Africa e della Spagna. Quest'ultima, va detto, sta rivedendo al ribasso da diversi anni ormai le proprie estensioni di pomodoro, a favore di altre specie che, come la frutta tropicale (mango e avocado in testa), sono più redditizie e meno problematiche sul piano fitosanitario. A imperversare sui principali areali di produzione del mondo, dal 2014/2015, c'è infatti lo spettro del Tobamovirus che ha rimescolato gli equilibri produttivi un po' ovunque. Certamente, l'esigenza di impiantare coltivazioni a cicli brevi per mitigare gli effetti del TBRFV ha fatto lievitare i costi di produzione".



Mercuriale 30/06/2021 

Non solo. La Spagna sta puntando moltissimo sulla frutta secca, con il pistacchio che non conosce crisi e la cui domanda mondiale è addirittura in crescita, mentre gli Stati Uniti (California) continuano a scommettere sulla mandorla. In entrambi i casi, si tratta di articoli storici per la produzione siciliana, che fino agli anni '70 era il primo produttore al mondo di mandorla. Un primato sacrificato sull'altare, a quei tempi, di specie più produttive come uva e drupacee, specialmente nell'entroterra dell'isola.

Mercuriale 12/07/2021

Tornando al pomodoro, negli ultimi giorni si è assistito a un rialzo dei prezzi, ma i margini a fine campagna sono molto ridotti, perché gli operatori possano ritenersi in qualche modo soddisfatti.

Mercuriale 13/07/2021

"In concomitanza con la mancanza di prodotto nel passaggio tra le produzioni che stanno terminando e quelle che devono ancora arrivare - ha concluso Giorgio Puccia - si è aperta una breve finestra di recupero per i prezzi (con quotazioni comunque non entusiasmanti) per quelle aziende che hanno preferito i trapianti precoci, essenzialmente su varietà plum e ciliegino. Chi si aspettava che, a fronte di una minore disponibilità di prodotto, sarebbe corrisposto un picco di prezzi, è rimasto molto deluso. In conclusione, nessuno quest'anno ha preso la sufficienza piena, se vogliamo dare un volto a questa strana campagna 2020/21".