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Invecchiamento della popolazione e riconversione del settore retail: il caso del Giappone

La popolazione giapponese continua a invecchiare: nel 2014, il 26,7% della popolazione aveva più di 65 anni e il numero degli over-65 superava quello della fascia di età di persone comprese tra gli 0 e i 14 anni. Negli anni Cinquanta del Novecento, l'età media della popolazione giapponese era invece intorno ai 50 anni.


Nel grafico: la distribuzione delle fasce d'età nella popolazione giapponese negli anni 1977-2030.

La crescita economica, in una simile situazione demografica, risulta ostacolata. Sono infatti sempre meno le persone che lavorano: tutto ciò con conseguenze negative per quanto riguarda la produttività. Inoltre, l'invecchiamento della popolazione corrode le risorse delle finanze pubbliche e degli ammortizzatori sociali a causa del continuo aumento dei costi destinati alle pensioni e all'assistenza sanitaria.

In questo scenario, le aziende giapponesi hanno sviluppato enormi capacità in materia di innovazione. Alcune società specializzate nei beni di largo consumo vedono il segmento senior come un fattore chiave dell'economia.

La più grande catena di supermercati del Giappone, il gruppo Aeon, per esempio, ha sviluppato una strategia rivolta a un pubblico anziano denominata "Grande Generazione (GG)". Tra le diverse iniziative messe in atto c'è il lancio di una gamma di prodotti di biancheria intima destinata alle donne over-60, con prodotti che ben si adattano alle forme del corpo femminile di questa fascia di età. Si è poi puntato sul cibo, cercando di migliorare i piatti rendendoli più sani e adatti a un pubblico di una certa età.

Alcuni rivenditori stanno invece offrendo servizi di consegna a domicilio per le persone anziane, incrementando le ordinazioni telefoniche e online. Alcuni stanno addirittura proponendo il porta a porta per la vendita di compresse e medicine.

In base alle previsioni, la stessa sorte del Giappone toccherà, nel futuro, a molti altri Paesi tra cui Germania, Italia, Polonia, Spagna e Paesi Bassi. Questi cinque paesi rappresentano da soli il 48,6% della popolazione dell'Unione Europea e il 47,9% del suo Prodotto Interno Lordo (PIL).


Nel grafico: analogie tra l'evoluzione demografica della popolazione giapponese e altri venti paesi (clicca qui per un ingrandimento).

La Francia, invece, riuscirà a salvarsi da questa tendenza all'invecchiamento della popolazione: la popolazione infantile è infatti destinata a crescere e si prevede un picco nel 2024.

Tutti i Paesi a rischio invecchiamento dovrebbero trarre insegnamento da quanto sta accadendo in Giappone. Dovrebbero cominciare a pianificare in modo migliore il mercato del lavoro e dedicarsi di più all'innovazione, come per esempio cominciare a studiare nuove linee di prodotti destinate a un target over-65 e strategie di vendita al dettaglio che riescano a mantenere gli incassi agli stessi livelli attuali.

E' inoltre importante considerare che, invecchiare non sono solo i Paesi con una economia consolidata, ma anche quelli in via di sviluppo: la Cina, a causa della sua vasta estensione, registra un numero di over-65 che è di 5 volte superiore rispetto a quello del Giappone; in India, nonostante i giovani siano ancora assai numerosi, il numero degli over-65 è il doppio di quelli presenti in Giappone. 

Entro il 2030 si stima che il numero degli over-65 presente nei Paesi in via di sviluppo ed emergenti sarà di 828 milioni. L'invecchiamento della popolazione è dunque un problema di ordine globale che va necessariamente affrontato. Una sfida che non può essere ignorata.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: www.blog.euromonitor.com