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Si e' svolto il Forum della Cdo Agroalimentare

"L'ortofrutta va promossa, non svenduta"

Rinascita, cambiamento e strategie: queste le parole chiave, da declinare nel concreto per ripartire dal cataclisma Covid-19. E con una speranza di fondo che sia il volano per ogni decisione. Questo è scaturito dal Forum della Cdo alimentare, svoltosi venerdì 29 gennaio 2021. Vi ha preso parte quasi un migliaio gli imprenditori e operatori del settore agroalimentare, collegandosi online: presenti virtualmente anche imprenditori da Stati Uniti, Francia e Spagna; per loro era stato approntato un sistema di traduzione simultanea.

Parte dello staff della Cdo Agroalimentare e un relatore

Fra gli ospiti della sessione mattutina, anche Claudio Mazzini di Coop Italia. "Promuovere l'ortofrutta svendendola, come a volte vedo fare, è svilente. anzi, è proprio folle. Noi quest'anno abbiamo nuovamente toccato con mano che un prodotto buono da mangiare e con qualità ripetuta nel tempo, viene acquistato anche se costa il 35% in più rispetto al prodotto standard. E' il caso dell'uva da tavola senza semi: l'accordo di filiera ci garantisce un'approvvigionamento non solo continuo, ma costante nella qualità. Il consumatore trova l'uva di oggi buona come quella di ieri e come quella di domani. Tale garanzia ha permesso al prodotto di raggiungere notevoli numeri in fatto di volumi".

Claudio Mazzini

"Ripartire non basta: rinascita, cambiamento e strategie agroalimentari al tempo del Covid-19" era il tema e, come conferma il presidente della Cdo Agroalimentare Camillo Gardini, "le preoccupazioni per l'attuale situazione non mancano ma, al tempo stesso, non vengono meno la speranza e le idee per una rinascita concreta. Il sistema agroalimentare italiano, declinato in tutte le filiere, ha dato prova di quanto sia indispensabile per la società e soprattutto quanta caparbietà e determinazione abbia per non fare mancare mai prodotti di qualità sugli scaffali della distribuzione".

Camillo Gardini

Gianluca Rossi, che coltiva 13 ettari di lattuga con il floating system in provincia di Ravenna (cfr. FreshPlaza del 12/04/2019), non ha dubbi: "Non bisogna avere paura dell'innovazione, anche nei momenti difficili. A breve noi ripartiremo con la produzione, dopo la pausa invernale, e abbiamo l'obiettivo di consolidare le posizioni della nostra lattuga. Si tratta di un prodotto che permette un notevole risparmio idrico, anche se qualcuno pensa il contrario, e l'abbattimento della maggior parte dei trattamenti fitosanitari".  

Al centro, Gianluca Rossi

Sempre nella mattinata è intervenuto Giuseppe Campisi, presidente della Opac di Siracusa. "Il mercato degli agrumi, nell'ultimo anno, ha conosciuto alti e bassi, ma la nostra realtà è riuscita a mantenere elevati standard su tutti i fronti. Fra le novità che hanno riscosso ottimi riscontri, cito i trasformati di lime coltivato sotto serra".

Stefano Galli di Nielsen ha spiegato che solo nella seconda parte del 2021 sarà possibile una piccola ripresa dei consumi. Il settore Horeca subirà più delle altre filiere le restrizioni legate alla pandemia.

Circa le dinamiche degli acquisti, Mazzini ha precisato: "Gli italiani sanno risparmiare, e in periodo di crisi rinunciano a molto, ma non al cibo di qualità. Il Covid ha accelerato alcune tendenze già esistenti, vale a dire le difficoltà delle grandi superfici come gli ipermercati e l'aumento delle vendite online. Il problema di quest'ultimo canale sta nel fatto che le consegne hanno costi non indifferenti e non si può pensare di sfruttare i riders, coloro che effettuano le consegne, per risparmiare e portare nelle case prodotti allo stesso prezzo della spesa al supermercato. La crescita è sostenibile solo se lo è per tutti".