"Le persone non si rassegnano al fatto che il clementine Comune, ottimo ed esteticamente perfetto, sia terminato e che ora dobbiamo indirizzarci verso le varietà tardive come Hernandina® e Tang Gold. Con l'estero abbiamo già interrotto le forniture delle clementine ormai da giorni. Nonostante ci giungano diverse richieste da molti mercati italiani, ci limitiamo a fornire soltanto quelli pugliesi, poiché la tenuta del prodotto è davvero ridotta". A spiegarlo è Daniele Martucci, direttore dell'omonima Martucci Srl, società tarantina specializzata nel commercio di agrumi.
Da sinistra: Daniele e Gianni Martucci.
"Il prodotto medio-buono, se conservato a temperatura ambiente, deperisce molto rapidamente, nell'arco di 2-3 giorni dalla raccolta, mentre se mantenuto in celle dotate di sistema a ozono, con assorbimento di etilene e sanificazione a raggi UV, prolunga la sua shelf-life di circa una settimana. Costi che, però, non vale la pena sostenere per un prodotto del genere, anche perché, non potendo assicurare la catena del freddo fino al magazzino di destinazione, è possibile ricorrere a facili contestazioni dei clienti. Per questo motivo abbiamo preferito fornire soltanto buyer regionali, in modo tale che la merce arrivi al mercato interessato nell'aro di poche ore dalla raccolta".
"Malgrado i prezzi di vendita all'ingrosso siano aumentati di poco più di 0,20 €/kg, per il produttore, invece, sono diminuiti, toccando al massimo 0,10 €/kg. Infatti, oltre il 90% delle clementine presenti sugli alberi non è idoneo alla commercializzazione, il che incide in maniera negativa sui costi di raccolta (anche raddoppiandoli), a causa della maggiore selezione in campo da parte degli operai. Addirittura, ci sono contadini disposti a regalare il prodotto, purché le piante vengano liberate dal peso dei frutti. Continueremo fino a quando sarà possibile con il mercato regionale, mentre per tutti gli altri clienti l'appuntamento è fissato per la prossima campagna delle clementine".