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Tra le idee innovative nate con la Green Economy in Toscana

"Peperoncini "in verticale", fiori commestibili salva-ambiente e sistema Vetiver"

La Toscana ha messo in campo alcuni straordinari esempi di "creatività e sostenibilità" all'interno del salone "Lavorare con la Green Economy" allestito al Mandela Forum di Firenze per assecondare la presentazione del Dossier "Lavorare e vivere green in Italia", elaborato in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente proclamata dall'ONU. All'evento hanno partecipato diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al Presidente Nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo e Regionale, Tulio Marcelli, e ai Ministri dell'Ambiente, Gian Luca Galletti e dell’Agricoltura, Maurizio Martina.

Numerose le idee innovative nate con la Green Economy in Toscana: ad esempio quella dei peperoncini "in verticale" e dei fiori commestibili salva-ambiente e paesaggio, lanciati dall'azienda Carmazzi di Torre del Lago (LU), la prima impresa florovivaistica italiana certificata Iso 1400, che annovera anche le certificazioni Iso 9001 e GlobalGAP a marcare un profilo votato al rispetto totale dell'ambiente, del risparmio energetico e della tracciabilità.

Una filosofia che rispecchia l'eccellenza delle varietà di peperoncini che Marco Carmazzi ed il suo giovane rampollo, Giacomo, producono in Versilia. L'azienda ha sviluppato una tecnica di "muri verticali" adatti ad ogni ambiente, dal balcone alla finestra, dove poter coltivare i peperoncini, ma anche ortaggi e fiori.



Insieme allo scopo alimentare come nel caso dei peperoncini, i muri verticali hanno funzione di mitigare le brutture urbanistiche e rendere più vivibili e più belli gli spazi urbani. Le piante utilizzate per gli orti "verticali" rimangono piccole in maniere naturale senza l'apporto di fitoregolatori secondo i criteri previsti dalle certificazioni.

L'Azienda Carmazzi leader da anni nel settore del biologico e specializzata anche nella produzione del peperoncino, collabora con l'Accademia Italiana del Peperoncino e ha una collezione (M. Biagi) di oltre 800 varietà piccanti e pregiate, tra cui alcune con marchio registrato, oltre a quelle comuni ed ornamentali.

Sempre in Toscana, Valentina Rappelli, giovane imprenditrice massese, ha avviato un sistema di bioingegneria usando il vetiver, una pianta capace di prevenire e contrastare fenomeni franosi, smottamenti e frane sostituendosi al cemento.

Il Sistema Vetiver è una soluzione sicura, efficace ed a basso costo, applicabile in una enorme varietà di luoghi e situazioni diversi; è dinamica quindi adattabile al modificarsi delle condizioni e al trascorrere del tempo. Il Comune di San Miniato è stato uno dei primi comuni italiani a sperimentare l'applicazione del vetiver con ottimi risultati.

Il vetiver ha la caratteristica di possedere un apparato radicale molto profondo che può raggiungere addirittura cinque metri; è estremamente resistente, si adatta a qualsiasi clima, le sue radici sono sottili, omogenee e molto forti e, proprio per queste caratteristiche, sono capaci di fissare qualsiasi terreno.