Recentemente, il Dipartimento statunitense all'agricoltura ha pubblicato una previsione sulla produzione ed esportazione globale di uva da tavola per la stagione 2019/20, prevedendo un incremento del 4%, a 23,4 milioni di ton. Questa crescita è principalmente dovuta agli incrementi registrati nelle produzioni di Cina e India, che riescono a compensare le perdite registrate nella UE, dovute alle forti piogge.
Cina: qui si stima un aumento nella produzione di 900mila ton, fino a 10,8 milioni di ton. Questa fornitura più grande dovrebbe stimolare le esportazioni, che potrebbero aumentare di 30mila ton e raggiungere le 320mila ton. Tali spedizioni sarebbero destinate prevalentemente a Thailandia e Vietnam. Al contempo, le importazioni dovrebbero diminuire leggermente fino a 250mila ton.
India: la produzione di uva da tavola dell'India dovrebbe aumentare di 200mila ton, fino alla cifra record di 3 milioni di ton. Il calo nella fornitura di frutta d'esportazione di qualità comporterà con tutta probabilità una riduzione di 27mila ton, fino a 220mila ton.
Turchia: si stima che la produzione turca aumenterà leggermente fino a raggiungere i 2 milioni di ton. Le esportazioni dovrebbero rimanere invariate a 180mila ton, dato che la mancanza di nuove varietà richieste dai consumatori limita la domanda estera.
Unione Europea: si prevede che la produzione di uva da tavola dell'UE diminuisca di 220mila ton fino a 1,4 milioni di ton. Al contempo, ci si aspetta che la domanda si conservi a 690mila ton, mentre le esportazioni dovrebbero restare a 78mila ton.
Stati Uniti: si stima che la produzione degli Stati Uniti rimarrà stabile, a 998mila ton. E' previsto un calo di 23mila ton nelle esportazioni, fino a 345mila ton, a causa di una domanda più bassa proveniente dal Messico. Le importazioni dovrebbero raggiungere la cifra record di 645mila ton.
Perù: la produzione del Perù dovrebbe raggiungere le 648mila ton. Con un andamento simile, le esportazioni dovrebbero aumentare di 16mila ton e attestarsi a 400mila ton, con la maggior parte delle spedizioni dirette negli Stati Uniti.
Cile: la produzione del Cile dovrebbe diminuire di 26mila ton, fino a 809mila ton, principalmente a causa del clima secco. Si stima un calo nelle esportazioni di 20mila ton, fino a 640mila ton.
Russia: in Russia, la produzione di uva da tavola dovrebbe rimanere stabile a 21mila ton. Al contempo, le importazioni dovrebbero diminuire di 10mila ton, fino a 280mila ton.
Sudafrica: per la produzione sudafricana si stima un incremento di 12mila ton, fino a 310mila ton. Ci si aspettano forniture più grandi e una domanda più elevata dai mercati asiatici; ciò fornirà una leggera spinta alle esportazioni, che dovrebbero aumentare di 10mla ton e raggiungere le 285mila ton.
Australia: nella produzione di uva da tavola dell'Australia, si prevede un aumento di 30mila ton, fino a 240mila ton. La fornitura più abbondante dovrebbe risultare in un aumento del 20% nelle esportazioni. Negli ultimi 5 anni, l'Australia ha esportato normalmente ogni anno oltre il 60% della sua produzione.
Fonte: simfruit.cl