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Focus sul mercato mondiale dei limoni

I limoni prodotti nell'emisfero nord, in Spagna, Italia e Turchia, stanno terminando prima quest'anno. Sul mercato europeo la domanda è elevata, mentre ci sono meno volumi rispetto all'anno scorso. L'aumento della richiesta ha a che vedere con il Coronavirus, perché il frutto ha un ricco contenuto di vitamina C. Argentina e Sudafrica - i due Paesi che rappresentano la maggior parte delle esportazioni sul mercato europeo - hanno già cominciato. In Europa i prezzi favorevoli e l'inizio anticipato della stagione rappresentano un'ottima opportunità per queste nazioni.

Per le prossime settimane il Nord America, oltre all'arrivo dei limoni della California, si aspetta anche alcuni quantitativi dall'Argentina (dal 2018 il Paese può nuovamente accedere al mercato nordamericano) e dal Messico. Alcuni commercianti si chiedono se la domanda terrà o se a breve saranno inondati dai limoni. Sembra che in futuro anche la Cina diventerà un importante esportatore di limoni.

Argentina: nonostante l'anno di bassa produzione, l'export di limoni è in crescita
Quest'anno gli argentini hanno cominciato prima con i limoni. La stagione è iniziata a marzo con le prime esportazioni in Russia, Ucraina e Canada. Poi ad aprile sono seguite le esportazioni verso gli Stati Uniti e all'inizio di maggio quelle in Europa. La Russia e l'Europa rimangono le destinazioni più importanti, ma con la riapertura del mercato americano nel 2018, il Paese si impegnerà molto per incrementare le sue quote. Le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno subito un po' di ritardo a causa delle misure adottate contro il Coronavirus e, in particolare, dalle restrizioni preventive imposte dall'Argentina.

I coltivatori non hanno avuto nulla di cui lamentarsi per il clima, che ha garantito un buon raccolto. Tuttavia, i volumi risultano essere un po' più bassi rispetto all'anno scorso, perché l'Argentina sta sperimentando un anno di bassa produzione. In ogni caso, i volumi di esportazione dovrebbero aumentare a 300mila tonnellate per questa stagione. Si stima che il raccolto totale sarà di 1,8 milioni di ton per la campagna 2019/20, la maggior parte del quale sarà destinato alla produzione di succo di limone concentrato e olio.

Sudafrica: sprint all'inizio della stagione per l'export di limoni
Il settore sudafricano dei limoni è molto cauto al momento per quanto riguarda le prospettive di esportazione. Attualmente, in viaggio ci sono grandi volumi, provenienti dal Sudafrica e dall'Argentina, che potrebbero mettere sotto pressione il mercato. Le stime d'esportazione attuali sono di 27,1 milioni di cartoni (da 15 kg), vale a dire 5 milioni in più rispetto all'anno scorso, principalmente a causa di un'espansione della superficie coltivata. Anche se l'aumento del numero di nuovi limoneti è rallentato, oltre il 43% della superficie sudafricana coltivata ha alberi di età pari o inferiore a quattro anni.

La stagione è cominciata in anticipo quest'anno, con uno sprint. Rispetto al 2019 è stato spedito più del doppio dei limoni, gran parte dei quali sono già andati in Medio Oriente, dove c'è una domanda di limoni precoci. Dopo anni di forte richiesta dalla Russia, quest'anno si è registrata una flessione. Gli sviluppi economici in questi Paesi produttori di petrolio preoccupano alcuni esportatori perché danno incertezza sul modello di consumo. Il Sud Est asiatico è attualmente una delusione per gli esportatori, ma si spera che il normale modello di consumo venga presto ripristinato. Inoltre, gli esportatori in Sudafrica stanno tenendo conto delle crescenti esportazioni di limoni dalla Cina.

La resa media per i coltivatori di limoni sudafricani 15 anni fa era di 2.000 ZAR (100 euro) per ettaro. Tale cifra è salita a 17.000 ZAR (850 euro), poi è scesa a 11.000 ZAR (550 euro) e l'anno scorso è di nuovo aumentata a 12.000 ZAR (600 euro).

