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I commenti di alcuni grossisti

Mercati all'ingrosso, da nord a sud manca il 50% degli ordinativi

"I mercati ortofrutticoli all'ingrosso stanno avvertendo le conseguenze della situazione economica incerta che stiamo vivendo. Mancando all'appello alcuni canali commerciali, come ad esempio quello della ristorazione, e venendo meno i mercatini rionali per via della zona rossa, ci troviamo a dover fare i conti con una clientela ridotta del 50%; quindi anche gli ordinativi vengono meno in pari misura, e la situazione è generalizzata per tutto il territorio nazionale". E' quanto dichiara Raimondo Formisano, un operatore del mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani (Salerno).

"Per alcune referenze, come gli agrumi - prosegue Formisano - ci stiamo trovando a dover fare i conti con una maggiore disponibilità di prodotto sul mercato, a scapito delle quotazioni e della richiesta. Altra difficoltà che stiamo riscontrando è che non si riesce facilmente a vendere prodotti di qualità media; c'è richiesta solo per quelli di prima, anche se i consumi non sono entusiasmanti".

FreshPlaza ha intervistato anche un operatore del Mof di Fondi (Latina), il quale riferisce: "I mercati generali stanno lavorando lentamente, mentre la grande distribuzione organizzata (gdo) sta andando meglio, movimentando maggiori quantitativi. Anche l'export va a rilento. Credo che la situazione lavorativa migliorerà quando ritorneranno tutti gli utenti che sono venuti meno in questa fase".

Infine, Mirco Carlini della Carlini Ortofrutta di Verona, commenta: "Anche se la gdo pare che stia lavorando meglio dei mercati all'ingrosso, resta il fatto che i consumi sono calati e che l'intera filiera vive un momento di difficoltà. E' vero che si tende ad acquistare prodotti nei supermercati, ma il carrello della spesa si riempie maggiormente di prodotti che costano meno, con uno scontrino medio in decrescita, perché il consumatore bada al centesimo. Bisogna solo attendere la riapertura di alcuni canali e che riparta il turismo, in modo da incentivare i consumi e far ripartire gli ingrossi. Qui a Verona ci salviamo un pochino per il passo del Brennero che aiuta l'esportazione, ma speriamo in tempi migliori".