Nell'ultimo anno, le referenze di uve biologiche hanno creato un giro di affari nel circuito iper/super/libero servizio di oltre 1 milione di euro, con un incremento del 17,6%: nel 2020 gli italiani hanno consumato oltre 181 tonnellate di uva biologica, il 13,8% in più rispetto al 2019.
La richiesta, in costante crescita, è quella di prodotti dalle elevate qualità organolettiche, con una particolare attenzione a croccantezza, dolcezza e aromaticità.
"In quest'ottica - spiega Mauro Laghi, referente commerciale di Brio - offriremo ai consumatori diverse varietà con e senza semi, che non mancheranno di soddisfarne le loro alte aspettative".
Ha preso il via la campagna dell'uva biologica di Brio, realtà specializzata socia di Alce Nero. La prima referenza ad arrivare sugli scaffali della Grande Distribuzione e nei negozi specializzati è la varietà Victoria, a bacca bianca con seme che sarà seguita, a partire da inizio luglio, dalle proposte senza semi disponibili fino alla fine di ottobre.
Dopo Victoria vi sarà un'ampia proposta senza semi: a bacca bianca Superior, Regal e Sublima, mentre per l'uva rossa le varietà Arra 13, Timco, Crimson e Apulia. L'uva bio con e senza semi sarà proposta nel vassoio da 500 grammi interamente in carta, sostituendo quello in plastica.
Brio sarà presente sul mercato come fornitore per la private label delle principali catene della Grande Distribuzione nazionale ed estera e con le linee premium a marchio Alce Nero: "Le prime uve, a bacca bianca e con semi, stanno arrivando sugli scaffali proprio in questi giorni - prosegue Laghi - grazie alle produzioni provenienti dalla Sicilia. A queste faranno seguito le varietà apirene, cioè senza semi, a partire da inizio luglio".
"Grazie alla diversificazione varietale delle produzioni, possiamo offrire al consumatore prodotto fino alla fine di ottobre; nel rispetto della stagionalità, ci muoveremo dalla Sicilia alla Puglia con l'avanzare della maturazione e della raccolta", conclude Laghi.
Per maggiori informazioni
www.briospa.com