Inflazione, Cia: l'ortofrutta frena i prezzi, ma i consumi restano molto bassi
E dal crollo degli acquisti non si salva quasi nessun prodotto agroalimentare: per risparmiare le famiglie comprano meno pesce (-3,4%) e ancor meno carne rossa (-3,9%), così come meno latte (-2,7%) e ortofrutta (-2%) -spiega la Cia-. Inoltre si rinuncia drasticamente all'uso dell'olio extravergine d'oliva (-8,8%) e inizia a perdere terreno anche la pasta (-1,2%), mentre resiste l'altro alimento "povero" per eccellenza, cioè le uova (+1,8%). Ora l'unica speranza di ridare un po' di fiato ai consumi di cibo e bevande viene dalle vacanze di Natale alle porte.
Secondo le prime stime della Cia, non ci saranno grossi crolli a tavola, anzi: ben 8 italiani su 10 - evidenzia la Confederazione - non taglieranno il budget alimentare per il cenone della Vigilia e per il pranzo del 25 dicembre, preferendo risparmiare su regali (-5%) e viaggi (-9%) piuttosto che rinunciare alle tradizioni enogastronomiche.