Nel 2012, in Sicilia è stato previsto per gli agrumicoltori un contributo di 47€ per pianta infetta rimossa; tale contributo, tuttavia, non è stato ancora erogato. Dal 2008 al 2012 è stata condotta un’intensa attività di monitoraggio su tutta la regione per controllare l’eventuale presenza del virus nelle piante coltivate in vivaio e per valutare le condizioni di campo eventualmente favorevoli alla diffusione del virus; inoltre è stato fatto monitoraggio anche sull’eventuale presenza dell’afide, Toxoptera citricidus, considerato fra i migliori vettori del virus CTV.
Un altro importante insetto riscontrato in campo è la cocciniglia rossa forte degli agrumi (Aonidiella aurantii, red scale), da sempre controllata dagli agrumicoltori con insetticidi, quali organofosforici e carbammati, verso i quali negli anni l'insetto ha sviluppato delle resistenze.
Negli ultimi anni infatti alla lotta chimica si è preferito il controllo biologico nell'ambito di un approccio di gestione integrata: dal 2006 al 2012, gli agrumicoltori hanno lanciato su 3000 ha 850 milioni di Aphytis melinus, che è un parassitoide della cocciniglia rossa. Trattamenti con chlorpyrifos sono stati invece rivolti a ridurre la pressione delle formiche degli agrumi solo su tronco delle piante.
Infine, è stata rilevata la presenza del minatore fogliare degli agrumi, Phyllocnistis citrella, che è il maggior problema per i vivaisti, i quali tradizionalmente controllavano l’insetto con imidacloprid, oggi hanno sostituito il controllo chimico facendo più interventi con abamectina spray.
Fonte: Dott. Tumminelli Riccardo Agostino, Servizio Fitosanitario Regionale Siciliano