Paesi Bassi: il prezzo può reggere?
Ora che Spagna e Italia si stanno avvicinando alla fine della stagione dei limoni e la Turchia non può più esportare il prodotto, i commercianti si stanno preparando ai limoni in arrivo dall'emisfero sud. All'inizio di maggio è arrivata al porto di Vlissingen la prima nave refrigerata che trasportava limoni argentini, facendo scalo a San Pietroburgo. Ci sono commercianti che guardano con ottimismo alla prossima stagione, mentre ce ne sono altri che mantengono una visione più realistica. Lo scenario positivo che conta sul perdurare di una domanda elevata nel settore al dettaglio e sulla riapertura del canale Horeca in estate, con un'annata di produzione più bassa e di prezzi più alti, contrasta con il timore di un surplus di limoni in arrivo dal Sudafrica e dall'Argentina. Infatti, le quotazioni potrebbero andare sotto pressione perché il Sudafrica dovrebbe esportare più volumi in Europa grazie alle nuove piantagioni e che l'Argentina segua lo stesso andamento.

Germania: la domanda elevata porta a un finale anticipato della stagione spagnola
Intorno al periodo di Pasqua, la domanda di limoni in Germania era molto alta, come negli anni passati. Quest'anno si è osservato, tuttavia, un ulteriore aumento. Un commerciante ha dichiarato: "Ciò ha a che fare con l'elevato contenuto di vitamina C del limone, che rafforza il sistema immunitario in modo dimostrabile. A causa del Coronavirus c'è una domanda extra per questo tipo di prodotti, limoni compresi".

L'aumento della domanda si ripercuote sulla situazione delle vendite. "Anche se c'è una carenza di limoni, la capacità di stoccaggio e di imballaggio non è stata sufficiente per un certo periodo di tempo. L'urgente necessità di grandi quantitativi di limoni ha portato a un rapido calo delle scorte di agrumi spagnoli". Ciò vale sia per i limoni convenzionali che biologici della varietà Verna, importati principalmente dalle regioni spagnole di Murcia e Malaga. Per questo motivo si prevede anche una fine prematura della stagione spagnola.

Normalmente dopo il prodotto spagnolo arriva quello argentino, ma la situazione in Argentina attualmente è difficile da valutare. "Da questa nazione importiamo la varietà Eureka. Apparentemente i volumi disponibili sono abbondanti, ma lo sapremo solo quando il prodotto sarà in arrivo nei container".

Svizzera: le vendite di limoni biologici raggiungono un livello record
In Svizzera le vendite di limoni biologici nel commercio al dettaglio hanno raggiunto un nuovo record nel mese di marzo. In media sono state vendute 161 tonnellate di limoni biologici a settimana, il 47% in più rispetto a febbraio 2019 e il 53% in più rispetto a marzo 2019. Per contro, secondo l'associazione agricola BLW, la quota di mercato dei limoni biologici è rimasta pressoché invariata al 42%.

Francia: transizione verso l'emisfero sud
Attualmente i limoni si vendono bene in Francia, soprattutto per le proprietà benefiche del frutto. La stagione spagnola è quasi finita. A causa delle eccessive precipitazioni registrate durante la primavera, in Spagna ci sono stati alcuni problemi di qualità, ma sono stati risolti più avanti nella stagione. Ora sul mercato stanno arrivando prodotti di Sudafrica e Argentina.

Spagna: i limoni Verna stanno finendo prima in questa stagione
La follia delle settimane scorse, con domanda e prezzi estremamente elevati per i limoni, si è ormai conclusa. Il Coronavirus continua a influenzare pesantemente la domanda, anche se continua a essere difficile vendere frutti di seconda categoria e limone di grande calibro. La Spagna è passata completamente dalla varietà Primafiore alla Verna, la cui resa dovrebbe essere inferiore del 30-40% rispetto all'anno scorso. Quindi la stagione si concluderà prima.

