I limoni rallenteranno la produzione di agrumi dell'emisfero sud
Le proiezioni provengono dal sommario preliminare di una teleconferenza tenutasi questa settimana tra l'Associazione degli Esportatori di Frutta dell'Emisfero Sud (SHAFFE) e l'Associazione Ortofrutticoli Europei Freshfel, e sono state rilasciate in una newsletter dall'Associazione dei Coltivatori di Agrumi del Sudafrica.
Le previsioni sono relative agli agrumi freschi, con cifre fornite dai rappresentanti dell'industria SHAFFE da Argentina, Uruguay, Sudafrica, Perù, Cile e Australia. L'associazione non comprende il Brasile, che è il più grande produttore di arance al mondo ma si concentra principalmente sulla trasformazione in succo.
Il calo previsto è dovuto principalmente ad una riduzione del 25% nel raccolto dei limoni, provocata dalle condizioni climatiche sfavorevoli che hanno interessato il più grande esportatore di frutta: l'Argentina. E' previsto che i volumi d'esportazione diminuiranno rispetto alle 275.000 tonnellate dell'anno scorso, fermandosi a 200.000 tonnellate nel 2014.
Nel vicino Uruguay, sia le esportazioni di limoni che quelle di arance aumenteranno di oltre il 40%, insieme ad un incremento del 30% nelle spedizioni dei mandarini easy peeler (a facile sbucciatura). Complessivamente, è previsto che la nazione incrementi le sue esportazioni agrumicole totali del 38%.
La teleconferenza ha evidenziato un traguardo atteso per il settore degli agrumi peruviano che è sulla buona strada per oltrepassare per la prima volta le 100.000 tonnellate nelle esportazioni, rappresentando un incremento del 10% anno su anno che si concentra principalmente sui frutti easy peeler.
Il sommario ha riferito che i coltivatori cileni prevedono una diminuzione delle arance precoci Navel e quindi, è prevista una riduzione del 10% nella produzione di arance e nelle esportazioni. Il Cile prevede anche una riduzione del 5% nelle esportazioni di easy peeler.
Le previsioni australiane devono ancora essere confermate in via definitiva, mentre le stime del Sudafrica non sono state ancora fornite.
Complessivamente, la maggior parte dei raccolti di agrumi dell'emisfero sud appaiono piuttosto stabili, nonostante la riduzione prevista per le esportazioni di limoni (9%) e pompelmi (6%). Le esportazioni di easy peeler aumenteranno del 9% e le spedizioni di arance i manterranno stabili.
Situazione emisfero nord
Anche i rappresentanti di Stati Uniti, Turchia e Spagna hanno partecipato alla teleconferenza, mentre l'ufficio amministrativo ha ricevuto informazioni dall'Italia.
Il feedback a parte del mercato europeo riferisce circa una campagna degli agrumi difficile e con arance di piccolo calibro e di "qualità neutra". Si riporta anche un clima estremo, caratterizzato da alte temperature che hanno influenzato sia la fornitura sia la richiesta.
In Russia, la competizione dalla Turchia ha imposto un incremento delle esportazioni verso le nazioni dell'EU per i coltivatori spagnoli dei limoni Fino, mentre per i limoni Verna spagnoli è previsto un incremento del 20% anno su anno, con disponibilità fino alla fine di luglio.
L'Italia ha assistito ad una produzione di arance di calibro inferiore che sono state difficili da commercializzare. "Molte di queste arance sono state lasciate sugli alberi per via delle deboli condizioni di mercato. Per i limoni, il mercato domestico è risultato migliore di quello dell'anno scorso e si può considerare stabile.
La Turchia ha avuto un buon volume di agrumi per le esportazioni: i mandarini sono aumentati del 30%, le arance del 40%, pompelmi del 15% e limoni del 15%.
La teleconferenza ha sottolineato l'impatto della fitopatia citrus greening (HLB) e delle temperature gelide che hanno interessato il raccolto statunitense, oltre all'attuale siccità presente in California.
In termini di transizione alla frutta dell'emisfero sud, sono presenti dinamiche di mercato interessanti, che potrebbero creare un gap di fornitura durante maggio e giugno.
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