Cenere vulcanica: sospesa la raccolta degli agrumi nella piana di Catania, si spera nella pioggia
"Il problema è uno strato impercettibile di cenere vulcanica, quasi invisibile ad occhio nudo" spiega Giovanni Pappalardo, presidente della federazione provinciale catanese di Coldiretti. Un velo sottile di polvere nera, che si riesce ad avvertire con il passaggio delle dita e che può causare danni al raccolto. In particolare una volta che i frutti vengono ammucchiati all'interno delle cassette.
"Si crea una bruciatura della parte esterna dell'agrume, causata dalla fuoriuscita dell'olio essenziale" spiega Corrado Vigo, presidente dell'ordine degli agronomi.
La cenere con la sua consistenza abrasiva e l'eventuale contatto potrebbe quindi mandare tutto in marcescenza.
A confermare lo stop della raccolta è l'organizzazione Pannitteri & Co, che raccoglie 30 produttori della provincia di Catania per una fetta di territorio pari a circa 1.600 ettari.
"In passato ci sono state eruzioni che hanno creato danni ben maggiori di oggi" affermano dall'azienda. Con la raccolta sospesa, adesso ci sarà da capire se le particelle si rimuoveranno da sole. Una soluzione potrebbe arrivare dal cielo: "La speranza è che piova. L'acqua infatti lava gli alberi e di conseguenza elimina la cenere dai frutti". (Fonte: catania.meridionews.it)
Da altri pareri raccolti da FreshPlaza, sembrerebbe comunque che i danni, almeno finora, non siano rilevanti. Bisognerà vedere se le ceneri vulcaniche si intensificheranno o meno nei prossimi giorni. A quel punto si faranno altre verifiche.