Ci sono molti limoni di grandi dimensioni perché sugli alberi ci sono meno frutti. Anche se in queste settimane i prezzi sono diminuiti, restano comunque favorevoli per i coltivatori (da 0,72 a 0,85 euro/kg). In Europa, i prezzi elevati hanno incoraggiato gli argentini e i sudafricani a esportare prima sul mercato europeo. I primi limoni dall'Argentina sono arrivati all'inizio di maggio.

Italia: più domanda, meno limoni
In questa stagione, in Sicilia la produzione di limoni ha toccato il livello più basso degli ultimi 15 anni. "Per tutto il 2020 il prezzo di vendita è rimasto alto, con una media di 0,75 euro/kg – sostiene un coltivatore siciliano – I nostri limoni vengono inviati in Nord Italia, Francia, Austria, Germania e Paesi Bassi. I problemi con la patologia fungina del Mal secco persistono".

Gli stock di limoni nell'areale di Siracusa sono diminuiti a causa delle avverse condizioni climatiche della stagione precedente, ma la domanda di questi limoni è in crescita. Ciò è, in parte dovuto, a una riduzione delle importazioni dalla Spagna. I prezzi all'origine sono nell'ordine di 0,75-0,95 euro/kg. Molti imprenditori negli areali siracusani stanno investendo nella coltivazione del limone e ne stanno ampliando la superficie coltivata. Questi nuovi limoneti entreranno in produzione solo tra 3-4 anni.

In Calabria la raccolta dei limoni Primofiore continuerà ancora per due settimane. La stagione è stata prolungata di 30 giorni a causa delle piogge della scorsa settimana. La campagna 2019/20 è stata positiva grazie all'aumento della domanda sul mercato. I prezzi di vendita si aggirano intorno a 1,20-1,30 euro/kg, ma ci si aspetta un aumento di 0,20 euro tra una settimana in quanto la disponibilità continua a diminuire.

Turchia: 10.000 tonnellate approvate per l'export
L'esportazione di limoni dalla Turchia era stata interrotta fino ad agosto 2020, come misura preventiva contro il Coronavirus. Ma così non sarà: 10.000 tonnellate sono approvate per l'export. Altre notizie a riguardo saranno disponibili la prossima settimana. 

Cina: le esportazioni di limoni dalla Cina sono in aumento
In Cina le esportazioni di limoni sono aumentate parecchio negli ultimi tempi. A causa del Coronavirus, i consumatori stanno cercando di acquistare più prodotti che contengono vitamina C. Di conseguenza, anche la domanda di limoni è aumentata e in queste settimane il loro prezzo ha mostrato un incremento. I limoni cinesi si coltivano principalmente a Chongqing e nel Sichuan.

Stati Uniti: una domanda al dettaglio elevata per i limoni
Sul mercato statunitense i limoni provengono attualmente da due regioni. Innanzitutto dalla California, che ha il secondo distretto in produzione. La California può produrre limoni tutto l'anno. In secondo luogo c'è il Messico da dove arriveranno sul mercato grandi volumi di limoni tra 3 o 4 settimane. I messicani rimangono sul mercato per 9 mesi. Anche l'Argentina, e in misura limitata l'Uruguay e il Cile, esportano limoni verso il mercato americano.

In passato l'attività di ristorazione assicurava un costante acquisto di limoni, ma a causa della chiusura di questo settore molti prodotti ora restano nei magazzini. La domanda da parte del settore al dettaglio ha registrato, invece, un forte aumento. Se sul mercato dovessero arrivare grandi volumi di limoni messicani, le scorte sarebbero elevate e i prezzi diminuirebbero.

Australia: espansione per il mercato interno
In Australia i limoni si coltivano per tutto l'anno. La superficie coltivata ad agrumi sta aumentando, ma la maggior parte degli alberi di limone sono ancora in fase di crescita. La scorsa stagione si sono coltivate 48.232 ton di limoni (compreso il lime). Il 79% era costituito da limoni e solo il 7% del totale era destinato al mercato del fresco. La scorsa stagione sono state importate 4.000 ton, ma con l'espansione della superficie, soprattutto nel Queensland, il Paese spera di ridurre questi volumi d'importazione. Il settore vede ancora molte opportunità di crescita nel mercato interno.

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