L'export dei pomodori dal Belgio procede bene, al momento. Tuttavia, nonostante la domanda elevata, i prezzi permangono piuttosto bassi. "C'è molta domanda e riusciamo a vendere ottimi volumi in Spagna e Italia. Attualmente, l'offerta da Paesi Bassi e Belgio è ampia e ciò deprime le quotazioni. Tuttavia, dalla settimana scorsa si è notata una ripresa dei prezzi". A sostenerlo è Philippe Degré, della belga Rotom Tomatoes.
Peter Parms, Tom De Winter e Philippe Degré di Rotom Tomatoes
"Quando si è scatenata l'epidemia di Covid-19 in Europa temevamo un calo nell'export, a causa dello stop agli spostamenti e della chiusura dei mercati. Nonostante le misure adottate dai diversi paesi, il calo della domanda non è stato così marcato. Fortunatamente, i mercati precoci sono rimasti aperti e, negli ultimi mesi, siamo riusciti a vendere molti pomodori all'Europa meridionale".
"I nostri mercati d'esportazione più importanti sono Spagna e Italia. In Spagna sono popolari soprattutto i pomodori a grappolo, gli insalatari e i nostri pomodori cuore di bue. Inoltre, ci vengono richieste anche molte specialità, come i pomodori San Marzano e Torrino. Ma esportiamo anche alcuni volumi di peperoni e i pomodori snack Papritom".
Quest'anno, per quanto riguarda la qualità dei pomodori, l'esportatore di considera soddisfatto. "I pomodori hanno sperimentato una buona stagione di crescita. Colore, dimensioni e sapore sono molto buoni, in questa stagione. Di conseguenza, non stiamo registrando alcun reclamo".
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Philippe Degré
Rotom Tomatoes
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