"Negli ultimi due anni – continua – la clientela (chi non vuole rinunciare all'uva da tavola anche in controstagione, acquistando merce dell'oltremare, ndr) si è sempre più raffinata, cercando maggiormente uva di qualità e che sia anche bella da vedere, senza guardare al prezzo: l'uva è uno sfizio edonistico, non viene comprata per fame, ma per piacere".

Un momento al mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Verona.
Accanto alla bianca d'oltremare troviamo anche dell'uva nera, ovviamente sempre d'importazione dall'emisfero Sud. "Dal Sudafrica – spiega Scaravonati – importiamo dell'Alphonse Lavallèe, venduta a 13 euro al collo (poco meno di 2,90 euro/kg), mentre a brevissimo è atteso l'arrivo di un'altra varietà, sempre nera, però di origine Cile: le Ribier, che si stima verrà venduta sui mercati a 15 euro al colle. Dal Perù arriva invece della Red Globe: un buon prodotto scambiato a 22 euro al collo (stavolta però da 8 chili = 2,75 euro/kg).
"La stagione d'importazione dell'uva da tavola – conclude – sarà ancora lunga e durerà ancora un mese abbondante"; in generale "il mercato è stabile e quest'anno non è stata una stagione prepotente; lo svolgimento risulta tranquillo, con volumi costanti", al netto della scarsa offerta registrata ai primi di marzo.